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Samuel Beckett — quaderni di regia e testi riveduti

Vittorio Gassman

Premi

Por Fesr Emilia Romagna

Milo Rau: dall’attivismo all’arte

Trasparenza erogazioni pubbliche

18 mar 2023

«Tennessee Williams» di Stanley Gontarski, recensione di Massimo Bertoldi («Il Cristallo On Line»)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 18 marzo 2023

Mancava in Italia un saggio monografico dedicato a Tennessee Williams, fondamentale autore noto per commedie accompagnate da allestimenti importanti come Lo zoo di vetro , Un tram che si chiama desiderio , Improvvisamente l’estate scorsa , La rosa tatuata . Colma la lacuna Cue Press con la pubblicazione di un volume molto interessante a appassionante, Tennessee Williams. Modernismo in t.shirt e rinnovamenti del teatro compilato da Stanley E. Gontarski, apprezzato scrittore,...

vedi anche:
  • Tennessee Williams
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
06 mar 2023

«La figura di Luigi Pirandello, incombente come un’ombra sul figlio Stefano, ebbe riscontri perfino in Ibsen e in Strindberg», di Andrea Bisicchia (Lo Spettacoliere)

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 6 marzo 2023

Figlio primogenito di Luigi, Stefano Pirandello (1895-1972), visse gran parte del suo tempo all’ombra del padre, non solo perché affascinato dal teatro, ma perché si sentì “necessario”, al proprio genitore, per l’enorme mole di lavoro che svolgeva, dopo i successi internazionali, delle sue commedie. Stefano fu l’ideatore, insieme a Orio Vergani, del Teatro D’Arte, che rimase aperto, pur tra tante difficoltà, per ben tre anni dal 1925 al 1928, con una sua Compagnia. Dietro la miriade di...

vedi anche:
  • Un padre ci vuole
  • All You Need is a Father
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  • La figura di Luigi Pirandello, incombente come un’ombra sul figlio Stefano, ebbe riscontri perfino in Ibsen e in Strindberg
06 mar 2023

«Ridurre la distanza: Breve storia del teatro sociale in Italia», di Francesca Lupo (Theatron 2.0)

A cura di Francesca Lupo, «Theatron 2.0», 6 marzo 2023

«Le pratiche di teatro sociale sembrano anche svolgere una funzione di mediazione politica, in particolare nelle relazioni tra le istituzioni e gli individui e i piccoli gruppi, con specifico riferimento a soggetti marginali e fragili. Una funzione che nutre il capitale sociale e riduce la distanza e la possibile conflittualità generando occasioni di contatto e di allineamento tra le diverse parti». Difficile essere più eloquenti di Giulia Innocenti Malini, professoressa di teatro...

vedi anche:
  • Breve storia del teatro sociale in Italia
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  • Ridurre la distanza: Breve storia del teatro sociale in Italia
04 mar 2023

Recensione di «L'America di Elio De Capitani», di Maria Dolores Pesce (Dramma.it)

Maria Dolores Pesce, «Dramma.it», 4 marzo 2023

L'interesse, o meglio la sensibilità, che da molto tempo contraddistingue gli studi di Laura Mariani nei confronti dell'attorialità, torna ad incontrare e ad intersecarsi con l'attività ormai ultratrentennale di uno degli attori che, meglio di tanti altri, ha saputo interpretare non soltanto i singoli e innumerevoli personaggi che ha incarnato, quanto il “Teatro” tout court, visto come espressione artistica ma ancor più come una rete in cui si può impigliare il mondo e la storia e attraverso...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
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  • L'America di Elio De Capitani di Laura Mariani
03 mar 2023

Recensione di «Teatro» di Guillem Clua (Queerographies.com)

«Queerographies», 3 marzo 2023

Uno Stato immaginario scomparso a causa dei cambiamenti climatici, una misteriosa epidemia globale, un giudice che nasconde la propria omosessualità: pur trattando gli argomenti più disparati, il lavoro di Clua riesce ad affrontare in maniera originale ed eclettica il tema della diversità e della complessità del mondo contemporaneo. Il volume raccoglie il meglio della produzione del drammaturgo catalano, sei testi capaci di restituire, dalla scena alla pagina, un’umanità sempre viva e dalle...

vedi anche:
  • Teatro
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  • [Teatro][Guillem Clua] | Queerographies
01 mar 2023

«Quaderni scritti a penna di un futuro premio Nobel: Samuel Beckett», di Andrea Porcheddu (Gli Stati Generali)

Andrea Porcheddu, «Gli Stati Generali», 1 marzo 2023

Ma insomma Samuel Beckett si può toccare o no? Si sa: il burbero premio Nobel scriveva testi teatrali che erano delle partiture, misurate al secondo: tra didascalie, parole e pause vi è una tensione continua e il dettato beckettiano è stato a lungo ritenuto – e ancora lo è – per l’appunto intoccabile. Complice anche la ferrea tutela dei doverosi diritti d’autore: Beckett o lo si fa à-la-Beckett, senza toccare una virgola, o non si fa. A parte il fatto che qui da noi lo recitiamo in...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
  • Quaderni di regia e testi riveduti — L’ultimo nastro di Krapp
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  • QUADERNI SCRITTI A PENNA DI UN FUTURO PREMIO NOBEL: SAMUEL BECKETT - GLI STATI GENERALI
28 feb 2023

«Pino Tierno. Il teatro nell’esistenza umana», di Giancarlo Mancini (Pulp Libri)

Giancarlo Mancini, «Pulp Libri», 28 febbraio 2023

Molti hanno riflettuto sulla natura effimera dell’evento teatrale, il suo accadere qui e ora, cosa che rende difficile, se non impossibile, la sua trasmissione al di là del ricordo soggettivo. Spesso sono state proprio quelle che vengono chiamate le “prime”, ovvero le occasioni nelle quali un testo ha debuttato sulla scena, ad offrire un concentrato emotivo che va ben oltre quello che accade sulla scena, abbracciando anche lo spettatore. Prime tempestose di Pino Tierno, traduttore e...

vedi anche:
  • Prime tempestose
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  • Pino Tierno / Il teatro nell’esistenza umana - Pulp libri
27 feb 2023

«Non un saggio, né un libro di storia, ma una preziosa Guida di 25 opere “contestate”. Che hanno rivoluzionato il teatro», di Andrea Bisicchia (Lo Spettacoliere)

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 27 febbraio 2023

Cercare una catalogazione nella quale includere il libro di Pino Tierno, pubblicato da Cue Press, potrebbe sembrare difficile, non potendolo inserire in un “genere”, poiché non appartiene né alla saggistica né alla storiografia teatrale da intendere in senso tradizionale, anche se, al suo interno, si possa trovare l’una e l’altra, lo si potrebbe inserire in una collana di “Guide”, come ha fatto l’editore, ma si tratta di una “Guida” molto oculata e ricca di indagini, di tipo erudito....

vedi anche:
  • Prime tempestose
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  • Non un saggio, né un libro di storia, ma una preziosa Guida di 25 opere “contestate”. Che hanno rivoluzionato il teatro
20 feb 2023

Recensione di «La fine del mondo: una vita in serie», di Alfredo Sgroi (Mangialibri.com)

Alfredo Sgroi, «Mangialibri.com», 20 febbraio 2023

La sfilata dell’ordinaria follia comincia. In un ambiente asettico, cioè un anonimo ufficio, si consuma il dramma a distanza di un’anziana costretta da familiari cinici a lasciare la sua abitazione… Ancora più violenta è la vita di un mostro che si cela sotto i panni di un placido pensionato precoce. Costui confessa con sconcertante distacco una catena di atroci delitti. Pura espressione di una brutalità senza senso. Di una follia che esplode tra le calli veneziane, declinando verso la...

vedi anche:
  • La fine del mondo: una vita in serie
collegamenti:
  • La fine del mondo: una vita in serie | Mangialibri dal 2005 mai una dieta
14 feb 2023

«Pensieri dal set», recensione di Claudia Bertolé (Sonatine.it)

Claudia Bertolé, «Sonatine.it», 14 febbraio 2023

«Non amo parlare delle mie opere e non credo nemmeno di essere particolarmente abile nel farlo. Sebbene abbia creduto invano di poter sfuggire all’invito, alla fine mi sono trovato giocoforza a pubblicare questo volume. Non che sia mia intenzione lamentarmi, anzi, sono molto grato per l’occasione che mi è stata offerta». Così esordisce Koreeda Hirokazu nella Pseudo-prefazione, quasi postfazione di questa interessante opera, pubblicata la prima volta in Giappone nel 2016, ora tradotta dal...

vedi anche:
  • Pensieri dal set
collegamenti:
  • Koreeda Hirokazu, PENSIERI DAL SET (a cura di Francesco Vitucci) - SONATINE
12 feb 2023

«La sfida di Achab», di Elisabetta Raimondi (Fata Morgana Web)

Elisabetta Raimondi, «Fata Morgana Web», 12 febbraio 2023

Nell’occuparsi di tutti gli aspetti relativi al complicato intreccio di relazioni interne ed esterne al lavoro registico e attoriale, il grande maestro Peter Brook parla di «rappresentazione nascosta» per definire «la rete invisibile di rapporti tra personaggi e temi» che gli attori sviluppano nelle fasi di prove degli spettacoli, creando dentro di sé forme autonome rispetto alla «rappresentazione esterna» che vedono gli spettatori. La citazione si trova nel libro di Laura Mariani L’America...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
collegamenti:
  • "L'America di Elio De Capitani" di Laura Mariani | Fata Morgana WEB
11 feb 2023

«Kracauer, teoria del cinema», di Rolando Vitali (Alias/Il Manifesto)

Rolando Vitali, Alias (Il Manifesto), 11 febbraio 2023 Riproposta da Cue Press una nuova edizione di un classico dell’estetica, corredata da un’importante introduzione della storica Miriam Bratu Hansen.

Allo spettatore smaliziato, avvezzo all’odierno paesaggio multimediale, la tesi secondo cui al medium cinematografico apparterrebbe costitutivamente un rapporto privilegiato con la realtà materiale apparirà, se non ingenua – o tout court scorretta – quanto meno invecchiata. Sono lontani i dibattiti sul realismo e ben poca parte della produzione audiovisiva contemporanea pare rispondere a tale «principio estetico fondamentale», come lo chiama Kracauer. Ma è proprio a partire da questa tesi...

vedi anche:
  • Teoria del cinema
30 gen 2023

«Morte e resurrezione del tragico», di Andrea Bisicchia (Lo Spettacoliere)

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 30 gennaio 2023 Ma il pensiero è diventato sempre più debole, scavalcato da elettronica e audiovisivi.

Ci siamo occupati, sulle pagine di questo giornale, del Teatro Postdrammatico  di Hans-Thies Lehmann, il volume più venduto e più adottato dalle Università italiane, edito da Cue Press, che ora ci propone Tragedia e Teatro drammatico , un saggio complementare al primo e, pertanto, necessario per meglio conoscere che cosa intendesse Lehmann per Teatro Postdrammatico, e in che rapporto si trovasse con la tragedia. Intanto chiariamo subito che Lehmann intendeva, per postdrammatico,...

vedi anche:
  • Tragedia e teatro drammatico
  • Il teatro postdrammatico
collegamenti:
  • Morte e resurrezione del tragico. Ma il pensiero è diventato sempre più debole, scavalcato da elettronica e audiovisivi
20 gen 2023

«Il laboratorio creativo di Beckett nei Quaderni di regia», di Nicola Arrigoni (Sipario.it)

Nicola Arrigoni, «Il Sipario.it», 20 gennaio 2023 Cue Press pubblica per la prima volta in Italia i taccuini di appunti

È forse una delle operazioni editoriali più interessanti degli ultimi anni, è senza dubbio un contributo alla conoscenza del drammaturgo novecentesco per eccellenza, Samuel Beckett, è un’occasione per rivedere e ripensare l’autore di Aspettando Godot , Finale di partita e L’ultimo nastro di Krapp , attraverso i quaderni di appunti registici, per la prima volta pubblicati in Italia. È questa la scommessa che la casa editrice ha fatto con sé stessa e con i suoi lettori, nel decimo anno...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
  • Quaderni di regia e testi riveduti — L’ultimo nastro di Krapp
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
collegamenti:
  • Il laboratorio creativo di Beckett nei Quaderni di regia - CUE PRESS PUBBLICA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA I TACCUINI DI APPUNTI. -di Nicola Arrigoni
15 gen 2023

«Sul ‘per ora e per sempre‘», di Simona Busni (Fata Morgana Web)

Simona Busni, «Fata Morgana Web», 15 gennaio 2023

Tre metamorfosi io vi nomino dello spirito: come lo spirito diventa cammello, come il cammello leone, e infine il leone fanciullo. Molte cose pesanti vi sono per lo spirito, lo spirito forte e paziente nel quale abita la venerazione: la sua forza anela verso le cose pesanti, più difficili a portare. […] Crearsi la libertà e un no sacro anche verso il dovere: per questo, fratelli, è necessario il leone. […] Perché il leone rapace deve anche diventare un fanciullo? Innocenza è il fanciullo e...

vedi anche:
  • Alla ricerca della felicità
collegamenti:
  • "Alla ricerca della felicità. La commedia hollywoodiana del rimatrimonio" di Stanley Cavell | Fata Morgana WEB
15 gen 2023

«Il mio amato Beckett», di Antonio Borriello (La tófa della domenica)

Antonio Borriello, «La tófa della domenica», 15 gennaio 2023 In ricordo del Maestro dell’Assurdo, Dublino 13 aprile 1906 - Parigi 22 dicembre 1989. L’interminabile viaggio attraverso la passione ed il rigore per il genio del Novecento.

L'intera produzione beckettiana è colma di un immenso fascino drammaturgico, di una bellezza della parola che anticipa un orizzonte di profonda suggestione scenica: tutto è incredibilmente consueto... «Non succede niente, nessuno viene, nessuno va, è terribile». Samuel Beckett, raffinato architetto della parola, lavora su una sola nota, immaginifica ed inesauribile, proiettandola in riverberi di pensieri che racchiudono miriadi di emozioni, di quelle più recondite. La sacralità della...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
  • Quaderni di regia e testi riveduti — L’ultimo nastro di Krapp
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
collegamenti:
  • Associazione culturale La Tofa
11 gen 2023

«Il cinema di Koreeda Hirokazu», recensione di Giacomo Calorio (Sonatine.it)

Giacomo Calorio, «Sonatine.it», 11 gennaio 2023

Della folta schiera di registi giapponesi emersi negli ultimi decenni, schiera delle cui dimensioni ci si può fare un'idea su queste pagine, al momento Koreeda Hirokazu è l'unico a essersi guadagnato un posto stabile nella nicchia della distribuzione italiana. Il merito di questo piccolo miracolo non va solo ai caratteri universalmente declinabili del suo cinema, tali da incontrare gli interessi di platee lontane e più vaste di quelle di solito attratte dalle cinematografie cult e dal...

vedi anche:
  • Il cinema di Koreeda Hirokazu
collegamenti:
  • Claudia Bertolé, IL CINEMA DI KOREEDA HIROKAZU - MEMORIA, ASSENZA, FAMIGLIE - SONATINE
06 gen 2023

«Il meglio e il peggio del cinema anni Settanta racconta l’Italia», di Giovanni Scipioni (Il Domani)

Giovanni Scipioni, «Il Domani», 6 gennaio 2023 C’è un fil rouge che unisce i film prodotti in quell’epoca contraddittoria e violenta, in cui nelle sale si trovavano i capolavori di Fellini accanto ai melensi antenati delle telenovelas:...

Quando Fellini raccontava con successo la sua infanzia in Amarcord , al cinema si faceva la fila per vedere i giochi erotici di Emmanuelle . Nello stesso periodo Gian Maria Volonté svelava agli spettatori come intraprendere L’indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto mentre l’avventuriero Franco Nero, Cipolla Colt , incastrava i cattivi colpevoli senza versare una lacrima. L’alto e il basso. Il meglio e il peggio del cinema italiano degli anni Settanta. Tanta diversità ma...

vedi anche:
  • Esotici, erotici, psicotici
26 dic 2022

«Dalle pitture vascolari alla fotografia digitale, l’importanza della iconografia per meglio conoscere il teatro del passato», di Andrea Bisicchia (Lo Spettacoliere)

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 26 dicembre 2022

L'iconografia è stata, sempre, una fonte per riguardare le arti del passato e lo è stata, in particolare, per il teatro, dato che ad essa sono spesso ricorsi gli storici per ricostruire, insieme ai testi, le particolarità sceniche che hanno caratterizzato le messinscene del tempo, pertanto la documentazione figurativa, costituita da pitture vascolari, illustrazioni, immagini pittoriche è stata determinante per meglio conoscere le tragedie antiche, la Commedia dell'Arte, le interpretazioni...

vedi anche:
  • In forma di quadro
collegamenti:
  • Dalle pitture vascolari alla fotografia digitale, l’importanza della iconografia per meglio conoscere il teatro del passato
20 dic 2022

«Finzione & morale», di Andrea Ottieri (Succede Oggi.it)

Andrea Ottieri, «Succede Oggi.it», 20 dicembre 2022 Il celebre storico del teatro Paolo Puppa raccoglie una serie di frammenti per la scena nei quali la finzione dialoga con la morale. Perché l'aggressione seriale delle immagini...

