Cue Press: edizioni digitali per il teatro

Leonardo Bettocchi, «Leggi la Notizia».

È nato a Imola il primo progetto italiano di editoria digitale dedicato al teatro, Cue Press. A dargli vita è stato Mattia Visani, attore diplomato al Teatro Stabile di Torino e autore teatrale pubblicato dalla prestigiosa Ubulibri di Franco Quadri, che circa un anno fa ha deciso di ‘varcare la linea’ e diventare egli stesso editore. Sabato 25 maggio, alle ore 11, sarà alla Biblioteca Comunale di Imola per presentare al pubblico la sua casa editrice; interverrà assieme a lui Gerardo Guccini, docente di Discipline dello Spettacolo al Dams di Bologna. In occasione della presentazione verrà proiettato e mostrato al pubblico il primo libro digitale pubblicato: La danza e l’agitprop di Eugenia Casini Ropa. Cue Press ha il sostegno del Comune di Imola, della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, di Banca di Imola e di Con.Ami, come partner Chia Lab. Abbiamo incontrato Mattia Visani per farci spiegare meglio in cosa consiste il suo progetto.

Cos’è Cue Press?

Cue Press è la prima casa editrice teatrale a operare principalmente in ambito digitale, dico principalmente perché il cartaceo non sarà eliminato del tutto, verrà rispolverato per la pubblicazione di alcuni materiali di eccellenza. La nostra linea editoriale si muove su di un doppio binario, da un lato riproponiamo titoli difficilmente o non più disponibili, sia opere di critica che testi teatrali, dall’altro offriamo alla lettura nuove opere di studiosi e autori contemporanei.

Come è nata l’idea?

L’idea nasce da una considerazione semplice legata al mercato del libro: l’editoria così come l’abbiamo conosciuta fin a oggi non è più sostenibile, il futuro passa dalle nuove tecnologie digitali. Più o meno un anno fa abbiamo cominciato a lavorare al progetto, raccogliendo autori e titoli per valutare le possibilità di costruire un’attività editoriale, e queste risposte sono state incredibilmente positive.

Cos’ha di diverso un libro elettronico rispetto a un libro tradizionale?

I nuovi formati tecnologici non riproducono l’impostazione rigida legata alla pagina tradizionale, non sono delle versioni anastatiche di testi cartacei, ma sono fluidi e si adattano alla cornice di lettura, vere e proprie riedizioni. Un ebook offre molte più possibilità di gestione e organizzazione dei contenuti da parte dell’utente: si può scegliere il carattere del testo, ci sono strumenti per sottolineare, scrivere note, si può avviare una ricerca su Internet oppure una ricerca dentro al testo, ad esempio cercando quante volte compare una parola e dove. Le possibilità sono davvero tante, senza contare che gli stessi contenuti possono essere ampliati, laddove ce ne sia la necessità, inserendo fotografie, filmati, prefazioni, interviste o altro ancora.

L’innovazione sta nelle possibilità del digitale, possibilità offerte dal mezzo?

Con Cue Press vogliamo cambiare l’editoria tradizionale ridefinendo anche il rapporto tra autore ed editore nella direzione di un lavoro comune e di un comune profitto. Quanto detto trova una perfetta correlazione nella gestione dei diritti d’autore che proponiamo. Puntiamo a garantire diritti d’autore molto alti a fronte di minimi garantiti iniziali molto bassi se non nulli. Fare solo l’edizione ebook dovrebbe implicare costi di acquisizione molto bassi, a maggior ragione perché il progetto si propone un intento culturale meritorio, ovvero andare a recuperare o tenere in vita testi altrimenti destinati a divenire irreperibili.

Quali sono i titoli in catalogo?

Il primo titolo a essere stato pubblicato è uno studio di Eugenia Casini Ropa, La danza e l’agitprop. Il prossimo a uscire sarà, a partire da giugno, Brecht regista di Claudio Meldolesi e Laura Olivi. Il testo originale sarà integrato con nuove immagini e brani di interviste che la stessa Olivi fece agli attori del Berliner Ensemble e che non erano entrati nella prima edizione per motivi di spazio, scelte che l’editoria tradizionale era costretta a imporsi. Al momento abbiamo una quarantina di testi in catalogo, tra questi le opere di studiosi del calibro di Eugenia Casini Ropa, Fabrizio Cruciani, Marco De Marinis, Gerardo Guccini, Hans Drumbl, Lorenzo Mango, Fausto Malcovati, Ferruccio Marotti, Claudio Meldolesi, Cesare Molinari, Franco Ruffini, Nicola Savarese, Mirella Schino, Ferdinando Taviani, Ludovico Zorzi. Per quel che riguarda le opere di drammaturgia voglio ricordare i nomi di Marco Martinelli, Franco Scaldati, Marie Ndiaye, Sandro Lombardi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi, Elena Bucci e Marco Sgrosso. C’è inoltre in cantiere un progetto, di cui Andrea Porcheddu è ideatore e curatore, che prevede la realizzazione di una serie di guide turistiche dedicate alla vita teatrale di alcune città del mondo come Buenos Aires, Tunisi, Hong Kong, Parigi, Londra e tante altre ancora. L’impostazione è quella di una tradizionale guida turistica, naturalmente con una struttura adattata al formato digitale.

Dove si possono acquistare i vostri libri?

I nostri libri si possono scaricare dal nostro sito e dai maggiori store online. Attualmente ogni testo è presentato in tre formati: la nostra versione di punta gira sulla piattaforma iOS (Apple) e si trova su iTunes, poi c’è l’e-pub per tutti i tipi di utenza, distribuita su tutti i principali store online, come Ibs, Amazon, La Feltrinelli, Librerie Rizzoli, Ultima Books, Barnes & Noble, KoboBooks e altri. Infine per un’utenza meno esperta o non interessata agli sviluppi dei formati tecnologici proponiamo anche il pdf, almeno in questo momento. Dal 2014 non avremo più tre formati ma uno solo in html5, si tratterà di una nuova piattaforma che integrerà tutte le caratteristiche della nostra versione di punta più altre funzionalità.

Il libro di carta è spacciato?

Non credo di dire niente di straordinario affermando che il futuro dell’editoria è il digitale. Nel 2014 entreranno in adozione i primi libri digitali per la scuola primaria, ciò significa che nel giro di una decina d’anni tutta una generazione di ‘web nativi’ leggerà solo ed esclusivamente libri elettronici e ancor prima di quella data diverse generazioni di lettori adulti saranno coinvolte in questo processo. C’è ancora chi guarda con sufficienza al fenomeno, ma ben presto dovrà ricredersi.

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