Il cinema di Koreeda Hirokazu

Memoria, assenza, famiglie

Il volume costituisce un'approfondita analisi dell'arte del cineasta Koreeda Hirokazu.

Dagli esordi documentaristici (However..., 1991), passando per i successi internazionali di Nobody Knows (2004), di Father and Son (Premio della Giuria al Festival di Cannes del 2013) e di Un affare di famiglia (Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2018) fino all’ultimo Le buone stelle – Broker (2022), il libro affronta i temi cari al regista giapponese e comuni a tutta la sua produzione: sia che si tratti dell’osservazione di famiglie non convenzionali che dell'elaborazione di un lutto e del complesso meccanismo della memoria, lungo le pagine del volume affiora non soltanto la passione di Koreeda per le storie, ma anche il suo sguardo disincantato verso il mondo dei rapporti umani.

Prefazione di Dario Tomasi

Claudia Bertolé

Si occupa da anni di cinema asiatico e giapponese.

Ha collaborato per diverso tempo con «Cineforum» e con l'Asian Film Festival.

Dal 2010 scrive per il blog di cinema giapponese «Sonatine».

Collabora inoltre con il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell’Università di Torino.

Tra le sue pubblicazioni: Il signore del caos. Il cinema di Sono Sion (2012, a cura di Dario Tomasi e Franco Picollo), Japan Pop. Parole, immagini e suoni dal Giappone contemporaneo (2013, a cura di Gianluca Coci), Splendidi riflessi di ciò che ci manca. Il cinema di Koreeda Hirokazu (2013, edizione precedente della monografia su Koreeda, riedita nel 2022 da Cue Press in versione ampliata, rivista e aggiornata), La vergine eterna. Breve storia di Hara Setsuko, musa di Ozu (2020).