Storico del teatro tra i più prestigiosi in Italia, Paolo Puppa da tempo è anche – come dire? – un performer che mette in scena la sua perizia critica. Si può sostenere a buona ragione, anzi, che abbia inventato un nuovo genere di derivazione saggistica, ma di fatto pienamente teatrale, poiché Puppa i suoi 'testi' (fiction scenica con un solido aggancio alla critica delle idee) li mette in scena in prima persona, esponendosi come attore. O performer, appunto, come è meglio affermare. La...

vedi anche:
  • La fine del mondo: una vita in serie
collegamenti:
  • Paolo Puppa, finzione & morale
17 dic 2022

«Lotte H. Eisner. Un classico della saggistica cinematografica», di Giuseppe Costigliola (Pulp Libri)

Giuseppe Costigliola, «Pulp Libri», 17 dicembre 2022

Per gli appassionati e i cultori di cinema e di teatro l'agguerrita casa editrice Cue Press è una manna dal cielo. Il suo catalogo, tra i più interessanti nel panorama editoriale delle arti dello spettacolo per qualità ed estensione, continua ad arricchirsi di titoli. Di recente uscita è un classico della saggistica cinematografica, fondamentale per chi desideri avvicinarsi alla conoscenza di uno dei più grandi registi di sempre: Friedrich Wilhem Murnau. Si tratta del celebre lavoro di una...

vedi anche:
  • Murnau
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  • Lotte H. Eisner / Un classico della saggistica cinematografica - Pulp libri
12 dic 2022

«La fortuna di un gesto. I mille volti di Salomè di Cesare Molinari», di Chiara Molinari (Theatron Webzine)

Chiara Molinari, «Theatron Webzine», 12 dicembre 2022

I mille volti di Salomè di Cesare Molinari – professore emerito dell'Università di Firenze, nonché tra i fondatori della disciplina di Storia del Teatro e dello Spettacolo e autore dell'ormai canonica Storia del teatro (Mondadori, 1972) –, intende essere, secondo le parole introduttive dello studioso, «in primo luogo un testo di compilazione, cioè di memoria», che tenta di ricostruire la 'fortuna' del personaggio di Salomè, inseguendo la sua 'danza' attraverso le sue innumerevoli...

vedi anche:
  • I mille volti di Salomè
collegamenti:
  • La fortuna di un gesto. I mille volti di Salomè di Cesare Molinari
05 dic 2022

«Alla ricerca di Koltès segreto», di Nicola Arrigoni (Sipario.it)

Nicola Arrigoni, «Sipario.it», 5 dicembre 2022

«Carissimi genitori, è difficile alla mia età fare un complimento carino! Sono ancora così piccolo. Che il mio primo complimento potrebbe stare dieci volte in una pagina. Vi amo tanto e chiedo al Signore che vi dia sempre gioia e felicità. Bernard». Bernard Marie Koltès ha sette anni e scrive ai genitori il 1 gennaio 1955. È il biglietto con cui si apre il volume Lettere , a cura di Stefano Casi e pubblicato da Cue Press. «In God we trust? Do We. B», solo sei parole scritte a Lisbona...

vedi anche:
  • Lettere
collegamenti:
  • ALLA RICERCA DI KOLTÈS SEGRETO. -di Nicola Arrigoni
01 dic 2022

«Barabba. In scena l’opera di Tarantino a metà strada tra commedia e tragedia», di Andrea Jelardi (Palcoscenico)

Andrea Jelardi, «Palcoscenico», n° 2 dicembre 2022/gennaio 2023 A due anni dalla morte dell’autore, al Nest con Schiano di Cola diretto da Teresa Ludovico. La storia di un uomo solo che si snoda in uno spazio chiuso ma al tempo stesso...

Al Nest – Napoli Est Teatro il 21 e 22 gennaio va in scena Barabba di Antonio Tarantino, esponente della drammaturgia contemporanea ombroso e solitario ma anche poliedrico e innovativo, scomparso a ottantadue anni nel 2020 e autore di vari testi teatrali, tutti scritti in età matura dopo una lunga esperienza come artista figurativo. Nella sala partenopea – allestita con quasi cento posti in una scuola abbandonata – la stagione 2022-2023 è stata denominata Vieni a scoprire i nostri assi...

vedi anche:
  • Barabba
01 dic 2022

«Samuel Beckett. Quaderni di regia», di Antonio Tedesco (Palcoscenico)

Antonio Tedesco, «Palcoscenico», n° 2 dicembre 2022/gennaio 2023 Curati e ricchi di note esplicative con pagine scritte di pugno dall'autore irlandese

Uno scoop editoriale. Una scelta di pubblicazione raffinata dal punto di vista culturale, ma anche estetico. Preziosi tesori che solo la piccola e media editoria, con logiche di mercato diverse da quelle dei colossi editoriali, ci può a volte riservare. Erano rimasti inediti in Italia i Quaderni di regia di Samuel Beckett, preziosa testimonianza del lavoro 'sul campo' che lo scrittore e drammaturgo irlandese fece su alcuni dei suoi testi. Ora sono disponibili anche da noi, pubblicati dalla...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
25 nov 2022

«Bob Wilson in Italia» di Gigi Giacobbe, recensione di Massimo Bertoldi («Il Cristallo On Line»)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 25 novembre 2022

Mancava un libro dedicato allo spettacolo di Bob Wilson capace di darne ampia visibilità divulgativa, in aggiunta agli interventi critici di sapore specialistico e accademico. La lacuna è colmata da questo lavoro, agile e assai interessante, di Gigi Giacobbe che ricostruisce gli allestimenti di Bob Wilson in Italia realizzati dal 1994 al 2022. Dichiara il regista texano: «Il Teatro? È la somma di tutte le arti». In questa idea di teatro totale si incontrano e coesistono il movimento...

vedi anche:
  • Bob Wilson in Italia
collegamenti:
  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
01 nov 2022

«Nel laboratorio creativo di Koltès», recensione di Diego Vincenti (Hystrio)

Diego Vincenti, «Hystrio», n° 4 ottobre-dicembre 2022

«Non desidero che una cosa: essere capace di correre dei rischi», scrive Koltès nel marzo del 1968. Prima della rivoluzione. A neanche vent'anni. E proprio l'età acerba è al cuore della conversazione a distanza con la madre, per tutta la vita confidente privilegiata. È in quei giorni che il drammaturgo decide di dedicarsi al teatro. Passaggio fondamentale. Ma solo uno fra i tanti. Volume densissimo infatti quello di Cue Press, che porta in Italia il progetto delle Éditions de Minuit, qui con...

vedi anche:
  • Lettere
01 nov 2022

«Beckett fra le righe, appunti di lavoro», recensione di Pierfrancesco Giannangeli (Hystrio)

Pierfrancesco Giannangeli, «Hystrio», n° 4 ottobre-dicembre 2022

Sentite questa: «Il teatro per me è prima di tutto svago dal lavoro sulla narrativa. Abbiamo a che fare con un certo spazio e con persone in quello spazio. Questo è rilassante». La frase la pronunciò Samuel Beckett parlando con Michael Haerdter, suo assistente per la messinscena di Finale di partita allo Schiller Theater di Berlino, nel settembre del 1967. A riportarla è Stanley E. Gontarski nell'introduzione alla pubblicazione del quaderno di regia dedicato appunto al testo e alla sua...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
01 nov 2022

«Gassman, oltre il palcoscenico», recensione di Pierfrancesco Giannangeli (Hystrio)

Pierfrancesco Giannangeli, «Hystrio», n° 4 ottobre-dicembre 2022

Un Gassman a tuttotondo. Vittorio, attore poliedrico capace di cavalcare i mezzi che la sua epoca gli offre, esce vincitore grazie al ritratto che ne fa Arianna Frattali, nel senso che il suo essere attore totale - dalla voce straordinaria e dalla fisicità imponente - gli consente di dominare la comunicazione dei suoi anni. E sì, perché l'attore è colui che comunica per eccellenza, anche più di altri professionisti, poiché la sua arte è prima di tutto relazione con il pubblico, da quello più...

vedi anche:
  • Vittorio Gassman attore multimediale
01 nov 2022

«L'attore e il volto», recensione di Hystrio

«Hystrio», n° 4 ottobre-dicembre 2022

Il volume raccoglie una selezione di saggi del critico europeo Leif Zern, mescolando ricordi autobiografici, recensioni a spettacoli teatrali, piccoli ritratti del mondo del cinema, analisi teoriche sull'arte attoriale. Da Ingmar Bergman a Lars Norén, fino ad autentici pilastri della tradizione scenica come Louis Jouvet, lo sguardo di Zern si sofferma sulla recitazione, l'immedesimazione dell’attore, in un percorso dove «le emozioni non sono innate ma conquistate con un processo di...

vedi anche:
  • L’attore e il volto
01 nov 2022

«Tennessee Williams. Modernismo in t-shirt e i rinnovamenti del teatro», recensione di Hystrio

«Hystrio», n° 4 ottobre-dicembre 2022

Grazie ai suoi personaggi, eroi e antieroi che emergevano dal contesto dell'America del secondo dopoguerra, Tennessee Williams diede vita a un'estetica drammaturgica innovativa e rivoluzionaria. Attraverso l'analisi dei suoi personaggi, il volume disegna un ritratto a tuttotondo, umano e artistico, dell'autore statunitense di alcuni degli indiscussi capolavori della drammaturgia del Novecento.

01 nov 2022

«Il corpo in testa», recensione di Hystrio

«Hystrio», n° 4 ottobre-dicembre 2022

L'attività di Alessandro Garzella viene presentata tramite un lavoro difficile da definire, se non - forse - per via negativa, come nota Porcheddu nell'introduzione. E se il libro «non è un romanzo, non è un racconto, non è un saggio, non è un manuale, non è una testimonianza, non è un pamphlet, non è un diario intimo ma è tutte queste cose insieme», è proprio in questa complessità che troviamo il modo per rispecchiare l'attività di un artista difficile da etichettare.

vedi anche:
  • Il corpo in testa
20 ott 2022

«Dedicato a chi crede che scrivere un monologo sia facile», intervista di Marina Cappa a Josep Maria Miró (Tortuga Magazine)

Marina Cappa, «Tortuga Magazine», 20 ottobre 2022

Qualche giorno fa, mentre stava sbarcando dall'aereo a Firenze, una telefonata gli ha annunciato che aveva vinto 20mila euro. I soldi contano, anche per gli scrittori. Ma ben di più pesa stavolta il valore artistico di questo Premio nazionale della letteratura drammatica 2022. Il ministero della Cultura spagnola lo ha assegnato a Josep Maria Miró, scegliendolo fra diverse centinaia di autori che avevano pubblicato nell'ultimo anno un testo di drammaturgia. Il suo era Il corpo più...

vedi anche:
  • Il corpo più bello che si sia mai visto da queste parti
  • Teatro
collegamenti:
  • Dedicato a chi crede che scrivere un monologo sia facile - Tortuga Magazine
17 ott 2022

«Realismo globale», recensione di Maria Dolores Pesce (dramma.it)

Maria Dolores pesce, «dramma.it», 17 ottobre 2022

Che il Teatro sia o possa essere non solo aristotelica mimesi/rappresentazione ma soprattutto uno strumento per cambiare il mondo è oggetto di una riflessione antica che nella modernità si è fatta spesso più consapevole. Come l'alchimista sanguinetiano, il facitore di teatro combina in maniera singolare gli elementi della rappresentazione per produrre una materia estetica nuova da cui sprigionare un'energia che travalica, con la quarta parete, i confini della scena per entrare di diritto tra...

vedi anche:
  • Realismo globale
collegamenti:
  • Realismo globale di Milo Rau
10 ott 2022

«Dai corpi al testo», recensione di Emilio Nigro (persinsala.it)

Emilio Nigro, «Persinsala.it», 10 ottobre 2022

La partecipazione ad un bando. L’insperata risposta positiva. L’entusiasmo. I preparativi. Dario e Domenico (Dario Natale e Domenico D’Agostino) a guardarsi con gli occhi trionfanti e la coscienza dello sforzo, dell’appagamento del sacrificio, che adombra poco l’arco della vittoria. Il Tip teatro, per loro che l’hanno fatto nascere, sembra tirarsi a lucido; ogni cosa non tace, dice di ricordi, di promesse finalmente mantenute. A Lamezia Terme, Calabria tirrenica e centrale. Tra le...

vedi anche:
  • Graces Anatomy
collegamenti:
  • Dai corpi al testo
09 ott 2022

«Teatro come laboratorio sociale. Ma anche con altri scopi: terapeutici, pedagogici», recensione di Andrea Bisicchia (Lo Spettacoliere)

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 9 ottobre 2022 E in ospedali psichiatrici e carceri

Secondo Claudio Bernardi, il Teatro Sociale non era altro che la «nuova frontiera della scena internazionale», da intendere come una summa del potere relazionale. In verità, si può affermare che compito del teatro, fin dalla sua nascita, è stato quello di utilizzare il palcoscenico per mettersi in relazione con l'Altro, evidenziando la sua funzione sociale che, però, è ben diversa dal vivere una relazione di tipo sociale. Il Teatro Sociale, a cui fa riferimento Giulia Innocenti Malini...

vedi anche:
  • Breve storia del teatro sociale in Italia
collegamenti:
  • Teatro come laboratorio sociale. Ma anche con altri scopi: terapeutici, pedagogici. E in ospedali psichiatrici e carceri
03 ott 2022

«Così la lingua parlata, già nell’antica Grecia, divenne azione», recensione di Andrea Bisicchia (Lo Spettacoliere)

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 3 ottobre 2022 E con Eschilo, Sofocle ed Euripide, si fece teatro.

Esistono dei periodi e delle culture che sono contrassegnate dalla 'scrittura' orale e altri che vedono l'affermazione della scrittura letteraria, entrambe utilizzano la parola con finalità narrative o teatrali. Possono essere, in generale, caratterizzate da periodi più o meno brevi, come accadde nella Grecia antica, prima dell'avvento di Pericle, quando la recitazione orale si contrassegnava come fenomeno di gruppo, oppure da periodi più lunghi, quando la scrittura scritta permetteva che la...

vedi anche:
  • Lingua orale e parola scenica
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  • Così la lingua parlata, già nell’antica Grecia, divenne azione. E con Eschilo, Sofocle ed Euripide, si fece teatro
02 ott 2022

«Orsini regala un finale a Ivan Karamazov», di Fausto Malcovati e Umberto Orsini (La Lettura - Il Corriere della Sera)

Fausto Malcovati, «La Lettura» (Il Corriere della Sera), 2 ottobre 2022 È il capolavoro di Dostoevskij, pubblicato nel 1879. L'attore, 88 splendidi anni, lo interpreta per la terza volta, ora immaginando una via d'uscita per uno degli...

Un finale. Sì, un finale per Ivan Karamazov. Dostoevskij non lo ha scritto. Nel romanzo tutti i personaggi ne hanno uno: Mitja parte per i lavori forzati con Grušenka, Alëša progetta un futuro con i ragazzi che ha riuniti per i funerali di Iljuša. Tutti tranne lui. L’ultima sua apparizione è nell'aula del tribunale dove si svolge il processo per il parricidio. Ormai in preda alla febbre cerebrale in cui lentamente sprofonda, vuole scagionare il fratello. «Non è lui che ha ucciso nostro...

vedi anche:
  • Le memorie di Ivan Karamazov
01 ott 2022

«Bob Wilson in Italia», recensione di Gianni Poli (Teatro Contemporaneo e Cinema)

Gianni Poli, «Teatro Contemporaneo e Cinema» n° 43, ottobre 2022

Nella lunga militanza di critico teatrale, Gigi Giacobbe ha maturato la paziente ricerca dei moventi e delle estetiche tipici dei soggetti da lui studiati. Dalle prime rappresentazioni in Italia, ha seguito con passione l'artista statunitense, rilevando l'originalità geniale delle sue creazioni, come nota Dario Tomasello nell' Introduzione . La 'fedeltà' del critico offre un bilancio sull'opera scenica di Robert Wilson, mentre ne ricostruisce un primo completo e inedito ritratto: Viaggio in...

vedi anche:
  • Bob Wilson in Italia
22 set 2022

«Il Teatro di Radio3», intervista a Isabella Gavazzi

«Il Teatro di Radio3», Rai Radio 3, 22 settembre 2022

Intervista di Antonio Audino a Isabella Gavazzi . Si parla di vari argomenti trattati nel volume, tra cui la creazione da parte di Grassi della figura dell’operatore culturale e del teatro come strumento di cambiamento, la fondazione del Piccolo Teatro, il periodo come direttore della Scala e le iniziative per renderne le rappresentazioni accessibili a tutti, e il suo rapporto con Giorgio Strehler. Si ascolterà inoltre un estratto di un’intervista a Grassi e Strehler del 1960,...

vedi anche:
  • Paolo Grassi: cento anni di palcoscenico
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  • Il Teatro di Radio3 | S2022 | Il Teatro di Radio3 del 22/09/2022 | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound
10 set 2022

«Letto per voi... 'Tennessee Williams'», recensione di Chiara Ricci

Chiara Ricci, riccichiara.com, 20 settembre 2022 La Rubrica online «Piazza Navona» è felice di raccontarvi del saggio monografico Tennessee Williams. Modernismo in t-shirt e i rinnovamenti del teatro di Stanley E. Gontarski (Cue...

Recensione di Chiara Ricci sul volume Tennessee Williams. Modernismo in t-shirt e i rinnovamenti del teatro, di Stanley Gontarski. Si discute del volume, e si parla della figura del drammaturgo americano, e delle innovazioni da lui portate al teatro e al cinema contemporanei.

vedi anche:
  • Tennessee Williams
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  • Letto per voi: Tennessee Williams di Stanley E. Gontarski
05 set 2022

«Grassi, da critico per 'L’Avanti' a ideatore di un teatro per tutti: il Piccolo», recensione di Andrea Bisicchia

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 5 settembre 2022 Le sue battaglie contro le ingerenze politiche

Nel 2019 fu organizzato un convegno su Paolo Grassi presso l'Università Statale di Milano, in occasione del centenario della nascita, col supporto della Fondazione a lui dedicata. Con un po' di ritardo vengono pubblicati gli Atti da Cue Press, a cura di Isabella Gavazzi, a cui spetta anche il compito di ricostruirne la figura storica agli inizi della sua carriera, con l'aiuto di una intervista a Carlo Fontana, primo collaboratore di Grassi e suo maestro per la carriera successiva....

vedi anche:
  • Paolo Grassi: cento anni di palcoscenico
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  • Grassi, da critico per “L’Avanti” a ideatore di un teatro per tutti: il Piccolo. Le sue battaglie contro le ingerenze politiche
28 ago 2022

«Pantagruel», intervista a Saverio La Ruina

«Pantagruel», Rai Radio 3, 28 agosto 2022

Intervista di Katia Ippaso a Saverio La Ruina (inizio a 42 minuti e 35 secondi circa). Si parla delle opere recentemente pubblicate nel volume Teatro per i tipi di Cue Press. Si va dalla fratellanza, tema del giorno, alla violenza sulle donne, trattato in Polvere, e l’omofobia in Masculu e fìammina . Si passa poi al debutto della piece Mario vs Saleh al RomaEuropa Festival, e di come da questa esperienza sia a sua volta nata la piece Saverio e Chadli vs Mario e Saleh ....

vedi anche:
  • Teatro
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  • Pantagruel | L'Inno alla Gioia, l'Inno Europeo | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound
22 ago 2022

«A kind of magic, Salman Rushdie spettatore di Oz», recensione di Matteo Columbo (Duels.it)

Matteo Columbo, «Duels», 22 agosto 2022

Il singolare e prezioso libretto che Salman Rushdie dedica al film di Victor Fleming Il mago di Oz ha ormai trent’anni, e fa parte della serie BFI Film Classics, analisi d'autore delle pietre miliari della storia del cinema, ma forse è venuto il momento debito di riaprirlo (tradotto da Giuseppe Strazzeri per Mondadori, recentemente ripubblicato da Cue Press con una prefazione di Giacomo Manzoli) alla ricerca del segreto di uno sguardo, di un'opera, di un tragitto esistenziale in esilio e...

vedi anche:
  • Il mago di Oz
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  • A kind of magic, Salman Rushdie spettatore di Oz | duels
21 ago 2022

«Vittorio Gassman e la letteratura oltre cinema e teatro», recensione di Massimo Bertoldi (Alto Adige)

Massimo Bertoldi, «Alto Adige», 21 agosto 2022 Tra le numerose iniziative per celebrare il centenario dalla nascita del grande attore e regista, non mancano quelle editoriali, con la riedizione dei libri dello stesso artista Memorie...

Si moltiplicano le iniziative per il centenario della nascita di Vittorio Gassman, indimenticato e fondamentale attore e regista capace di spaziare, sempre offrendo prove di indelebile bellezza, dal teatro al cinema, dalla tv alla poesia e narrativa. Al Palazzo Ducale di Genova, dove nacque il 1 settembre, è in corso la mostra Vittorio Gassman. Il centenario a cura di Alessandro Nicosia, Diletta d’Andrea Gassmann e Alessandro Gassmann, che hanno assemblato materiali inediti e oggetti...

vedi anche:
  • Un grande avvenire dietro le spalle
  • Vittorio Gassman attore multimediale
  • Memorie del sottoscala
19 ago 2022

«Teatro» di Saverio La Ruina, recensione di Massimo Bertoldi («Il Cristallo On Line»)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 19 agosto 2022

Mancava un’antologia dei testi teatrali di Saverio La Ruina, anche apprezzato attore e regista, già fondatore nel 1992 della compagnia Scena Verticale nella nativa Castrovilli, per poi avviare un'importante carriera artistica puntellata da premi e riconoscimenti prestigiosi capaci di garantirgli risonanza nazionale e internazionale. A colmare la lacuna soccorre il progetto editoriale dell'imolese Cue Press diretta da Mattia Visani con la pubblicazione del Teatro , dal quale emergono con...

vedi anche:
  • Teatro
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
14 ago 2022

«Memorie ad alta voce di un italiano geniale», recensione di Antonio Audino (La Domenica - Il Sole 24 Ore)

Antonio Audino, «La Domenica – Il Sole 24 Ore», 14 agosto 2022 Nato cento anni fa, fu erede dei mattatori ottocenteschi e cercò sempre di confrontarsi con il teatro di Visconti e Ronconi. Fu egli stesso regista sperimentando con tutti...

Un destino può annidarsi anche nelle pieghe più recondite dei vocaboli e delle terminologie scritte che ci riguardano. Così l'attore da sempre conosciuto come Vittorio Gassman decide di eliminare nel '34 la seconda enne finale del suo cognome originale, di radice ebraica, anche per volere della madre, avvertendo la minaccia incombente delle persecuzioni nazifasciste. Forse per questo colui che appare senza dubbio come una delle figure più rilevanti dell'arte scenica e cinematografica...

vedi anche:
  • Un grande avvenire dietro le spalle
  • Memorie del sottoscala
  • Vittorio Gassman attore multimediale
07 ago 2022

«In scena una nuova versione della 'Locandiera'», di Andrea Bisicchia (La Libertà di Sicilia)

Andrea Bisicchia, «La Libertà di Sicilia», 7 agosto 2022 In omaggio al grande regista, andrà in scena una nuova versione della 'Locandiera', con la regia di Claudio Di Scanno

In occasione della diciottesima edizione del Premio Enriquez, il Centro Studi, diretto da Paolo Larici, ha contribuito alla pubblicazione del libro di Pietro Corvi: La Locandiera nella messinscena di Franco Enriquez , uno studio prezioso, non soltanto per la ricostruzione filologica dello spettacolo, ma anche per l’attività di ricerca, svolta dall’autore che l’ha trattato come un classico del teatro italiano.  Chiediamoci, allora, quando un testo possa definirsi veramente un...

vedi anche:
  • La locandiera nella messa in scena di Franco Enriquez
05 ago 2022

«Vittorio Gassman attore multimediale», recensione di Massimo Bertoldi («Il Cristallo On Line»)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 5 agosto 2022

Pubblicato in occasione del centenario della nascita di Vittorio Gassman, il libro essenziale e dettagliato di Arianna Frattali pennella un ritratto del grande Mattatore con colori assai poco enfatici e celebrativi; illuminano, invece, con rigore scientifico e analitico la personalità di attore multimediale quale «ultimo erede della tradizione mattatoriale ottocentesca», come solitamente Gassman viene considerato, ma anche e soprattutto «attivo nel definire un nuovo ruolo di teatro nella...

vedi anche:
  • Vittorio Gassman attore multimediale
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
04 ago 2022

«All you need is... Pirandello», di Gabriella Congiu (La Sicilia)

Gabriella Congiu, «La Sicilia», 4 agosto 2022 Il testo in inglese di Un padre ci vuole, firmato dalle studiose De Francisci e Bassnett ha ottenuto il Premio per la migliore traduzione di un’opera italiana. Il prestigioso...

Pirandello Luigi, lettore della realtà dove non c'è posto per l'ideologia e nemmeno per la poesia ma soltanto l'istintivo inoltrarsi nell'epicità quasi magica, paradossale dove l'intuizione si sfrangia nella parola riscattata da ogni aridità. Per ridurre ogni possibilità di arbitraria interpretazione. Pirandello Stefano, sulle orme del padre brucia rapidamente le tappe della violenta, irreversibile trasformazione culturale per divenire il testimone più acuto e sofferto di un malessere...

vedi anche:
  • Un padre ci vuole
  • All You Need is a Father
31 lug 2022

«Dai grandi ai piccoli Festival. Qual è la loro vera funzione?», Andrea Bisicchia (La Libertà di Sicilia)

Andrea Bisicchia, «La Libertà di Sicilia», 31 luglio 2022 Dai grandi Festival, quelli di Siracusa, Spoleto, Roma-Europa, Napoli, ai piccoli Festival di Santarcangelo, Mittelfest, Castiglioncello, Scena Verticale, San Miniato, qual è,...

Siamo reduci dal Festival di Santarcangelo, quest’anno sotto la direzione del polacco Tomasz Kirenczuk, che, tra rito e documento, ha cercato di dare una svolta a un Festival che, per anni, era stato punto di riferimento anche per i critici dei grandi quotidiani che ormai da tempo lo disertano, come disertano altri Festival un tempo importanti. Ci sarà un motivo? Si fa presto a dire che i Festival risentano la stessa crisi dei teatri istituzionalizzati, ai quali,...

vedi anche:
  • La funzione culturale del festival
28 lug 2022

«Lettere» di Bernard-Marie Koltès, recensione di Massimo Bertoldi («Il Cristallo On Line»)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 28 luglio 2022

«Ho scoperto il dramma della mia vita: sono scisso tra il sogno di una vita comoda – con una biblioteca, una trapunta, un quartetto d’archi, la vista sul paesaggio – e violente visioni metaforiche, come una scala maya che sale vertiginosamente, sotto una luna piena». Questo estratto epistolare di Bernard-Marie Koltès, datato 1878 e scritto da Città di Guatemala, è ora pubblicato nel prezioso e importante volume Lettere , a cura di Stefano Casi, che ne contiene cinquecentotrenta spedite a...

vedi anche:
  • Lettere
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
25 lug 2022

«Bob Wilson in Italia», Giacobbe e la costruzione di una memoria che manca (Gazzetta del Sud)

«Gazzetta del Sud», 25 luglio 2022

Quale funzione può avere il ritratto di un regista teatrale texano ottantantunenne che ha lavorato per molti anni in Italia? E’ questa la domanda che ha posto il giornalista Franco Cicero nell’introdurre il critico teatrale Gigi Giacobbe alla presentazione della sua ultima fatica, Bob Wilson in Italia , edito dalla Cue Press, sabato scorso nello spazio della strada S. Giacomo, ospiti nel dehor della Cucchiara. La risposta è meno ovvia di quanto si possa pensare, se, come ricordava lo stesso...

vedi anche:
  • Bob Wilson in Italia
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  • "Bob Wilson in Italia", Giacobbe e la costruzione di una memoria che manca - Gazzetta del Sud
22 lug 2022

«E nei Quaderni di regia l'origine del suo stile unico», di Andrea Bisicchia (il Giornale)

Andrea Bisicchia, «Il Giornale», 22 luglio 2022 Sguardo inedito sui capolavori. Pubblicati i testi con note e correzioni di Aspettando Godot e Finale di partita.

C'erano, una volta, le «Note di regia» che generalmente accompagnavano i «Quaderni di Sala» di uno spettacolo e che cercavano di spiegare quanto accadesse sul palcoscenico, ben diversi di «Quaderni di regia» che riguardano il lavoro sul testo, con tutti i possibili ripensamenti, riscritture, cancellazioni e revisioni da parte degli autori. In questi casi, per dare ordine a quella che dovrebbe essere l'edizione princeps , occorre un lavoro specifico che appartiene solo al...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
17 lug 2022

«Quaderni di regia e testi riveduti. Finale di partita», recensione di Andrea Bisicchia

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 17 luglio 2022

Sulle pagine di questo giornale, ci siamo occupati dei Quaderni di regia  di Beckett, a proposito di Aspettando Godot , un lavoro certosino, di profondo impegno filologico, il medesimo che contraddistingue la pubblicazione dei Quaderni di regia  di Finale di partita , a cura di Luca Scarlini, edito da Cue Press. Si tratta del testo più filosofico di Beckett e, in quanto tale, del più suscettibile di cambiamenti, di aggiunte, di revisioni, di cancellazioni, data anche...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
collegamenti:
  • Revisioni, pentimenti e correzioni. I Quaderni di Beckett. E le esperienze di Pirandello, Eduardo, Fo
08 lug 2022

«Teatro» di Laura Wade, recensione di Massimo Bertoldi (Il Cristallo On Line)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 8 luglio 2022

Laura Wade, commediografa sconosciuta in Italia, riproduce fedelmente il modello del new writer : svolti gli studi universitari a Bristol, matura importanti esperienze formative nella cerchia dei giovani drammaturghi nella fucina del londinese Royal Court Theatre, debuttando quasi ventenne con Limbo nel 1996. Alla proficua collaborazione con la BBC Radio, segue al Royal Court Upstairs la trionfale messinscena di Posh , sua quattordicesima commedia dalla quale Lone Scherfig ha tratto...

vedi anche:
  • Teatro
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
05 lug 2022

«Teatro II» di Sergio Blanco, recensione di Massimo Bertoldi (Il Cristallo On Line)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 5 luglio 2022

Anche la scena italiana, a piccoli passi, sta considerando il repertorio di Sergio Blanco, drammaturgo e regista teatrale franco-uruguaiano pluripremiato e da anni presente in pianta stabile nei quartieri alti del panorama internazionale. Altri segnali di marcato interesse provengono soprattutto dal mondo dell’editoria, segnatamente dall’intraprendente Cue Press di Imola che ha recentemente pubblicato Teatro II  con luminosa introduzione di Renato Palazzi, preceduto dall’antologia...

vedi anche:
  • Teatro II
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
28 giu 2022

«Quaderni di regia e testi riveduti. Aspettando Godot», recensione di Gigi Giacobbe

Gigi Giacobbe, «Il Sipario», 28 giugno 2022

Samuel Beckett ha fatto quel che ha voluto del suo Aspettando Godot dopo essere andato in scena la prima volta nel gennaio del 1953 al Théâtre de Babylone di Parigi con la regia di Roger Blin, anche quello di dirigerlo personalmente in tedesco (col titolo Warten auf Godot ) il 7 marzo 1975 allo Schiller Theater di Berlino e dopo quasi dieci anni (nel 1984), quando sulla soglia dei 78 anni di età, su invito dell’amico Rick Cluckey, accetta di fare la regia nel carcere di San Quintino,...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
collegamenti:
  • SAMUEL BECKETT. QUADERNI DI REGIA E TESTI RIVEDUTI. “ASPETTANDO GODOT”. Edizione critica di James Knowlson e Douglas McMillan. A cura di Luca Scarlini.
27 giu 2022

Aristofane: che straordinario maestro. Anche per Goldoni e per Dario Fo. Dalla parodia alla oscenità: purché si ridesse

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 27 giugno 2022

Sulle pagine di questo giornale, ci siamo interessati di Nel nome di Dioniso  di Umberto Albini, dedicato, in particolare, all’analisi dei grandi tragici e delle tecniche spettacolari utilizzate nel V secolo a. C. Sempre di Umberto Albini, l’Editore Cue Press, ha pubblicato Riso alla greca. Aristofane e la fabbrica del comico , in cui l’autore analizza le varie forme di comicità e in che modo veniva declinandosi nelle commedie di Aristofane, evidenziandone tutti gli ingredienti,...

vedi anche:
  • Riso alla greca
collegamenti:
  • Aristofane: che straordinario maestro. Anche per Goldoni e per Dario Fo. Dalla parodia alla oscenità: purché si ridesse
20 giu 2022

Macchine sceniche e testi immortali. Così, fra tragedia e commedia, il teatro ateniese divenne 'teatro classico'

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 20 giugno 2022

Tra il 1990 e il 2005, l’Editore Garzanti pubblicò una serie di volumi di Umberto Albini che determinarono una svolta nell’ambito della ricerca filologica, dato che l’interesse dello studioso non si limitò allo studio dei testi o della lingua o della società greca, essendosi indirizzato verso il mondo misterioso delle realizzazioni sceniche che erano frutto di una costruzione collettiva, di cui facevano parte non solo gli attori, allora non sempre professionisti, ma anche scenografi,...

vedi anche:
  • Nel nome di Dioniso
collegamenti:
  • Macchine sceniche e testi immortali. Così, fra tragedia e commedia, il teatro ateniese divenne “teatro classico”
20 giu 2022

Renato Palazzi. Il critico traumatizzato

Giuseppe Costigliola, «Pulp Libri», 20 giugno 2022

Metti un giovane aspirante critico teatrale, un tetragono caporedattore del maggiore quotidiano nazionale che lo costringe, forse con una punta di sadismo, a visionare il peggio delle uscite cinematografiche del momento; metti l’esplosivo e mutevole contesto degli anni ’70, un universo cinematografico in continua fioritura ma già indelebilmente avvelenato dal decadimento morale e dal cattivo gusto: metti tutto questo ed ecco Esotici, erotici, psicotici. Il peggio degli anni Settanta in 120...

vedi anche:
  • Esotici, erotici, psicotici
collegamenti:
  • Renato Palazzi / Il critico traumatizzato - Pulp libri
17 giu 2022

«Il difficile ruolo di 'figlio di papà'. Anche in inglese il rapporto fra i Pirandello», di Gabriella Congiu (La Sicilia)

Gabriella Congiu, «La Sicilia», 17 giugno 2022 Stefano e Luigi. I carteggi con il famoso padre nel volume All you need is a father.

Ci sono scritti che risuonano come un dialogo mai avviato, un complesso insieme di relazioni che riguardano le infinite realtà, i tanti rimpianti, le parole mai dette di una dialettica sospesa. Luigi Pirandello e Stefano, il figlio, ovvero Stefano Pirandello, il figlio paterno, come il titolo del saggio di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla in cui i due studiosi ricompongono la drammaticità del rapporto familiare. Lo scritto apre la pubblicazione del testo di Stefano Pirandello Un...

vedi anche:
  • Un padre ci vuole
  • All You Need is a Father
16 giu 2022

«Quaderni di regia e testi riveduti. Aspettando Godot», recensione di Luca Ruocco

Luca Ruocco, «InGenereCinema.com», 16 giugno 2022

«Gli stivali vanno tolti ogni giorno, perché non mi ascolti?» «Perché non mi aiuti?» «Fa male?» «Ecco l’uomo. Dare agli stivali la colpa dei piedi. Una cosa inquietante.» […] «E se te li provi?» «Ho provato di tutto.» «Parlo degli stivali.» «Sarebbe una cosa buona?» «Ci farebbe passare il tempo. Sicuro sarebbe un intrattenimento.» «Un rilassamento.» «Un divertimento.» «Un rilassamento.»...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
collegamenti:
  • QUADERNI DI REGIA E TESTI RIVEDUTI - ASPETTANDO GODOT
08 giu 2022

«Nel nome di Dioniso», recensione di Michele Olivieri (La Nouvelle Vague Magazine)

Michele Olivieri, «La Nouvelle Vague Magazine», 8 giugno 2022

Come si legge nel sito istituzionale della casa editrice di Imola «(...) alla fine del 2012 intorno a Mattia Visani, ultimo autore della Ubulibri di Franco Quadri, nasce la prima casa editrice digital first interamente dedicata alle arti dello spettacolo. «Un laboratorio di idee per costruire modelli nuovi per l’editoria e moderne modalità di produzione culturale. A fronte di una materialità che va assottigliandosi sempre di più, non pensiamo il libro come oggetto ma come pro-getto....

vedi anche:
  • Nel nome di Dioniso
collegamenti:
  • Nel nome di Dioniso di Umberto Albini
07 giu 2022

«Quaderni di regia e testi riveduti. Aspettando Godot», recensione di Massimo Bertoldi (Il Cristallo On Line)

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 7 giugno 2022

«Dare forma alla confusione» dice Beckett a proposito di Warten auf Godot che si accingeva ad allestire per lo Schiller Theater di Berlino nel 1975, ventidue anni dopo il debutto al Théâtre de Babylone di Parigi. Per l’edizione tedesca il drammaturgo-regista rivede e corregge il testo di Aspettando Godot adattandolo al pubblico e agli attori tedeschi. A questi ultimi suggerisce di recitare immaginando di trovarsi su una barca con una falla impossibile da tappare. È quanto riporta...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
collegamenti:
  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
26 mag 2022

Koltès, vocazione alla gioia (DoppioZero)

Fabrizio Sinisi, «DoppioZero», 27 maggio 2022

Tra gli autori che somigliano alle proprie opere, Bernard-Marie Koltès è un caso particolare. Il tutt'uno con i suoi drammi è spontaneo, omogeneo, senza pose. Se c'è un primo dato da rilevare nell'epistolario di Koltès finalmente pubblicato da Cue Press – introdotto da Stefano Casi e tradotto da Giorgia Cerruti – è proprio questo: tra l'opera e la vita di Koltès c'è una continuità perfetta, al punto che il Koltès di queste lettere finisce col sembrare, nel corso della lettura, uno dei suoi...

vedi anche:
  • Lettere
collegamenti:
  • Koltès, vocazione alla gioia | Doppiozero
18 mag 2022

«Teatro» di Ostrovskij, recensione di Massimo Bertoldi

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line», 18 maggio 2022

La cultura teatrale italiana ha instaurato un rapporto intermittente con il repertorio di Ostrovskij: in parallelo ai pochi e pregevoli allestimenti di fine Ottocento, preceduti da articoli e pubblicazioni di alcune commedie, e a quelli firmati dai grandi registi del Novecento (tra i quali Tatiana Pavlova, Giorgio Strehler, Luigi Squarzina, Guido De Monticelli), non è corrisposto un adeguato riscontro editoriale, circoscritto alla pubblicazione di qualche singola opera in volume autonomo o...

vedi anche:
  • Teatro
  • Teatro II
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  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
13 mag 2022

Firmato Koltès. Drammaturgo maledetto (il Venerdì di Repubblica)

Angelo Molica Franco, «Il Venerdì di Repubblica», 13 maggio 2022 Escono le Lettere del 'teatrante' francese, genio irregolare in patria, non abbastanza conosciuto fuori.

A circa metà del dramma Roberto Zucco , l'ultimo scritto da Bernard-Marie Koltès (1948-1989) - ispirato alle vicende del serial killer veneziano Roberto Succo -, in uno dei monologhi più toccanti della rappresentazione, dopo aver scaraventato il padre giù dalla finestra e strozzato la madre, il protagonista dice: «Io non sono un eroe. Gli eroi sono dei criminali. Non c'è eroe i cui abiti non siano inzuppati di sangue, e il sangue è la sola cosa al mondo che non possa passare inosservata»....

vedi anche:
  • Lettere
30 apr 2022

Vita, amori e miracoli di un mattatore narrati da lui stesso

Massimo Bertoldi, «Centro di Cultura dell'Alto Adige», 30 aprile 2022

Rileggere oggi Un grande avvenire dietro le spalle di Vittorio Gassman, opportunamente rieditato da Cue Press, non trasmette il sapore della banale riesumazione magari pensando alla ricorrenza del centenario della nascita del grande attore; permette piuttosto di (ri)scoprire anche la vena letteraria del suo sorprendente autore che diventa «freddo e rigoroso cronachista dei fatti andati», attivando una sorta di sottile sfida tra sé e il lettore al quale suggerisce la giusta chiave di...

vedi anche:
  • Un grande avvenire dietro le spalle
collegamenti:
  • CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
27 apr 2022

Vittorio Gassman, il mattatore di casa nel nostro teatro greco

Andrea Bisicchia, «La Libertà di Sicilia», 27 aprile 2022 Curiose le pagine dedicate al Prometeo, all’Orestiade e all’Edipo Re. Una lettura davvero affascinante

Le biografie e le autobiografie di attrici e di attori hanno permesso agli storici del teatro di ricostruire la nascita dei loro spettacoli, il momento storico in cui sono stati realizzati, e le difficoltà economiche, le ansie dei capocomici e dei produttori, i successi e gli insuccessi. All'interno si trovano memorie, segreti, manie, bugie, autoreferenzialità, pagine poetiche, allarmismi, depressioni, insomma tutto quello che fa parte della vita di un uomo e di un artista. L'editore...

vedi anche:
  • Un grande avvenire dietro le spalle
27 apr 2022

Il progetto esistenziale di Gian Maria Volonté, tra arte e impegno

Giuseppe Costigliola, «Globalist», 27 aprile 2022 Un libro ricorda gli insegnamenti di un attore unico che seppe coniugare un'arte originale con l'impegno sociale e politico

Nel panorama del cinema italiano non sono numerosi gli attori che hanno interpretato il proprio ruolo sotto il segno di un impegno politico e sociale fattivo, fondendo professionalità assoluta ed etica, la persona pubblica a quella privata. Tra essi, per qualità e ampiezza di risultati, incisività e impronta nell’immaginario collettivo, spicca senz’altro Gian Maria Volonté. Al grande artista milanese, alla poliedricità della sua opera e agli insegnamenti che ha lasciato è dedicato un...

vedi anche:
  • Gian Maria Volonté: lo sguardo ribelle
collegamenti:
26 apr 2022

Bernard-Marie Koltès, «Lettere» (Drammaturgia.it)

Gianni Poli, «Drammaturgia.it», 26 aprile 2022

La raccolta delle Lettres , uscita nel 2009, forniva una fonte autobiografica su molti aspetti sconosciuti di Bernard-Marie Koltès, autore di Le nuit juste avant les forêts , Combat de nègre et de chiens e Roberto Zucco . La traduzione permette ora anche al lettore italiano di scoprire certi caratteri più intimi e segreti del drammaturgo, a confronto con l’opera teatrale. Nella Premessa , il fratello François Koltès garantisce che «non c’è biografia più giusta di quella che possiamo...

vedi anche:
  • Lettere
collegamenti:
  • Drammaturgia.it - Lettere
19 apr 2022

Come gli alberi cambiamo le foglie ma conservando le nostre radici

Andrea Bisicchia, «La Libertà di Sicilia», 19 aprile 2022 L’avvento del Terzo Teatro fu l’evento più importante degli anni Settanta, quelli della vera rivoluzione teatrale.

Parecchi di noi hanno conosciuto Barba al tempo dei suoi spettacoli al CRT di Via Dini o al Teatro Quartiere, in occasione di 'Milano Aperta', parecchi di noi posseggono i 'Manifesti' di quel periodo, dove veniva teorizzato, dallo stesso Barba, come il 'Terzo Teatro' e, da Sisto Dalla Palma, come il 'Teatro dei mutamenti'.  Erano gli anni Settanta, ricchi di fermenti e di idee rivoluzionarie, durante i quali il concetto di scena andò moltiplicandosi perché si coniugava con...

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  • Eugenio Barba
17 apr 2022

Il libro che spiega il legame fra luce e teatro e non solo

Mauro Petruzziello, «Artribune.com», 17 aprile 2022 Che ruolo gioca la luce sul palcoscenico di un teatro? E qual'è il suo campo di azione oltre le arti performative? Il libro di Cristina Grazioli e Pasquale Mari tenta di dare...

Il filosofo José Xavier Zubiri Apalategui è in un’aula dell’Universidad Central de Madrid e sta spiegando le categorie di Aristotele. Alla lezione è presente Maria Zambrano, da poco uscita dalla tubercolosi e in lotta con una crisi, altrettanto feroce, che vorrebbe spingerla ad abbandonare lo studio della filosofia. A un tratto, un raggio di luce penetra dalle cortine nere. «In un attimo» – scrive – «io mi ritrovai non tanto presa da una rivelazione folgorante, quanto pervasa da...

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  • Dire luce
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11 apr 2022

Quegli indimenticabili anni ‘70. Tra tensioni e utopie. E il teatro avrebbe dovuto rigenerare il mondo. L’Odin di Barba

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 11 aprile 2022

Parecchi di noi hanno conosciuto Barba al tempo dei suoi spettacoli al CRT di Via Dini o al Teatro Quartiere, in occasione di ‘Milano Aperta’, parecchi di noi posseggono i ‘Manifesti’ di quel periodo, dove veniva teorizzato, dallo stesso Barba, come il ‘Terzo Teatro’, e, da Sisto Dalla Palma, come il ‘Teatro dei mutamenti’. Erano gli anni Settanta, ricchi di fermenti e di idee rivoluzionarie, durante i quali, il concetto di scena, andò moltiplicandosi perché si coniugava con...

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07 apr 2022

Dostoevskij si racconta nelle 'odiate' lettere

Massimo Bertoldi, «Alto Adige», 7 aprile 2022

Odio scrivere lettere. I romanzi attraverso le lettere 1838-80  di Fausto Malcovati aiuta a svelare i misteri, di artista e di uomo, di uno dei più apprezzati scrittori russi Fëdor Dostoevskij ha recentemente fatto parlare di sé in modo vergognoso e indecoroso: per effetto della guerra in Ucraina l’Università degli Studi Milano-Bicocca ha annullato un corso di Paolo Nori dedicato al grande scrittore russo. Il docente è anche autore di Sanguinare ancora. L’incredibile vita di...

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  • Odio scrivere lettere
31 mar 2022

«Aspettando Godot. I quaderni di regia di Samuel Beckett», recensione di Angela Forti

Angela Forti, «Teatro e Critica», 31 marzo 2022 Cue Press ha pubblicato a fine anno il volume Quaderni di regia e testi riveduti. Aspettando Godot, la traduzione e l’adattamento a cura di Luca Scarlini, dell’inglese The theatrical...

Un’operazione maestosa: una vera e propria collana di quaderni di regia, partendo da Aspettando Godot e che poi passerà per Finale di partita , L’ultimo nastro di Krapp , e gli Shorter plays . Nel 1975 Beckett ha l’occasione di curare per la prima volta la regia di Aspettando Godot per lo Schiller Theater di Berlino. Ne seguirà una ulteriore, in inglese, per il San Quentin Drama Workshop di Londra nel 1984. Sono passati più di vent’anni dall’edizione e dal primo allestimento francese...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
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  • Aspettando Godot. I quaderni di regia di Samuel Beckett - Teatro e Critica
29 mar 2022

Jerry Lewis, la voglia matta

Mariuccia Ciotta, «Antinomie», 29 marzo 2022

La «scrittura scenica», secondo Carmelo Bene, non si può insegnare; non ha a che fare con il testo, il plot, i dialoghi, la regia e neppure con la recitazione. È un ritmo che attraversa il corpo, si segmenta in cento scatti, fremiti di mani, mimica facciale, contorcimenti, salti logici espressivi. È la tavolozza di un pittore o una fiaba interpretata con saltelli e mossette inaspettate. Comicità muta, come quando Jerry Lewis in Ragazzo tutto fare ( The Bellboy , ’60), sigarone in bocca,...

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  • The total film-maker
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  • Jerry Lewis, la voglia matta - Mariuccia Ciotta
27 mar 2022

Gabbia teatrale di parole e gesti con attori in un grottesco viavai

Ivan Tassi, «Alias (il Manifesto)», 27 marzo 2022 Effettuata nel 1975 al teatro Schiller di Berlino, la «ripulitura» di Aspettando Godot implicò un profondo intervento sul testo e sulla regia, sulla coreografia e gli attori:...

Dopo aver raggiunto Berlino per dirigere il nuovo allestimento di Aspettando Godot allo Schiller Theater, nei primi mesi del 1975, Samuel Beckett scrisse all’amico George Reavey confidandogli l’intenzione di apportare cospicue modifiche alla pièce: «Se questo non la purga, niente lo potrà fare». Il risultato delle operazioni di ripulitura si può apprezzare grazie al primo volume della collana Quaderni di regia e testi riveduti , che assieme agli appunti di lavoro di Beckett - riprodotti...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
22 mar 2022

Un grande avvenire dietro le spalle: Vittorio Gassman, autobiografia di un mattatore

Tiziana Cappellini, «Note Verticali», 22 marzo 2022

Nuova edizione edita da Cue Press per il volume che racconta la vita di uno dei più grandi attori italiani di sempre. Edito la prima volta nel 1981, Un grande avvenire dietro le spalle. Vita, amori e miracoli di un mattatore narrati da lui stesso di Vittorio Gassman è stato riproposto dalla casa editrice Cue Press arricchito dalla prefazione di Emanuele Trevi. L’intento dichiarato del volume è quello di restituire valore commerciale a opere che i consueti standard di produzione...

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  • Un grande avvenire dietro le spalle
22 mar 2022

«Hollywood Party», intervista a Maurizio Porro

«Hollywood Party», Rai Radio 3, 22 gennaio 2022

Intervista di Alberto Crespi e  Enrico Magrelli a Maurizio Porro . Si discute di alcune delle recensioni contenute nel libro, del perché Palazzi fosse stato inviato a coprire questo tipo di film, e del mondo dei cinema di serie B dell’epoca.

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  • Esotici, erotici, psicotici
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  • Hollywood Party
14 mar 2022

Scrittore e attore, soprattutto mattatore. Cioè Gassman

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere», 14 marzo 2022

Aneddoti confessioni amori spettacoli. Infine, la depressione. Le biografie e le autobiografie di attrici e di attori hanno permesso, agli storici del teatro, di ricostruire la nascita dei loro spettacoli, il momento storico in cui sono stati realizzati, le difficoltà economiche, le ansie dei capocomici e dei produttori, i successi e gli insuccessi. All’interno vi si trovano memorie, segreti, manie, bugie, autoreferenzialità, pagine poetiche, allarmismi, depressioni, insomma tutto...

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  • Un grande avvenire dietro le spalle
13 mar 2022

Fausto Malcovati, «Un'idea di Dostoevskij»

Nicola Arrigoni, «Il sipario», 13 marzo 2022

La lettura di Delitto e castigo e l’ebbrezza di confrontarsi con il delirio della coscienza di Raskolnikov, il «due più due» dell’Uomo del Sottosuolo, le potenti riflessioni di Ivan Karamazov, di Alëša, il ricordo quasi fisico degli ambienti notturni, delle vie anguste, dell’umanità dolente nei Fratelli Karamazov oppure ne I demoni : immagini, sensazioni corporee che emergono potenti vedendo quanto i telegiornali a tutte le ore mostrano dal fronte ucraino. Poi la notizia che la Bicocca...

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  • Un’idea di Dostoevskij
13 mar 2022

I «Quaderni di regia e i testi riveduti: Aspettando Godot», recensione di Andrea Bisicchia

Andrea Bisicchia, «La Libertà» di Sicilia, 13 marzo 2022

Nell'ottobre del 1984, il pubblico milanese, (molti di noi, allora, erano presenti), poté assistere a qualcosa di insolito e di diverso, l'occasione fu data dalla messinscena di una trilogia, al Pier Lombardo, oggi Franco Parenti, formata da Aspettando Godot , Finale di partita , L'ultimo nastro di Krapp , prodotta dal San Quentin Drama Workshop, diretto da Rick Cluchey che interpretava il personaggio di Pozzo. Beckett regista, in quella occasione, aveva scelto, del suo testo più famoso,...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
11 mar 2022

Nelle recensioni di Palazzi il peggior cinema anni ’70 con uno sguardo ironico

Barbara Belzini, «Libertà di Piacenza», 11 marzo 2022 Presentato al “Filo” il libro postumo “Esotici, Erotici, Psicotici” del critico del Corriere

Le belle voci di Tindaro Granata e Mariangela Granelli, in una pausa dalle prove di Lo zoo di vetro  andato in scena in questi giorni al Municipale con la regia di Leonardo Lidi, hanno accompagnato il pubblico del Teatro Filodrammatici all’interno del libro Esotici, Erotici, Psicotici. Il peggio degli anni Settanta in 120 film  di Renato Palazzi, critico teatrale e giornalista grande amico di Teatro Gioco Vita che ha ospitato l’evento alla presenza della moglie Rossella e...

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  • Esotici, erotici, psicotici
07 mar 2022

«Aspettando Godot». Un quaderno come un laboratorio

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere» Per conoscere le varianti delle tante trasposizioni sceniche.

Nell’ottobre del 1984, il pubblico milanese poté assistere a qualcosa di insolito e di diverso. L’occasione fu data dalla messinscena di una trilogia, al Pier Lombardo, oggi Franco Parenti, formata da Aspettando Godot , Finale di partita , L’ultimo nastro di Krapp , prodotta dal San Quentin Drama Workshop, diretto da Rick Cluchey, che interpretava il personaggio di Pozzo. Beckett regista, in quella occasione, aveva scelto, del suo testo più famoso, una interpretazione ricca di...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
05 mar 2022

«Oreste», di Daniele Timpano

Massimo Bertoldi, «Centro di Cultura dell’Alto Adige», 4 marzo 2022

Oggi Daniele Timpano – fondatore con Elvira Frosini della compagnia Frosini/Timpano attiva dal 2008 – staziona nei piani alti della drammaturgia italiana contemporanea, motivo per cui è operazione di significativo respiro culturale da parte di Cue Press ripubblicare il testo di Oreste . Scritta nel 2001, l’opera contiene in sé elementi stilistici, frammenti poetici e visioni che caratterizzano il percorso creativo dello scrittore romano. Oreste di Timpano si confronta con il modello...

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  • Oreste
28 feb 2022

I peggiori film anni 70 visti da Renato Palazzi

Simona Spaventa, «la Repubblica», 28 febbraio 2022

Un libro postumo raccoglie i testi affilati scritti da giovane dal grande critico scomparso a novembre «Esotici, erotici, psicotici». Non sono i mostri da cronaca nera tutta sangue, perversioni e atrocità. Tutt’altro. L’ultima sorpresa di Renato Palazzi, l’autorevole e serissimo critico teatrale milanese scomparso a novembre, è un libello che sguazza nel sottobosco cinematografico a tinte forti che cinquantanni fa, nel momento d’oro del nostro cinema più commerciale, riempiva i...

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  • Esotici, erotici, psicotici
26 feb 2022

«La straziante bellezza del Creato. I luoghi di Pierpaolo Pasolini», Pantheon (Radio 3)

«Pantheon», Rai Radio 3, 26 febbraio 2022

Intervista di Giancarlo Mancini a Stefano Casi . Si discute di Pierpaolo Pasolini e del suo rapporto con il teatro: la sua avversione per il teatro italiano dell’epoca, il Manifesto per un Nuovo Teatro e le sei tragedie scritte in risposta a questa, le reazioni negative della critica e del pubblico e l’influenza di questa esperienza sui suoi successivi lavori cinematografici.

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  • I teatri di Pasolini
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  • Pantheon | S2021-22E6 | La straziante bellezza del Creato. I luoghi di Pierpaolo Pasolini | Rai Radio 3 | RaiPlay Sound
22 feb 2022

Vittorio Gassman. L’autobiografia come sfida ermeneutica

Giuseppe Costigliola, Pulp Libri

Quando nel 1981 apparve nelle librerie, l’autobiografia di Vittorio Gassman suscitò un prevedibile clamore mediatico. L’era dei social non era ancora nata, ma sulla stampa e nelle TV fu con dovizia presentata e commentata, lo stesso autore s’impegnò non poco a pubblicizzarla. A distanza di un quarantennio un piccolo ma agguerrito editore, Cue Press, ha avuto la lodevole idea di ripubblicarla, con la prefazione di Emanuele Trevi: riecco dunque tra le nostre mani Un grande avvenire dietro le...

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  • Un grande avvenire dietro le spalle
04 feb 2022

Aspettando Godot, quello vero

Katia Ippaso, «Il Venerdì di Repubblica», 4 febbraio 2022 In un volume il copione messo in scena a Berlino da Beckett nel 1975. Con molte sorprese.

Tanto per cominciare, Vladimir non raggiunge Estragon come siamo abituati a pensare. È già in scena, «a destra vicino all’albero, per metà nell’ombra. Estragon è immobile, e cerca di togliersi lo stivale». Fin dalla didascalia iniziale di Aspettando Godot , Beckett sposta i suoi personaggi, ne smuove i corpi, i fonemi, le traiettorie sceniche. È un lavoro di altissima precisione compiuto nel 1975, in occasione della messa in scena che lo stesso Samuel Beckett fece di En attendant...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
01 feb 2022

«Quaderni di regia e testi riveduti: Aspettando Godot», recensione di Gigi Giacobbe (Teatro contemporaneo e cinema)

Gigi Giacobbe, «Teatro contemporaneo e cinema», febbraio 2022

Samuel Beckett ha fatto quel che ha voluto del suo Aspettando Godot , dopo essere andato in scena la prima volta nel gennaio del 1953 al Théâtre de Babylone di Parigi con la regia di Roger Blin, anche quello di dirigerlo personalmente in tedesco (col titolo Warten auf Godot ) il 7 marzo 1975 allo Schiller Theater di Berlino e dopo quasi dieci anni (nel 1984), quando sulla soglia dei 78 anni di età, su invito dell'amico Rick Cluckey, accetta di fare la regia nel carcere di San Quintino,...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
19 gen 2022

«Hollywood Party», intervista a Emanuele Trevi

«Hollywood Party», Rai Radio 3, 19 gennaio 2022

Intervista di Steve della Casa e Dario Zonta a Emanuele Trevi (inizio a 10 minuti e 40 secondi circa). Si parla della riscoperta di questa autobiografia a quarant’anni dalla sua pubblicazione originale, della sua attualità, e si approfondiscono alcuni aneddoti menzionati nel libro.

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  • Un grande avvenire dietro le spalle
18 gen 2022

L’agenda rossa di Beckett il revisore: Aspettando Godot in tedesco è tutta un’altra storia

Camilla Tagliabue, «Il Fatto Quotidiano».

È quella pettegola della moglie a riferirgli che, durante la prova generale, i pantaloni dell’attore non sono «caduti nel modo giusto». Piccato, Samuel Beckett (1906-1989) scrive al regista Roger Blin, chiedendogli che «quel gesto» venga eseguito correttamente perché fondamentale a suscitare «il riso e il pianto» nello spettatore. Accade a Parigi, nel 1953, al Théâtre de Babylone: sta per debuttare  Aspettando Godot . Che lo scrittore irlandese pretenda – dei...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
16 gen 2022

«La Domenica dei Libri», intervista a Luca Scarlini

«La Domenica Dei Libri», Radio Popolare, 16 gennaio 2022

Intervista di Roberto Festa a Luca Scarlini (inizio a 39 minuti circa). Si discute dell’origine dei quaderni, i motivi della decisione di Beckett di seguire personalmente la regia delle sue opere e le differenze con le versioni precedenti. Si parla anche delle ragioni per la messa in scena in Italia delle opere di Beckett così in ritardo rispetto agli altri grandi paesi d’Europa.

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
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  • Radio Popolare
15 gen 2022

Appuntando Godot

Anna Bandettini, «Robinson Libri (La Repubblica)», 15 gennaio 2022

Le note e le correzioni di regia dell’opera più famosa di Samuel Beckett nei suoi quaderni appena pubblicati in italiano. In primavera arriva anche Finale di partita Scriveva su un quadernetto rosso, marca Le Dauphin, coi fogli a quadretti grandi 21x13 centimetri. Con una penna a inchiostro nero e una a inchiostro rosso, Samuel Beckett vi appuntava, un po’ in inglese, un po’ in tedesco, con una calligrafia ordinata e aristocratica, cancellazioni, nuove indicazioni e, via via,...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
15 gen 2022

Ostrovskij e la nascita del teatro nazionale a Mosca

Pierfrancesco Giannangeli, «Hystrio», gennaio-marzo 2022

È stato il drammaturgo che ha tracciato un solco profondo nell’Ottocento russo, ancora oggi viene regolarmente messo in scena nei più grandi teatri del Paese e considerato il padre del teatro moderno, ma in Occidente in pochi lo conoscono. Eppure Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij (1823-86) ha segnato la vita del teatro della sua epoca in Russia più di ogni altro, perché i vari Puškin e Gogol di 'professione' facevano altro, erano cioè narratori e per le scene scrivevano saltuariamente. Lui...

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  • Teatro
  • Teatro II
15 gen 2022

Il teatro sociale e le arti performative

Laura Bevione, «Hystrio», gennaio-marzo 2022 

Claudio Bernardi fu il primo, nel 1998, a utilizzare la definizione 'teatro sociale' per indicare un insieme in realtà piuttosto composito di pratiche teatrali aventi finalità educative, formative, inclusive e comunque non estetico-professionali. Quella 'etichetta', però, conteneva in sé anche esperienze risalenti a decenni precedenti rispetto a quello oggetto dello studio di Bernardi che, insieme a Sisto Dalla Palma, diede inizio a un’analisi non episodica né generica di questo particolare...

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  • Breve storia del teatro sociale in Italia
15 gen 2022

Dire Luce, Sinestesieonline

Annamaria Sapienza, Sinestesieonline

Il testo offre una doppia visuale sulla tematica specifica della luce in scena, ovvero, un’osservazione bilaterale proveniente da una studiosa e da un professionista dello spettacolo. Cristina Grazioli, sia nell’attività didattica presso l’Università di Padova che nella copiosa produzione scientifica, ha indagato con particolare attenzione i rapporti tra scena e arti visive con approfondimenti specifici alle questioni riguardanti la luce. Pasquale Mari è light designer e direttore della...

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  • Dire luce
12 dic 2021

20 lezioni per conoscere Strehler

Antonio Tedesco, «Proscenio».

Triestino di nascita, milanese di adozione, Giorgio Strehler si avvicina al teatro molto giovane. Inizia la sua carriera come attore nell’immediato dopoguerra facendo importanti esperienze con grossi nomi della scena del tempo. Nel 1945, a soli 24 anni, avvia la sua attività di regista e nel 1947, insieme all’amico Paolo Grassi, superando non poche difficoltà, fonda il Piccolo Teatro di Milano. Strehler e Grassi lottarono a lungo perché il teatro fosse ricono sciuto come un servizio...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
26 nov 2021

Premio Hystrio, giovani da 30 anni

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Il volume  Premio Hystrio, giovani da 30 anni  pubblicato da Cue Press non è solo un album dei ricordi dedicato alla ricorrenza della trentesima edizione della prestigiosa manifestazione nata nel 1989 come Premio Europa per il Teatro con sede a Montegrotto Terme grazie alla lungimiranza di Ugo Ronfani, fondatore e direttore della rivista «Hystrio» dal 1988 al 1998; successivamente ribattezzato in Premio Hystrio nel 1999 e coordinato dalla Cannella, il progetto si...

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  • Premio Hystrio, giovani da 30 anni
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  • Il Cristallo
19 nov 2021

«Gettare il proprio corpo nella lotta». I teatri di Pasolini a cura di Stefano Casi

Chiara Molinari, «Theatron».

I teatri di Pasolini  di Stefano Casi – giornalista, ricercatore indipendente e direttore di Teatri di Vita a Bologna –, edito da Cue Press nel 2019, è una nuova versione, riveduta e integrata, dell’omonimo testo pubblicato da Ubulibri nel 2005, premiato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. In uno studio dettagliato e minuzioso, arricchito da un foltissimo apparato di note, l’autore ripercorre l’intera produzione teatrale pasoliniana,...

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  • Theatron
19 nov 2021

«Gettare il proprio corpo nella lotta», di Chiara Molinari (Theatron 2.0)

Chiara Molinari, «Theatron 2.0», 19 novembre 2021

I teatri di Pasolini di Stefano Casi – giornalista, ricercatore indipendente e direttore di Teatri di Vita a Bologna –, edito da Cue Press nel 2019, è una nuova versione, riveduta e integrata, dell’omonimo testo pubblicato da Ubulibri nel 2005, premiato dall’Associazione Nazionale Critici di Teatro. In uno studio dettagliato e minuzioso, arricchito da un foltissimo apparato di note, l’autore ripercorre l’intera produzione teatrale pasoliniana, ponendola in relazione con le peculiari...

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  • I teatri di Pasolini
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  • Theatron
02 nov 2021

Akropolis

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Akropolis  di Stanisław Wyspiański è noto per la messinscena laboratoriale realizzata da Jerzy Grotowski nel 1962, che aveva trasformato l’originale carattere storico-agiografico del dramma in una performance capace di ricreare l’atmosfera del campo di concentramento di Auschwitz attraverso una serie di azioni fisiche dal ritmo variabile culminate nell’entrata dei personaggi nei forni crematori costruiti da loro stessi nel corso dello spettacolo. L’ambientazione è pretestuosa: il...

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  • Akropolis
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  • Il Cristallo
26 ott 2021

Sul confine fra visibile e invisibile: una riflessione a due voci sulla luce in scena

Fernando Marchiori, «Ateatro».

Gli studi teatrali – gli studi intorno e dentro ai fenomeni teatrali – sono talvolta sorprendenti per il modo in cui affrontano l’eterno paradosso: parlare di un’arte viva irriducibile alla parola, fermare sulla carta una pratica effimera. Quando sanno inventare modi diversi di guardare a quei fenomeni, di attraversare il campo teatrale, sperimentando ibridazioni metodologiche e incroci interdisciplinari, possono aprire prospettive inconsuete, afferrare almeno un lembo di quel complesso...

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  • Dire luce
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  • Ateatro
11 ott 2021

Sentire e dire luce

Aurelio Andrighetto, «Doppio Zero».

Chiarori, abbagli e crepuscoli, lampi e rivelazioni. Il numero 9 della rivista semestrale  Sciami – Sentire luce  a cura di Cristina Grazioli (Sciami edizioni, Teramo-Roma, 2021) raccoglie una serie di contributi ‘sentiti’, prima ancora che pensati, sul ruolo svolto dalla luce nell’evento performativo e teatrale.  Sentire luce  attribuisce alla percezione e alla sensorialità un aspetto imprescindibile dell’evento spettacolare, che ha luogo in uno spazio...

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  • Dire luce
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  • Doppio Zero
06 ott 2021

Antologia del grande attore

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Per meglio inquadrare l’importanza dell’ Antologia del grande attore  è necessario connotare il suo autore: figura poliedrica, Vito Pandolfi si distingue nel Secondo dopoguerra in qualità di regista di grandi attori, commediografo, critico teatrale, fondatore della compagnia I comici della strada –  composta, tra gli altri, dai giovani Tino Buazzelli, Rossella Falk, Paolo Pannelli, Arnoldo Foà –  e autore di libri fondamentali come  La commedia dell’arte...

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  • Antologia del grande attore
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  • Il Cristallo
22 set 2021

Artaud o la rivoluzione dell’altrove

Giorgia Bongiorno, «Antinomie».

Nel ricco apparato della prima edizione del  Teatro e il suo doppio  nelle  Œuvres Complètes  di Antonin Artaud (Gallimard 1978), Paule Thévenin inserisce una nota sul teatro balinese completamente inedita e dalla storia abbastanza singolare. Scritta anch’essa sulla scia dello spettacolo di danza balinese dell’Exposition Coloniale parigina nell’estate 1931 – in vista della famosa recensione di qualche mese dopo sulla  NRF che diventò la scintilla di uno dei libri di...

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  • Parigi-Artaud-Bali
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  • Antinomie
23 ago 2021

Dire luce. Una riflessione a due voci sulla luce in scena

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Nell’ambito della storiografia delle discipline dello spettacolo sono veramente pochi gli studi dedicati all’illuminazione scenica. Probabilmente incide il prevalere storico della concezione testocentrica che orienta l’attenzione primaria sulla parola e sul movimento degli attori all’interno di una cornice scenografica. Tuttavia nel corso del Novecento sono maturate fondamentali esperienze artistiche che hanno trasformato il supporto illuminotecnico da accessorio a componente drammaturgica...

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  • Dire luce
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  • Il Cristallo
21 ago 2021

20 lezioni su Giorgio Strehler

Armando Pepe, «Storia Glocale».

Non molti sanno che il nonno e il padre di Strehler fossero stati impresari e organizzatori teatrali del Politeama Rossetti, del Verdi e della Fenice di Trieste. Tutti  sanno che la mamma era una celebre violinista che, per lavoro, si era dovuta trasferire a Milano con il figlio Giorgio dove, il ragazzo di appena sette anni, comincerà a conoscere la lingua meneghina che alternerà con quella tedesca, francese e col dialetto triestino. Milano diventa la sua patria di adozione,...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
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  • Storia Glocale
06 ago 2021

Il segno di Ustica. L’eccezionale percorso artistico nato dalla battaglia per la verità

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Il segno di Ustica  è un libro molto importante e per diversi motivi: da un lato, conserva la memoria del 27 giugno 1980 quando un Dc-9 dell’Itavia con 81 persone a bordo precipita in mare non per «cedimento strutturale» ma per essere stato abbattuto nel corso di un’azione di guerra tra aerei di diverse nazioni, alcune alleate con l’Italia; dall’altro lato, dà voce e respiro alla stessa memoria attraverso  L’eccezionale percorso artistico nato dalla battaglia per la verità...

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  • Il segno di Ustica
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  • Il Cristallo
02 ago 2021

Enriquez: 30 anni di successi, dalla prosa all’Opera. I primi debutti al Piccolo. Poi in TV. E la Compagnia dei Quattro

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Franco Enriquez (1927- 1980) è nato sei anni dopo Strehler, eppure, quando collaborò con lui, come assistente, credette di avere a che fare con un vecchio maestro, avendone intuito la grandezza. Era stato anche assistente di Visconti, ma lui si sentiva più vicino al fondatore, insieme a Grassi, del Piccolo Teatro, dove potrà vivere i suoi anni di ‘Accademia’ e dove debutterà, come regista, a soli ventiquattro anni, con Cesare e Cleopatra  di Shaw (1952), con la Compagnia...

vedi anche:
  • Franco Enriquez e il teatro di regia
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  • Lo Spettacoliere
23 lug 2021

La diva che lasciò cinque chilometri di disperati

Emiliano Morreale, «Il Venerdì di Repubblica».

Un tempo cinema voleva dire, per noi, Europa e Stati Uniti. La globalizzazione ci ha insegnato da qualche tempo a modificare le nostre prospettive: il mercato indiano o quello cinese sono ormai importanti quanto quello americano, da cui però ancora dipendiamo, e anche nel mondo dei divi le cose stanno così. Se alcune star cinesi o indiane sbarcano di tanto in tanto sugli schermi hollywoodiani, la maggior parte di loro ci rimangono ignote. In realtà un “altro divismo” c’è sempre stato,...

vedi anche:
  • Ruan Lingyu
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  • Il Venerdì di Repubblica
19 lug 2021

Getta il libro, stringimi

Marina Fabbri, «L’indice», luglio-agosto 2021.

Lodevole impresa quella di fornire finalmente al lettore italiano la traduzione di un’opera a tratti criptica nella sua complessità ma certamente affascinante.  Akropolis  è un testo poetico concepito per il teatro nel 1904 da Stanisław Wyspiański, drammaturgo e teorico del teatro, artista visivo, forse il maggiore esponente del modernismo in Polonia. Un saggio dello storico del teatro polacco Dariusz Kosiński fa luce sull’adattamento più famoso di questo testo per il teatro,...

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  • Akropolis
19 lug 2021

Performance: rito o teatro? Ma diventa arte, se dalla vita passa al sublime della scena. Vedasi anche Grotowskij

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Dopo Introduzione ai Performance Studies , di Richard Schechner, con prefazione di Marco De Marinis, a cura di Dario Tomasello, Cue Press pubblica un volume dello stesso Tomasello e di Piermario Vescovo: La performance controversa. Tra vocazione rituale e vocazione teatrale , nel quale, i due autori, il primo docente di Storia della Performance, all’Università di Messina, il secondo docente di Storia del Teatro all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ritornano sul ‘luogo del delitto’, per...

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  • La performance controversa
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  • Lo Spettacoliere
15 lug 2021

Un percorso coerente e coraggioso, come spiegare Strehler ai giovani

Giuseppe Montemagno, «Hystrio», luglio-settembre 2021.

La pubblicazione di un importante volume, che ne ripercorre la parabola artistica, è l’occasione per fare il punto, in dialogo con l'autore, su quel che resta, oggi, dell’idea di teatro del Maestro e su come la si può raccontare alle nuove generazioni. Tutto Strehler in venti lezioni. È que­sto l’ambizioso progetto di Alberto Bentoglio, faro degli studi teatrali alla...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
02 lug 2021

In bilico tra abissi, rive e seduzioni. Viaggio tra gli scritti di Vachtangov

Angela Forti, «Teatro e Critica».

Dopo gli scritti di Mejerchol’d ( Cultura non è star sopra un albero. Mejerchol’d e il teatro dell’avvenire ), Fausto Malcovati ci accompagna nella lettura dei brevi, frammentari scritti E. B. Vachtangov, personaggio forse meno popolare negli studi teatrali, ma pur sempre nodale nello sviluppo del teatro russo del primo Novecento.  Il sistema e l’eccezione , pubblicato da Cue Press nel 2020, tenta di mettere in ordine e assegnare un percorso ai pochi...

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  • Il sistema e l’eccezione
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  • Teatro e Critica
28 giu 2021

Il segno di Ustica. In un volume le testimonianze d'arte e di teatro

Nicola Arrigoni, «La Provincia».

Il teatro è uno straordinario strumento di coscienza civile. Nel 41° anniversario della strage di Ustica, piace perciò segnalare il volume, a cura di Andrea Mochi Sismondi, Il segno di Ustica. L’eccezionale percorso artistico nato dalla battaglia per la verità , pubblicato dalla casa editrice Cue Press (pagine 322, euro 29.99). Il volume documenta e mette insieme quanto fatto — grazie all’attività propulsiva dell’associazione Parenti delle Vittime — per non far calare il...

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  • Il segno di Ustica
25 giu 2021

Memoria Ustica. Quarantun’anni fa la strage. In un libro le interviste agli artisti che non hanno mai smesso di interrogarsi

Massimo Marino, «Corriere di Bologna».

Gli anni passano, scorrono gli anniversari, ma la voglia di conoscere la verità non viene meno. L’anno scorso la cifra era tonda: 40 anni dalla strage di Ustica, quest’anno sono 41: 27 giugno 1980, cade un Dc-9 dell’Itavia con 81 persone a bordo. Non si tratta di «cedimento strutturale» né di esplosione interna: la verità, accertata giudizialmente ma ancora non riconosciuta...

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  • Il segno di Ustica
23 giu 2021

Il segno degli artisti per Ustica. Andrea Mochi Sismondi ha raccolto decine di interviste a chi ha reso unico il Museo della Memoria

Brunella Torresin, «La Repubblica».

Chi è stato, chi ha abbattuto l’aereo civile in volo da Bologna a Palermo la sera del 27 giugno 1980, non lo sappiamo ancora. Sono trascorsi 41 anni, domenica ricorre l’anniversario della strage di Ustica e le domande, non meno dolorose né meno urgenti, si rinnoveranno poi, di sera in sera, lungo il calendario d’iniziative culturali. Coltivare il ricordo per giungere alla verità...

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  • Il segno di Ustica
21 giu 2021

Strehler, inno alla luce artigianale. Svoboda, gloria alla tecnologia. Solo Wilson trattò la luce come una protagonista

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Negli anni Settanta, mentre Strehler rivendicava la potenza della luce, grazie alla professionalità dell’elettricista, perché odiava quella computerizzata, mentre Svoboda creava le sue scenografie con l’uso della luce e dei mezzi informatici, lasciando, entrambi, lo spazio alla parola dello scrittore, Robert Wilson fece in modo che la luce assumesse un linguaggio assolutamente autonomo, fino a diventare protagonista dello spettacolo, trasformando, così, l’illuminotecnica in una vera e...

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  • Dire luce
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  • Lo Spettacoliere
13 giu 2021

Bentoglio, la rivoluzione teatrale di ‘re’ Giorgio

Pierachille Dolfini, «Avvenire».

Forse se lo sentiva. Forse Giorgio Strehler, il 23 dicembre del 1997, sentiva che quella sarebbe stata la sua ultima prova di sempre, sulle assi di un palcoscenico. Perché, lui che provava i finali dei suoi spettacoli solo all’ultimo momento, quel giorno, prima della pausa per il Natale, aveva voluto imbastire l’ultima scena del suo  Così fan tutte , l’opera di Wolfgang Amadeus Mozart scelta per inaugurare, un mese dopo, il Nuovo Piccolo Teatro di Milano. Spazio sognato da sempre,...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
13 giu 2021

Mentre c’è chi afferma che l’Università italiana mortifica il merito, il Dipartimento di Discipline Umanistiche del’Università di Catania, visto il successo di due ricercatrici, dimostra il contrario

Andrea Bisicchia, «Libertà Sicilia».

Il Dipartimento di Discipline umanistiche dell’Università di Catania è diventato una fucina di giovani ricercatori nell’ambito dell’Art visual , della Performing Art e della drammaturgia, in genere, tutti lavorano attorno alla rivista «Arabeschi». Sulle pagine di questo giornale ci siamo occupati della ricercatrice: Laura Pernice , autrice di Giovanni Testori sulla scena contemporanea , uno studio accurato sull’autore di Novate dal 1993 al 2020, guidato da una metodologia di...

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  • Titina De Filippo
07 giu 2021

Titina, macché ruolo marginale. La sua ironia? Uno stile personale tra un Eduardo umoristico e un Peppino farsesco

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Il Dipartimento di Discipline umanistiche dell’Università di Catania è diventato una fucina di giovani ricercatori nell’ambito dell’Art-visual, della Performing-Art e della drammaturgia, in genere, tutti lavorano attorno alla rivista Arabeschi. Sulle pagine di questo giornale ci siamo occupati della ricercatrice Laura Pernice, autrice di Giovanni Testori sulla scena contemporanea , uno studio accurato sull’autore di Novate dal 1993 al 2020, guidato da una metodologia di ricerca che...

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  • Titina De Filippo
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  • Lo Spettacoliere
05 giu 2021

Magia della luce che tutto crea e tutto distrugge

Franco Marcoaldi, «La Repubblica».

A chi fa della facile ironia sui presunti echi new age di quanti individuano nella luce l’energia suprema e sacra che a tutto sovraintende e a cui è giusto inchinarsi, sarà bene ricordare che in avvio della Bibbia leggiamo «fiat lux» e nel Corano «luce su luce». Senza contare poi che sinonimo di nascita è «dare alla luce», mentre per contro, morendo, entriamo nel buio eterno. D’altronde la stessa, indiscussa sovranità di tale elemento, assieme magico e inafferrabile, la ritroviamo...

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  • Dire luce
03 giu 2021

Renzo Guardenti, In forma di quadro. Note di iconografia teatrale

Iari Iovine, «Sinestesieonline».

L’indagine sull’iconografia teatrale è stata da sempre oggetto di studio di Renzo Guardenti, docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Firenze e direttore dell’Archivio di iconografia teatrale «Dionysos». L’argomento iconografico, tessuto connettivo imprescindibile nelle ricerche di ambito artistico-teatrale, trova ora nuovo sviluppo con la pubblicazione del volume  In forma di quadro. Note di iconografia teatrale , edito da Cue Press....

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  • In forma di quadro
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  • Sinestesieonline
01 giu 2021

In forma di quadro. Note di iconografia teatrale

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

La confezione editoriale del volume  In forma di quadro. Note di iconografia teatrale  di Renzo Guardenti presenta 148 pagine che raccolgono saggi compilati dallo studioso fiorentino lungo vent’anni di ricerca e poi un corpo di 167 figure di supporto non decorativo, ma funzionale in quanto strumento necessario per lo studio dei rapporti intercorrenti tra teatro e arti figurative. Si tratta, in primo luogo, di capire il valore testimoniale delle fonti iconografiche, pur considerando...

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  • In forma di quadro
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  • Il Cristallo
26 mag 2021

Maurice Maeterlinck, Piccola trilogia della morte, a cura di L. Scarlini

«Drammaturgia».

In uscita per Cue Press  Piccola trilogia della morte , tre atti unici raccolti nel 1891 da Maurice Maeterlinck:  L’intrusa ,  I ciechi ,  Le sette principesse . Il volume, curato da Luca Scarlini, riassume le principali tematiche trattate nel repertorio del drammaturgo belga, come l’attesa e il mistero. I tre drammi sono intrisi di visioni ispirate all’arte medievale, al mondo visionario del fiammingo Jan van Ruysbroeck e alle opere...

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  • Piccola trilogia della morte
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  • Drammaturgia
17 mag 2021

Strehler e Grassi innovatori del teatro italiano, come servizio pubblico. Contro l’inerzia statale e l’immobilismo milanese

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Non molti sanno che il nonno e il padre di Strehler fossero stati impresari e organizzatori teatrali del Politeama Rossetti, del Verdi e della Fenice di Trieste. Tutti sanno che la mamma era una celebre violinista che, per lavoro, si era dovuta trasferire a Milano con il figlio Giorgio, dove il ragazzo di appena sette anni comincerà a conoscere la lingua meneghina che alternerà con quella tedesca, francese e col dialetto triestino. Milano diventa la sua patria di adozione, studierà al...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
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  • Lo Spettacoliere
09 mag 2021

The Global City: presentazione del libro e intervista a Simona Frigerio

Matteo Carriero​, «LibriNews».

Un estratto scelto dall’autore Primera parada Città del Messico 19 ottobre 2012 Siamo in piazza delle Tre Culture, qui si celebra la fusione tra le tradizioni precolombiana e spagnola, che ha dato vita all’identità meticcia del Messico moderno. La piazza è circondata sui quattro lati dal complesso abitativo Nonoalco Tlatelolco, palazzi squadrati con un vago sapore da realismo socialista, costruiti a metà degli anni Sessanta del Novecento....

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  • The Global City
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07 mag 2021

Il teatro di Totò dal 1932 al 1946 in un prezioso libro a cura di Goffredo Fofi

Irene Antonella Marcon, «Caleno 24 Ore».

In questo prezioso libro a cura di Goffredo Fofi viene raccolto Il teatro di Totò  (CuePress, 269 pagine, 34,99 Euro) del  periodo 1932-1946. Prima di divenire nel cinema un impareggiabile attore comico, Totò fu – negli Anni Trenta – uno dei massimi interpreti del teatro della tradizione popolare napoletana. Nel volume i lettori troveranno esilaranti sketch e scene che attingono direttamente alla «farsa urbana e sottoproletaria di Pulcinella», al genere del varietà innovato dal...

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  • Il teatro di Totò
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  • Caleno 24 Ore
04 mag 2021

Vincenzo Blasi, Teatri greco-romani in Italia

Diana Perego, «Drammaturgia».

Il volume di Vincenzo Blasi è dedicato a Khaled al-Asaad, l’archeologo siriano giustiziato nel 2015 dai miliziani jihadisti per essersi rifiutato di rivelare dove fossero nascosti i tesori di Palmira, il cui teatro romano fu poi parzialmente distrutto il 21 gennaio 2017. A partire da questo tragico avvenimento l’autore esprime «l’attaccamento ad un concetto di cultura e di appartenenza che guida il lettore alla scoperta del suo passato e delle sue eterne bellezze»...

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  • Teatri greco-romani in Italia
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  • Drammaturgia
01 mag 2021

20 lezioni su Giorgio Strehler di Alberto Bentoglio

Michele Olivieri, «La Nouvelle Vague Magazine».

L’esaustivo libro, pubblicato da Cue Press nella collana I saggi del teatro  (393 pagine), si rivela uno stimolante saggio rivolto a coloro che desiderano conoscere ed approfondire l’opera del grande Maestro triestino. Una monografia che raccoglie le lezioni dell’autore che durante i mesi di lockdown dovuti all’emergenza sanitaria ha tenuto a distanza per il suo corso di docenza sulla Storia del Teatro.  Venti lezioni che hanno approfondito il percorso artistico...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
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  • La Nouvelle Vague Magazine
26 apr 2021

In forma di quadro Note di iconografia teatrale

Lorena Vallieri, «Drammaturgia».

«L’iconografia teatrale è una delle grandi questioni irrisolte della storiografia sullo spettacolo» (p. 11). È questo l’assunto di partenza del recente volume di Renzo Guardenti: una raccolta di saggi scritti nell’arco di quasi vent’anni dedicati ai temi e ai problemi legati all’utilizzo delle immagini come fonte per indagare e comprendere le arti della scena. A cominciare dalla loro doppia natura: da una parte di oggetto artistico autonomo – con un proprio linguaggio e con proprie...

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  • In forma di quadro
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  • Drammaturgia
19 apr 2021

Quando le pièces di Strehler si «scoprivano» in altri teatri

Andrea Bisicchia, «Il Giornale».

Il grande regista a Milano iniziò al Lirico e all’Odeon. Poi aprì il Piccolo. Tutta la storia nel libro di Bentoglio. Non molti sanno che il nonno e il padre di Strehler fossero stati impresari e organizzatori del Politeama Rossetti, del Verdi e della Fenice di Trieste. Tutti sanno che la mamma era una celebre violinista che, per lavoro, si era dovuta trasferire a Milano col figlio Giorgio dove, il ragazzo di appena sette anni, comincerà a conoscere la lingua meneghina che alternerà con...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
18 apr 2021

Titina l’artefice magica dei De Filippo

Francesco Canessa, «Corriere del Mezzogiorno».

«Sebbene Filumena Marturano sia stata allestita in molti teatri stranieri e abbia avuto in Italia altre non meno brave attrici, la vera immagine della protagonista rimane indissolubilmente legata alla sua prima, grande interprete che si preoccupò di rendere la persona di Filumena creatura di vita, personaggio reale ed umano, contribuendo a personificare sulla scena uno degli aspetti più dolenti di una Napoli specchio di una società sciagurata di cui Eduardo aveva voluto ricordare...

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  • Titina De Filippo
18 apr 2021

Giorgio Strehler Cuore, pancia, cervello e sesso

Maurizio Porro, «Corriere della Sera».

È sempre l’ora di un centenario: l’anno scorso è stato ricordato Federico Fellini, mentre Gianrico Tedeschi e Franca Valeri ci hanno pensato da soli a soffiare sulle candeline del 2020; nel 2022 ci saranno Pier Paolo Pasolini e Ugo Tognazzi e nel corso del 2021 ci sono anniversari intestati a grandi personalità come Leonardo Sciascia, Gianni Agnelli, Alida Valli, Nino Manfredi. E il 14 agosto sarà il turno di uno dei più grandi registi del mondo, Giorgio Strehler, leonino come la sua data di...

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  • 20 lezioni su Giorgio Strehler
13 apr 2021

Il corso monografico in Statale diventa un libro per i 100 anni dalla nascita: “Il suo non fu il teatro del principe ma un teatro umano”

Sara Chiappori, «La Repubblica».

Il teatro? Uomini che si mettono insieme per salvarsi l’uno con l’altro. Parola di Giorgio Strehler, che torna protagonista nel centenario della nascita ben oltre il dovere della ricorrenza. Nelle aule universitarie, per esempio, che saranno anche virtuali a causa della pandemia, ma si scaldano comunque al cospetto del gigante della regia del Novecento. Certo, bisogna saperlo raccontare, Giorgio Strehler, a questi post millennials che non hanno mai visto un suo spettacolo dal vivo. L’ha...

08 apr 2021

Teatro di Rémi De Vos

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

«De Vos scrive testi scottanti sul declino dell’Occidente, sui problemi del lavoro, sulla violenza razzista, maschilista e omofobica e sulla disgregazione della coppia borghese […], passati al setaccio dell’umorismo e del grottesco, rivelando l’assurdità delle ideologie dominanti». Così Siro Ferrone introduce questa interessante raccolta di testi del francese Rémi De Vos, che vanta un lusinghiero successo internazionale (è tradotto in quindici lingue) a fronte di una assai modesta...

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  • Teatro
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  • Il Cristallo
05 apr 2021

Parole che disvelano la verità: Barabba di Antonio Tarantino e il dialogo sulle Sette parole di Cristo

Nicola Arrigoni, «La Provincia di Cremona».

È ancora l’interrogativo «Quem qaeritis?» che frulla nella testa. È il cercare, il chi o il cosa è un puro accidente. E la ricerca è nella parola che dischiude mondi che – non solo in teatro – dice e fa, allude e agisce. Cosa si va cercando, dove il nostro errare ci conduce? Cosa andiamo cercando? Forse la parola che ci sveli l’essere delle cose, laddove la parola verità è disvelamento. Per questo interrogare la parola agita del teatro è offrirsi la possibilità di un errare, ovvero di...

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  • Barabba
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  • La Provincia di Cremona
01 apr 2021

Totò, lo straordinario attore marionetta

Stefania Maraucci, «Hystrio», aprile-giugno 2021.

Un volto irregolare, una mimica facciale e una disarticolazione corporea fuori del comune, «un marionettismo capace di tutte le bizzarrie» hanno reso Totò icona immortale del cinema italiano. Ma il Principe della Risata mosse i primi passi da attore recitando a Napoli nelle farse a soggetto della tradizione comica tardo ottocentesca, tramandata dalle famiglie d’arte e basata quasi completamente sull’improvvisazione, una pratica teatrale che affinò ininterrottamente anche quando si misurò con...

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  • Il teatro di Totò
01 apr 2021

Memorie dalle megalopoli, come tessuto performativo

Ilaria Angelone, «Hystrio», aprile-giugno 2021.

Avete mai provato, almeno una volta, la sensazione di immergervi fra le strade, nel sottosuolo di una città? Di una grande città, una di quelle con un numero di abitanti a sette o otto cifre, quelle città chiamate megalopoli nelle quali – secondo le proiezioni delle Nazioni Unite – entro il 2030 vivrà quasi il 9% della popolazione mondiale. Sono ambivalenti, le megalopoli: moltiplicatori di esperienze, acceleratori della memoria, ma anche luoghi di confusione, dove è facile disperdere il...

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  • The Global City
01 apr 2021

Dalla Russia con amore, i Maestri del Novecento

Ilaria Angelone, «Hystrio», aprile-giugno 2021.

Grazie alla curatela di Fausto Malcovati, professore di Lingua e letteratura russa presso l’Università di Milano, Cue Press pubblica una preziosa collezione di autori russi da annoverare tra i maestri assoluti della prassi e della cultura teatrale. Altre due pubblicazioni si aggiungono qui alla copiosa raccolta, dedicati a Vsevolod Emilevic Mejerchol’d e a Stanislavskij. Il primo,  L’ottobre teatrale (1818-1939) , è un volume pregevole, che raccoglie il contributo alla...

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  • L’ottobre teatrale
  • Stanislavskij alle prove
31 mar 2021

Vsevold Emil’evic Mejerchol’d, 33 svenimenti

Rai Radio 3.

Libro del giorno: Vsevold Emil’evic Mejerchol’d, 33 svenimenti, l'ultimo spettacolo di Mejerchol’d, a cura di Fausto Malcovati  In conduzione: Attilio Scarpellini Regia e consulenza musicale: Ennio Speranza Consulenza letteraria: Claudia Marsili Tra il 1934 e il 1935, pur all’inizio del terribile periodo della persecuzione staliniana, Mejerchol’d torna alla leggerezza del teatro di Anton Čechov, mettendo in scena tre brevi atti unici (L’anniversario, La domanda...

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  • 33 svenimenti
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  • Rai Play Radio
23 mar 2021

Neorealismo. Poetiche e polemiche

Giuseppe Mattia, «Drammaturgia».

Forse la principale  vexata quaestio  all’interno del dibattito cinematografico italiano è quella relativa al cosiddetto periodo neorealista, capace di coinvolgere alcune tra le figure di maggior rilievo in ambito culturale, artistico e storico. Claudio Milanini, già docente nelle Università di Udine e di Milano, ha raccolto in questo ricco volume una serie di contributi da parte di critici, artisti e professionisti del settore, ma anche di rappresentanti di gruppi redazionali...

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  • Neorealismo
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  • Drammaturgia
22 mar 2021

Musil e il teatro del sottosuolo. Cue Press pubblica i testi dell’autore dell’Uomo senza qualità

Nicola Arrigoni, «Sipario».

«Stato dell’amore, della contemplazione, della visione, dell’avvicinamento a Dio, dell’estasi, dell’assenza di volontà, della meditazione: così è stato chiamato. Nell’immagine di questo mondo non esistono né misura, né esattezza, né scopo, né causa. Il bene e il male sono semplicemente soppressi, senza che sia necessario esimersene. E a tutti questi rapporti subentra un confluire del nostro essere con l’essere delle cose»: ed è questo stato dell’amore che confligge con lo stato di realtà, lo...

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  • Teatro
15 mar 2021

Edgar che avrà cent’anni nel 2021

Emiliano Morreale, Mariapaola Pierini, «Cineforum», marzo 2021.

Tutte le stelle di un cinefago eccentrico La macchina dei miti Gli studi di Edgar Morin sul cinema, pur molto letti e citati, non hanno molto influenzato gli studi sul cinema, specie in Italia. Oggi, paradossalmente, sembrano meno bizzarri ed estranei di quanto dovessero apparire all’epoca della loro apparizione, e non a caso negli ultimi anni se ne sono avute numerose riedizioni.  Il cinema e l’uomo immaginario , del 1956, e  Le star , dell’anno successivo, rileggendoli,...

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  • Le star
09 mar 2021

Teatro da leggere

Giulia Alonzo, «Exibart».

Il teatro non è solo da vedere. Nel corso di questo anno di chiusura di teatri e centri culturali, abbiamo avuto l'opportunità di riscoprire la lettura della scena, attraverso le parole dei grandi autori teatrali classici. In Italia però non è così facile andare in libreria e chiedere drammaturgie, sopratutto se si è incuriositi da autori contemporanei. Negli anni della guerra c'è stata la meteora Rosa e Ballo Editori fondata a Milano nel 1943 dall'imprenditore...

01 mar 2021

Imparò dalla farsa. Ma poi Totò costruì un genere tutto suo, fatto di sketch, brevi battute e una mimica burattinesca

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Goffredo Fofi è uno dei maggiori studiosi di Totò (1896- 1967), ne ha vissuto il mito, non solo quello dell’interprete, ma anche quello del poeta e dello scrittore, perché, come tutti i geni, anche Totò scelse di scrivere i testi che recitava durante gli avanspettacoli e che nascevano dal contatto diretto con la vita di tutti i giorni; aveva scelto, come genere, lo sketch che, nella categoria del comico, appartiene alla scala più bassa, perché la più popolare e, per il suo contenuto leggero,...

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  • Il teatro di Totò
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  • Lo Spettacoliere
11 feb 2021

The Global city di Instabili Vaganti S. M. Frigerio N. Pianzola

Maria Dolores Pesce, «Dramma».

Trasformare un’esperienza esistenziale direttamente in drammaturgia impone a mio avviso un complesso processo di trasfigurazione e straniamento grazie al quale la vita in scena, tanto più se si tratta di esperienze vissute e personali, non sia semplice documento o meglio documentazione ma diventi analisi e giudizio, scoperta e comunicazione nei modi dell’arte e della estetica, che si trasformi cioè da esperienza unica e in questo irripetibile in esperienza collettiva, universale e...

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  • The Global City
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  • Dramma
01 feb 2021

Toh, ecco Mejerchol’d che butta in vaudeville tre Scherzi di Čecov. Ma c’era poco da scherzare. E Stalin lo fece fucilare

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Esistono, in Italia, due volumi fondamentali per conoscere la concezione teatrale di Mejerchol’d: La rivoluzione d’ottobre , a cura di Giovanni Cirino, Editori Riuniti, 1962, e L’ottobre teatrale 1918/19 , Feltrinelli, 1977, a cura di Fausto Malcovati, entrambi attenti a ricostruire una storia che non è solo quella del regista, ma anche quella di come si muoveva il teatro russo nel periodo che andava dalla nascita del Teatro d’Arte alla morte di Mejerchol’d, avvenuta, come è noto, per...

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  • 33 svenimenti
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  • Lo Spettacoliere
25 gen 2021

Il mistero del processo creativo, lato oscuro di ogni essere umano. Ma per Stanislavskij è il gesto che rivela l’inconscio

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Negli anni Ottanta furono pubblicati parecchi libri su Stanislavskij, tra i quali ritengo importante Stanislavskij, il lavoro dell’attore sul personaggio  (Laterza, 1988), sempre a cura di Malcovati, con una introduzione di Giorgio Strehler e con una serie di scritti, in appendice, alquanto illuminanti, che anticipano alcune teorie raccolte da Toporkov nel volume, edito da Cue Press, Stanislavskij alle prove. Gli ultimi anni. Il metodo delle azioni fisiche , con una dotta...

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  • Stanislavskij alle prove
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  • Lo Spettacoliere
25 gen 2021

Le maschere di Totò Fofi racconta il principe del ’900

Rodolfo Di Giammarco, «La Repubblica».

Il comico italiano più popolare del ’900, Antonio de Curtis in arte Totò, cittadino romano per 45 dei suoi 69 anni, residente dal 1922 in poi coi genitori accanto a Termini e in Prati, e poi in cinque abitazioni tutte dislocate nel quartiere Parioli, trionfò man mano sulle scene dello Jovinelli, della Sala Umberto, del Quattro Fontane, del Valle e (dopo la notorietà del cinema) ancora una volta col pubblico, al Sistina. È incontestabile che la sua vocazione più genuina sia da riferirsi alle...

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  • Il teatro di Totò
21 gen 2021

Musil drammaturgo: in libreria le nuove traduzioni

Flavia Foradini, «Il Sole 24 Ore».

È tenace non solo in Italia l'idea che Robert Musil sia un autore ascrivibile prettamente al settore della prosa. Il suo folgorante debutto nel 1906 con I turbamenti del giovane Törless , i suoi racconti e le sue novelle, e soprattutto L'uomo senza qualità hanno creato un cono d'ombra che ha oscurato la sua produzione teatrale, comprendente due opere principali che non hanno mai avuto davvero fortuna: I fanatici , imperniata su una disamina del tema del tradimento, pubblicata nel 1921...

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  • Teatro
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  • Il Sole 24 Ore
20 gen 2021

Stelle & Stars

Stefano Rizzo, «Pulp libri».

Ci sono scrittori e critici, storici e studiosi che posseggono capacità di sintesi e approfondimento, intelligenza d’indagine e ricchezza di prospettive. Goffredo Fofi è uno di questi, e da sempre faccio tesoro dei suoi consigli e delle sue opinioni. Sono innumerevoli i libri, saggi, romanzi, fumetti e film che negli anni il suo lavoro di critico militante mi ha fatto scoprire. Parlo in prima persona, come forse non bisognerebbe fare in una recensione, perché con Fofi ho da sempre un...

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  • Il teatro di Totò
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  • Pulp libri
20 gen 2021

Al limite del teatro di Marco De Marinis. Cronache dell’apogeo e della crisi

Lucrezia Ercolani, «Theatron».

Marco De Marinis è professore di discipline teatrali all’Università di Bologna ed è stato responsabile scientifico del Centro Teatrale Universitario La Soffitta. Nella sua lunga carriera di studioso ha pubblicato numerosi libri di teoria e storia del teatro, con particolare riferimento ai rivolgimenti del secolo scorso.  Un’elaborazione tutt’ora in divenire e attenta alla scena contemporanea, basti ricordare che nel 2020 è stato pubblicato da Editoria&Spettacolo  Per...

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  • Al limite del teatro
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  • Theatron
19 gen 2021

Il teatro di Totò, 1932-1946

Sergio Roca, «Liminateatri».

Su Totò ci sono decine di libri (e di studi) che cercano di ricostruire l’immagine del grande comico napoletano sia dal punto di vista professionale che da quello umano e personale. Il volume  Il teatro di Totò, 1932-46  di Goffredo Fofi nella collana I saggi del teatro per le Edizioni Cue Press, invece, si focalizza sui testi usati dal grande artista negli spettacoli di varietà e rivista che lo vedevano protagonista di scenette e  gags  dal periodo fascista...

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  • Il teatro di Totò
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  • Liminateatri
12 gen 2021

Gli sposi di David Lescot

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Gli sposi  del titolo della commedia di David Lescot sono Nicolae Ceausescu e Elena Pitrescu, ossia l’ex presidente della Repubblica Socialista di Romania in carica dal 1967 al 1989 e la moglie, la vera eminenza grigia del regime. Nel testo del drammaturgo francese – anche qualificato regista e musicista legato al prestigioso Théâtre de la Ville – i due personaggi assumono i nomi generici di LUI e di LEI e animano una sequenza di ventotto dialoghi che seguono il percorso storico della...

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  • Gli sposi
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  • Il Cristallo
04 gen 2021

Una vita per il teatro del critico De Monticelli. Testimoniò l’evolversi dell’attore: dall’istrionismo all’avvento del regista

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

La ristampa di un libro come L’Attore , di Roberto De Monticelli (1919-1987), da parte di Cue Press, è uno stimolo, molto allettante, per ritornare a parlare di una figura controversa, ma necessaria, per fare teatro. Il libro uscì nel 1988, con prefazione di Odoardo Bertani, presso Garzanti. O oggi esce, aggiornato, con l’introduzione del figlio Guido, attore e regista, che ripercorre le tappe di chi concepì la critica, non solo come una professione, ma come una missione, iniziata negli...

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  • L’attore
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  • Lo Spettacoliere
01 gen 2020

Robert Musil, l’ingegnere del teatro

Fabrizio Sebastian Caleffi, «Hystrio», gennaio-marzo 2021.

Della Kakania fa parte la Padania e Musil è dunque conterraneo di Gadda: due ingegneri con più genio che ingegno, per loro e nostra fortuna. Quand’ero regista pischello all’esordio, dopo aver debuttato come autore precoce, avevo già in mente di mettere in scena  Vinzenz e l’amica degli uomini importanti . L’eroticissima  Escort per uomini importanti , come intendo titolare la mia versione in progress della farsa in tre atti, rappresentata per la prima volta a Berlino nel...

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  • Teatro
28 dic 2020

C’era una volta il dramma. Poi si frantumò in un ‘pastiche’ fatto di tutte le arti possibili e con testi reinventati in scena

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere»

Negli anni Sessanta, in molti ci siamo formati su una serie di testi saggistici, diventati veri e propri punti di riferimento per integrare la nostra formazione di stampo storicistico, si tratta di: Teoria del dramma moderno  di Peter Szondi (1962), Scritti teatrali  di Bertolt Brecht (1962), Morte della tragedia  di George Steiner (1965), ai quali aggiungerei, anche se pubblicato alcuni anni dopo, Introduzione al dramma  di Von Balthasar (1978), la cui visione...

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  • Lessico del dramma moderno e contemporaneo
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  • Lo Spettacoliere
27 dic 2020

Chi è di scena? Totò

Enrico Fiore, «Corriere del Mezzogiorno».

Antonio De Curtis, in un immaginario dialogo con la maschera Totò, le fa dire: «‘Vedrai che il pubblico alla fine ci vorrà bene, perché gli faremo patire un sacco di piacere’. Disse proprio il verbo patire, quel buffone, ignorantissimo di filosofia come tutte le maschere, ma armatissimo di esperienze preziose, cioè a dire ricco di guai, di beffe subite, di appetito arretrato, esperienze che servono alla legge del contrasto comico. In fondo senza la miseria e le disgrazie non esisterebbe...

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  • Il teatro di Totò
23 dic 2020

Simona Scattina, Titina De Filippo. L'artefice magica

Antonia Liberto, «Drammaturgia»

Figlia d’arte e sorella maggiore di Eduardo e Peppino, Titina De Filippo (1898-1963) è stata una delle grandi protagoniste del Novecento teatrale italiano e, in particolare, della fase iniziale del secolo, cruciale per la definizione di una nuova figura attoriale in bilico tra il perdurare della tradizione ottocentesca e il lento affermarsi della novità registica. Il volume che Simona Scattina le dedica, recentemente edito da Cue Press, ne delinea un vivido...

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  • Titina De Filippo
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  • Drammaturgia
20 dic 2020

Il teatro di carta: da Totò a Ronconi a Peter Brook, i libri che raccontano i grandi del palcoscenico

Rodolfo di Giammarco, «La Repubblica».

C’è un teatro che si rappresenta a qualunque ora, che acquista la parola tra le mura di casa, che dà libero ingresso ai suoi testi nelle librerie, e che permette di regalare cultura in questi giorni di festa. E’ il teatro di carta, fatto di volumi da sfogliare, e di voci da immaginare leggendo una trama di battute con storie, retroscena e lezioni umane e artistiche che le case editrici hanno convertito in spettacoli scritti o in spettacolari biografie. Per il libero accesso a un intreccio, a...

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  • Titina De Filippo
  • Il teatro di Totò
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  • La Repubblica
20 dic 2020

Aspettare Godot come vuole Beckett i suoi “Quaderni” rivivono a Imola

Brunella Torresin, «La Repubblica».

Nata alla fine del 2012 per iniziativa di Mattia Visani, attore, critico e ultimo autore della Ubulibri di Franco Quadri, la Cue Press è una casa editrice digital first , che ha fatto cioè dell’innovazione digitale il suo punto di forza, interamente dedicata alle arti dello spettacolo: cinema, teatro, danza, performance. Ha sede a Imola, è stata ricoperta di premi, pubblica libri digitali ed ebook, e libri in forma cartacea on demand. Il catalogo è ormai molto ampio, quasi duecento...

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  • Quaderni di regia e testi riveduti — Aspettando Godot
17 dic 2020

In tournée tra gli scaffali

Sara Chiappori, «Tutto Milano».

Certo, a teatro bisognerebbe prima di tutto andarci. Non si può, lo sappiamo, ma prima di morire di streaming potremmo per esempio tornare a leggerlo. E magari regalarlo a Natale in forma di libro. Fin troppo facile pensare a Shakespeare, che andrebbe compulsato dalla prima tragedia all'ultima commedia. Bisognerebbe finire ogni sera e aprire ogni mattina in sua compagnia, come suggerisce Nadia Fusini in Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni in Shakespeare ...

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  • Realismo globale
14 dic 2020

Moderne estetiche neobarocche. E la scena, un non luogo senza tempo e senza testo, diventa un laboratorio digitale

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Esiste, ormai un canone, per il nuovo teatro, che non appartiene soltanto al teatro performativo, ma anche al teatro di tradizione, ed è basato sul diverso rapporto che si è venuto a instaurare con lo spazio scenico, con gli strumenti tecnologici, impensabili fino a un ventennio fa, con gli stimoli sensoriali che ne sono succeduti, con l’invenzione di scenografie che non si limitano a descrivere, ma ad esprimere, con le video proiezioni e con gli apparati sonori. Questo canone ha...

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  • The Global City
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  • Lo Spettacoliere
07 dic 2020

Da Socrate a Freud per scoprire il rapporto tra finzione e verità. E pensare che in due parole già disse tutto Eduardo

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Abbiamo conosciuto, recentemente, Sergio Blanco, lo scrittore franco-uruguaiano, grazie al Festival Vie, organizzato a Modena da ERT, Emilia Romagna Teatri, dove è stato rappresentato Il bramino di Dusseldorf , e al Festival LAC, diretto da Carmelo Rifici, dove è andato in scena Memento mori . L’editore Cue Press ha pubblicato, non solo tre testi del suo Teatro : Tebas Land , L’ira di Narciso , Il bramino di Dusseldorf , ma anche un testo teorico, Autofinzione , in cui l’autore...

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  • Autofinzione
  • Teatro
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  • Lo Spettacoliere
30 nov 2020

Tu es libre di Francesca Garolla

Maria Dolores Pesce, «Dramma».

Leggere un testo e vedere uno spettacolo sono modi diversi, talora molto diversi, di rendersi conto intimamente della realtà che ci circonda, ci penetra e spesso si nasconde nella nostra memoria trasformandosi a volte anche in falsa conoscienza, di rendercene conto dunque per poterlo smascherare questo esserci che siamo, consapevolmente e inconsapevolmente. Qualche volta però, raramente, sono modi diversi ma sovrapposti e quasi combaciano, come in questo caso ove il testo sembra portare...

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  • Tu es libre
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  • Dramma
25 nov 2020

Teatro

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Riflettendo sulla composizione delle novelle e del dramma  I fanatici , Robert Musil ne rivelò il principio narrativo: «l’ho chiamato quello dei ‘passi motivati’. Non far accadere nulla (oppure: Non far nulla) che sia interiormente di valore. Ciò significa anche: Non far niente di casuale, niente di meccanico». Questo assunto, che mette i discussione il dominio della casualità fondando una visione antimetafisica del mondo, attraversa i tre testi pubblicati in questo prezioso volume...

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  • Teatro
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  • Il Cristallo
23 nov 2020

Alla ricerca d’un Dio perduto. Ma nell’arte (e nel teatro, nelle forme invisibili del misticismo) Egli potrà ancora rivelarsi

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

In Italia, per molto tempo, la letteratura nordica ha avuto, come punti di riferimento, Ibsen e Strindberg, soltanto verso la fine del 1900 ha scoperto autori come Lars Noren, svedese, classe 1944,  o come Jon Fosse, norvegese, classe 1959, un po’ snobbati, a dire il vero, dalle grandi case editrici e dai Teatri Stabili, anche se, abbastanza recentemente, lo Stabile di Torino ha prodotto Sogno d’autunno , visto anche a Milano, al Franco Parenti, con la regia di Valerio Binasco,...

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  • Saggi gnostici
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  • Lo Spettacoliere
22 nov 2020

Le qualità nascoste dell’ingegner Musil

Mauro Covacich, «Il Corriere della Sera».

Nella favolosa galleria di campioni che ci regala Elias Canetti nel  Gioco degli occhi , a proposito di Robert Musil si legge: «Era sempre in armi, pronto alla difesa e all’attacco». Nel primo dopoguerra quello che diventerà l’autore de  L’uomo senza qualità  trasforma la sua postura di ex militare in una specie di corazza mentale, una disciplina interiore che lo induce ad affrontare la vita, anche nei momenti più difficili, «come un greco antico». Di formazione...

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  • Teatro
21 nov 2020

Teatro da leggere

Anna Bandettini, «La Repubblica».

Sarà anche una nicchia (il 3,3% dei libri per adulti pubblicati in Italia), ma l’editoria teatrale di questi ultimi anni non ha subito né tracolli, né soste, è rimasta attiva e ci ricorda che il teatro non è solo il palcoscenico (ahinoi chiuso ora per misure antiCovid) ma anche la bellezza di commedie, drammi, biografie di artisti, avventure sperimentali di pionieri... Storie, non solo breviari per i fedeli del genere. Restiamo alla drammaturgia – i testi cioè che poi si mettono in...

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  • Teatro
17 nov 2020

Robert Musil, Teatro

Antonia Liberto, «Drammaturgia».

La casa editrice imolese CUE Press, che ha fatto delle edizioni e riedizioni teatrali la sua cifra distintiva, dedica questa sua nuova pubblicazione alla produzione drammaturgica dell’austriaco Robert Musil (1880-1942), uno degli autori di lingua tedesca più importanti del Novecento. Noto al grande pubblico soprattutto per i romanzi  I turbamenti del giovane Törless  (1906) e  L’uomo senza qualità  (al quale si dedicò dal 1898 fino alla morte e che rimase...

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  • Drammaturgia
15 nov 2020

La Storia vissuta da Totò

Goffredo Fofi, «Il Sole 24 Ore».

Appartengo alla schiera oggi molto ristretta di chi è cresciuto nell’Italia della ricostruzione e, di famiglia illetterata, si è nutrito del cinema più popolare del tempo, soprattutto italiano, e ha potuto vedere, ascoltare, leggere i prodotti di una cultura popolare che era allora vitalissima. Come i  Copioni da quattro soldi  raccolti a suo tempo dal bravissimo Vito Pandolfi, o l’altra bella rassegna stabilita da Roberto Leydi in  La piazza , due libri oggi introvabili anche...

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  • Copioni da quattro soldi
09 nov 2020

Autofinzione e Teatro, l’opera di Sergio Blanco edita da Cue Press

Lucrezia Ercolani, «Theatron 2.0».

Sergio Blanco è un drammaturgo franco-uruguaiano di poco meno di cinquant’anni. I suoi testi sono stati presentati in diverse parti del mondo, Italia compresa, dove la compagnia Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi si è aggiudicata il Premio Ubu speciale per l’allestimento di alcune opere straniere, tra cui il suo  Tebas Land . Della diffusione italiana dell’opera di Blanco fa parte la proposta editoriale di Cue Press di cui ci occuperemo in questo...

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  • Autofinzione
  • Teatro
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  • Theatron 2.0
31 ott 2020

Introduzione allo studio del teatro francese

Sofia Tincani, «Francofonia», n. 79.

Con quest’opera, che si inserisce nella collana ‘I teatri nazionali’ della casa editrice CUE Press, Gianni Poli intende fornire a un pubblico il più eterogeneo possibile un canale di accesso al teatro francese dal Medioevo al 1887. Ottimo strumento per chi sceglie di avvicinarsi al tema per la prima volta – l’autore si premura in ogni sua parte di introdurre i fatti partendo dalle basi, non dando nulla per scontato –, il testo parte da ragionamenti semplici per approfondire gradualmente...

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  • Introduzione allo studio del teatro francese
01 ott 2020

Estremo e post-moderno: il teatro di Vyrypaev

Diego Vincenti, «Hystrio», ottobre-dicembre 2020.

Libro che nasce da un innamoramento. Quello di Teodoro Bonci del Bene per il teatro (e la scrittura) di Ivan Vyrypaev. Tanto da portarlo di peso in Italia, tradurlo di suo pugno e porlo al centro di un ampio progetto artistico e divulgativo accolto dall’Arboreto di Mondaino. Un cantiere. Dedicato a questo autore idolatrato in patria e seguito con interesse in Francia, Polonia, Germania. Non solo per la sua attività teatrale, visto che l’elenco di opere cinematografiche è generoso e comprende...

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  • Teatro
01 ott 2020

Pane e palcoscenico, Vachtangov il Maestro

Diego Vincenti, «Hystrio», ottobre-dicembre 2020.

A leggere vien voglia di fare teatro. Di capirlo, di lasciarsene irrimediabilmente sedurre. Come ogni anno succede a migliaia di studenti alle prese con l’arte e il pensiero di Vachtangov. Per alcuni è stato il perfezionatore del metodo di Stanislavskij. Per altri l’anello di congiunzione fra la bellezza formale e le rigidità teoriche del naturalismo psicologico. Ma prima di ogni altra cosa, nelle sue parole emerge forte (fortissima) la passione instancabile per il teatro. Un amore non...

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  • Il sistema e l’eccezione
01 ott 2020

Marco Paolini tra media e pubblico

Ilaria Angelone, «Hystrio», ottobre-dicembre 2020.

Marco Paolini, attore-autore-narratore dalla forte personalità di intellettuale-testimone, è qui oggetto di una riflessione quantomai necessaria oggi che si discute delle relazioni pericolose tra teatro ‘dal vivo’ e ‘in video’. Punto di partenza è il progetto che Paolini realizza, tra il 2000 e il 2003 dedicato alla strage di Ustica, tornandoci più volte, con il  Canto , con il  Racconto , in teatro, in video... Non è la prima volta che Paolini racconta fatti della storia...

01 ott 2020

Pirandello e i Giganti, un mistero da svelare

Pierfrancesco Giannangeli, «Hystrio», ottobre-dicembre 2020.

La grandezza del teatro di Luigi Pirandello si misura attraverso la capacità dei testi di saperci parlare e interrogare ancora oggi. Quella dell’autore è una riflessione, per larga parte ancora insuperata, sull’uomo, sulle sue contraddizioni, sui suoi tormenti, sul suo posto nel mondo come unità facente parte di un tutto con cui si relaziona (proprio all’interno del concetto di relazione si innesca la miccia che fa esplodere il dramma). In alcuni casi, poi, tali forme di interrogazione sul...

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  • Fantasmi contro giganti
14 set 2020

Il divismo. Merce di origine capitalista, forma economica utile a produrre affari, come qualsiasi prodotto commerciale

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Chi ha studiato storia del cinema, si è formato sui libri di Georges Sadoul, Pietro Bianchi, Guido Aristarco, Carlo Lodovico Ragghianti, Luigi Chiarini, Edgar Morin. Da una simile essenziale bibliografia, si intuisce come, allora, i film venissero analizzati alla stregua di un’opera d’arte. Ci sono stati altri che li hanno esaminati dal punto di vista sociologico, come Francesco Casetti, chi dal punto di vista del linguaggio, come Jean Mitry, chi dal punto di vista politico, come Roland...

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  • Hollywood Stardom
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  • Lo Spettacoliere
17 ago 2020

Tanti narratori, tanti neorealisti. Forse solo per il cinema – da De Sica a Blasetti, a Rossellini – il neorealismo fu univoco

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere». 

Il volume che Claudio Milanini ha dedicato al Neorealismo , edito da Cue Press, ha un doppio valore, quello di una ricognizione storica e quello di una serie di interventi, in forma di articoli, di conferenze, di saggi che sono la testimonianza delle poetiche e delle polemiche che esplosero durante il periodo che dagli anni Quaranta arriva agli anni Sessanta, durante il quale, si cercò di indagare una nuova realtà sociale attraverso il cinema, la pittura, la narrativa, utilizzando la...

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  • Neorealismo
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  • Lo Spettacoliere
14 ago 2020

Teatro

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

La caratteristica principale della drammaturgia spiazzante di Sergio Blanco, commediografo e regista teatrale franco-uruguaiano, è esposta dall’attore cui compete il ruolo del Figlio nella commedia  Il bramito di Düsseldorf : è «l’incrocio delle narrazioni reali e delle narrazioni di fantasia» che si concretizza «nell’autofinzione», regolata da un «patto con la menzogna» e ne «il lato oscuro dell’autobiografia» fondata invece «su un patto di verità». Di fatto la figura di Blanco...

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  • Il Cristallo
10 ago 2020

Ecco infine il ‘metodo’ Mejerchol’d: lavorare, studiare e faticare. E la ‘biomeccanica’, la distanza critica dal testo

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

 La prima edizione degli scritti teatrali di V. Mejerchol’d uscì da Feltrinelli nel 1977, benché Editori Riuniti, nel 1962, avesse pubblicato, a cura di Giovanni Cirino, La rivoluzione teatrale  che conteneva una parte dei suoi scritti. Per i registi degli anni Settanta fu una specie di shock, nel senso che trovarono in lui un modello diverso da quello brechtiano, appannaggio del Piccolo e di Strehler. Ad appropriarsi della lezione del regista russo, fu, in particolare, il...

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  • L’ottobre teatrale
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  • Lo Spettacoliere
01 ago 2020

Un diario in versi

Paolo Spirito, «via Po».

«Apro la finestra e ho gli occhi pieni d’Arno oliva oliva come i tram d’una volta la mia Firenze della fine di marzo giù da San Miniato agli specchi di Santa Trinità trionfante e sobria come una campanella francescana il camioncino delle verdure scende ai mercati e tesse un’aria serica – liscia – coi fari accesi di prima mattina. È giorno. Non si odono voci nel crepitio della pescaia». È una delle struggenti poesie di Giorgio Albertazzi straordinario interprete e intellettuale che ci...

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  • Poesie e pensieri
30 lug 2020

Attilio Scarpellini presenta un libro di Goffredo Fofi

Qui si comincia, Rai 3 Radio.

Il libro del giorno è  Cinema e teatro del Fronte Popolare di Goffredo Fofi. Il Fronte Popolare francese degli anni Trenta non è stato soltanto il tentativo di costituire una coalizione politica socialista come alternativa all'egemonia del capitale, ha rappresentato anche un inesauribile laboratorio culturale. Lungo le pagine del volume, Fofi rievoca con ironia, ma anche filologia storica, le tensioni e i sogni di quel breve ma intenso periodo. Al centro la vivace...

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  • Cinema e teatro del Fronte Popolare
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  • Qui comincia
09 lug 2020

Ombre, il primo Cassavetes

Mattia Visani è ospite della trasmissione Hollywood Party, su Rai Radio 3.

Questa sera puntata dedicata ad Ombre (1959), il primo film girato da John Cassavetes, un autentico manifesto di improvvisazione: girato con uno stile che diventerà il tratto caratteristico del regista statunitense, è la storia di tre fratelli afroamericani nella New York di fine anni Cinquanta, quando la lotta per i diritti civili è ancora di là da venire e la Beat generation incanta bianchi e neri in una società condannata al meticciato. Ascolteremo con Stefano Zenni alcune sequenze...

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  • Hollywood Party
06 lug 2020

Elogio del disordine

Benedetta Colasanti , «Drammaturgia».

La recente riedizione Cue Press di  Elogio del disordine , raccolta di testi autografi di Louis Jouvet, si fregia della  Prefazione  di Stefano De Matteis in cui si ricostruisce il percorso artistico dell’attore francese: dalla formazione con Léon Noël e Jacques Copeau, all’esperienza nel mélo e nelle stagioni newyorkesi presso il Garrick Theatre, fino alla carica di direttore tecnico dei teatri degli Champs-Elysées (1922) dove continuerà a...

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  • Elogio del disordine
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  • Drammaturgia.it
01 lug 2020

Un disordine incarnato, il teatro secondo Jouvet

Laura Bevione, «Hystrio», luglio-settembre 2020.

«Il teatro è disordine incarnato»: è a partire da questa felice constatazione che Louis Jouvet muove le proprie osservazioni e i propri pensieri sull’arte teatrale, cui egli si approcciò per esperienza diretta, come attore e regista, e non soltanto quale studioso. Riflessioni articolate e complesse che sono ora finalmente tradotte, da Brunella Torresin, e pubblicate, con la cura di Stefano De Matteis, anche autore di un’approfondita introduzione. Sulla scia del  Paradosso dell’attore...

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  • Elogio del disordine
01 lug 2020

Il teatro francese, uno studio storico-critico

Giuseppe Liotta, «Hystrio», luglio-settembre 2020.

Agguerrito studioso di teatro francese e traduttore di saggi e testi, nonché critico teatrale, drammaturgo di pièces divertenti e insolite, Gianni Poli, con questo impressionante, complesso e problematico volume, compone una laboriosa e accurata storia dei ‘fatti teatrali’ che hanno contribuito a costruire un plausibile ritratto, peculiare e scientifico, del teatro in Francia dalle origini medievali al 1887. Uno sguardo che tiene insieme, in una comune idea di teatro, manifestazioni...

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  • Introduzione allo studio del teatro francese
29 giu 2020

Dal teatro no al sumo al wrestling Tutto è performance

Rodolfo di Giammarco, «La Repubblica».

A ciò che noi oggi chiamiamo teatro, gli uomini, in un’epoca diversa, davano un altro nome. Le rappresentazioni di Eschilo, Sofocle e Euripide erano rituali. Poi Aristotele codificò un’estetica del teatro. S’affermarono i ‘comportamenti recuperati’, l’arte simile alla vita. Finché adesso azzardiamo che ogni azione è una performance: anche se, a seconda dei contesti culturali e delle pratiche sociali, c’è distinzione tra quotidianità e intrattenimento. Ad aiutarci ad approfondire e a...

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  • Introduzione ai Performance Studies
26 giu 2020

Poesie per ricordare Albertazzi

Titti Giuliani Foti, «La Nazione».

«Apro la finestra e ho gli occhi pieni d’Arno oliva oliva come i tram d’una volta\la mia Firenze della fine di marzo giù da San Miniato agli specchi di Santa Trinità trionfante e sobria come una campanella francescana il camioncino delle verdure scende ai mercati e tesse un’aria serica – liscia –coi fari accesi di prima mattina.\È giorno. Non si odono voci\nel crepitio della pescaia». E’ una delle struggenti poesie di Giorgio Albertazzi straordinario interprete e intellettuale che ci ha...

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  • Poesie e pensieri
24 giu 2020

Berlino. Tra passato e futuro

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Assumendo a paradigma la programmazione della Volksbühne, il teatro per antonomasia della Ddr assieme al Berliner Ensemble, Sotera Fornaro scrive: «sembra che si voglia neutralizzare l’aspetto politico» anche per soffocare la possibile «nostalgia dell’Est» e, di riflesso, dare maggiore importanza alla Schaubühne, il teatro simbolo della Berlino occidentale. Questo depotenziamento identitario, via via progredito dopo il crollo del Muro, oltre ad essere un progetto politico nei riguardi del...

vedi anche:
  • Berlino
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  • Il Cristallo
22 giu 2020

Schegge di poesia di un Albertazzi autobiografico

Rodolfo di Giammarco, «La Repubblica». 

L’ultimo, inatteso, appassionato, insospettabilmente delicato, e pentito, e struggente spettacolo di Giorgio Albertazzi, è in un libro, Poesie e pensieri , pubblicato da Cue Press, co-curato con impagabile sentimento alla moglie Pia Tolomei di Lippa, da Mariangela D’Abbraccio già partner e compagna, e da Eugenio Murrali. Ha senso di memoria storica e discreta, la prefazione di Walter Veltroni, dove si dà anche lustro ai versi umani dedicati all’attore Antonio Crast. Ma a sollecitarvi, a...

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  • Poesie e pensieri
10 giu 2020

Vedere o non vedere

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Per capire a fondo la forza creativa dei tre testi antologizzati in  Vedere o non vedere  è consigliabile leggere attentamente quanto gli autori, Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, dichiarano a Gerardo Guccini in apertura di volume. Spiega l’attore e performer: «i tre lavori mostrano un filo rosso, un percorso che porta allo smascheramento, allo svelamento, a parlare sempre di più in prima persona. […] Gli episodi si possono leggere separatamente, ma anche seguire come segni...

vedi anche:
  • Vedere o non vedere
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  • Centro culturale dell'Alto Adige
01 giu 2020

Alberto Sordi

Stefano Rizzo , «Nocturno».

Cue Press, diretta da Mattia Visani, è la prima casa editrice digitale (ma anche con edizioni cartacee) dedicata allo spettacolo e dal 2012 è votata al teatro con numerose ed interessanti pubblicazioni che coprono molte delle lacune della nostra editoria. Si può dire che la Cue Press abbia preso sulle sue spalle l’eredità di Ubulibri, indimenticata casa editrice diretta da Franco Quadri. Nel suo catalogo però è molto presente anche il cinema con alcune pubblicazioni inedite e riproposte. Tra...

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  • Alberto Sordi
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  • Nocturno
31 mag 2020

La verità, vi prego, su Mejerchol’d

Andrea Porcheddu, «L’Espresso».

Il 25 ottobre 1917 la corazzata Aurora entra nella Neva e si ancora a fianco della cattedrale di Pietro e Paolo. Alle 21,45, un colpo di cannone dà il segnale della rivoluzione. In quel clima, tra i primi provvedimenti di Lenin, arriva la nomina a commissario per l’istruzione di Anatolij Lunacarskij che convoca subito nella sede del governo rivoluzionario «tutti i rappresentanti delle varie arti disposti a collaborare» con i bolscevichi. Si presentano in cinque: i poeti Alexander Blok e...

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  • L’ottobre teatrale
20 mag 2020

Impulsiva nevrotica mutevole. La sfuggente Hedda Gabler di Ibsen. Metafora d’un mondo di vite sciupate, senza amore

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Sono tante ‘le figlie’ di Ibsen, ciascuna con un proprio carattere ben definito, conseguenza di storie passate e presenti. Non credo, però, che egli abbia espresso delle preferenze, benché le abbia dimostrate per Hedda, forse perché la più sfuggente e con caratteristiche più indeterminate rispetto alle altre. Anzi, è proprio l’indeterminatezza a farne un personaggio complesso. Paolo Puppa, autore del saggio La figlia di Ibsen – Lettura di Hedda Gabler , edito da Cue Press, cita...

vedi anche:
  • La figlia di Ibsen
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  • Lo Spettacoliere
18 mag 2020

Tempo di festival istruzioni per l’uso (e una evoluzione)

Rodolfo di Giammarco, «La Repubblica».

Ora che la scena italiana dello spettacolo dal vivo si rimette in moto dal 15 giugno, ci sarà una veloce rimodulazione degli appuntamenti estivi, delle manifestazioni legate spesso più al territorio che alle strutture canoniche del teatro, e allora c’è un volume sulla rimeditata identità degli eventi culturali performativi, uno strumento di consultazione, di riflessione, di confronto in materia di dinamiche organizzative e creative. Questo manuale s’intitola La funzione culturale dei...

vedi anche:
  • La funzione culturale del festival
16 mag 2020

Vincenzo Blasi, Teatri greco-romani in Italia

Francesco Puccio, «Classico Contemporaneo».

Colpisce subito, di questo poderoso, dettagliato e accurato volume sui teatri antichi greco-romani in Italia, la dedica che l’autore rivolge all’archeologo siriano Khaled al-Asaad, ucciso dai miliziani jihadisti nel 2015, in quanto si era rifiutato di rivelare dove fossero nascosti i tesori di Palmira. Uno studioso coraggioso e consapevole del patrimonio di cui simbolicamente si era posto a presidio, la cui decapitazione ha segnato uno dei momenti più bui della violenza terroristica che ha...

vedi anche:
  • Teatri greco-romani in Italia
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  • ClassicoContemporaneo.eu
15 mag 2020

Lettere di August Strindberg

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Ha il ritmo narrativo di uno splendido romanzo epistolare questo volume curato da Franco Perrelli, illustre studioso di teatro scandinavo, che impagina le  Lettere di August Strindberg seguendo un assemblaggio finalizzato a intrecciare la corrispondenza epistolare con la vita e il percorso creativo dello scrittore. È lo stesso drammaturgo e romanziere svedese a suggerire questo procedimento: il suo contatto la letteratura avviene infatti attraverso la stesura di lettere che lo...

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  • Lettere
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  • Centro di cultura dell'Alto Adige
13 mag 2020

Giuseppe Verdi a Napoli

Francesco Bracci, «Verdiperspektiven».

La figura di Giuseppe Verdi è stata in diverse occasioni oggetto di lavori teatrali. Un certo successo lo ottenne negli anni Ottanta After Aida di Julian Mitchell, che metteva in scena la tortuosa genesi di Otello e i rapporti fra Verdi e Boito. In tempi più vicini e venendo all’Italia, nel 2013 è andato in scena alla Terme di Caracalla a Roma Un bacio sul cuore, le donne nella vita e nella musica di Verdi , con Michele Placido e Isabella Ferrari. Lo spettacolo seguiva abbastanza...

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  • Giuseppe Verdi a Napoli
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  • Verdiperspektiven
10 mag 2020

Riflessioni sull'essere attore. Un atto d'amore per il teatro

Diego Vincenti, «Il Giorno».

«Dopo trent’anni di pratica, il teatro mi appare ancora come un mistero. So soltanto che ci sono due modi per fare o considerare il teatro: alla superficie o il profondità, o meglio in altezza, voglio dire proiettato nella verticale dell’infinito». Scriveva così Louis Jouvet nel 1943 da Medellín. Ennesima tappa di un giro sudamericano, intrapreso per sfuggire all’occupazione nazista. E proprio il concetto di mistero affiancato alla grammatica teatrale, è uno dei temi che torna con...

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  • Elogio del disordine
09 mag 2020

Moro a teatro

Ludovico Cantisani, «Minima & Moralia».

Martire. Eroe. Vittima. Devoto. Corpo. Cadavere. Voce. Servo dello Stato. Statista. A partire dal momento della sua violenta morte – se non da prima – la figura di Aldo Moro è stata scomposta e reinterpretata in molte e diverse declinazioni; la maggior parte di esse rispettava quel carico di compassione e indulgenza che, per tacito accordo, si deve a un morto, fino a sfociare, in molti casi, a una certa idealizzazione. Moro a teatro, Moro al cinema, Moro in TV, Moro nei reportage, Moro nella...

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  • Aldo Morto
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  • Minima & Moralia
03 mag 2020

Indagine sul Verga ‘fiorentino’ quando Verga sceglie la solitudine

Andrea Bisicchia, «Libertà Sicilia».

Quando, nel 1972, uscì il saggio di Siro Ferrone Il teatro di Verga , oggi riproposto dalle Edizioni Cue Press, la bilbiografia verghiana vantava i nomi di Sapegno, Momigliano, Flora, Russo, tutti attenti a esplorare le Opere narrative. L’operazione di Ferrone si rivelò innovativa, non solo perché il Teatro di Verga divenne oggetto di una monografia, ma perché esso fu indagato alla luce di quanto accadeva sulla scena italiana dopo l’unità d’Italia precisamente dopo il...

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  • Il teatro di Verga
01 mag 2020

Daria Deflorian insieme a Claudio Morganti

Persone, Radio India, trasmissione a cura di Daria De Florian.

Nella rubrica a curata da Daria De Florian, è ospite Claudio Morganti. Insieme alla conduttrice, Morganti dialoga sui temi delle sue pubblicazioni La grazia non pensa  (Cue Press, 2018) e Il serissimo metodo Morg’Hantieff  (Edizioni dell’asino, 2011).

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  • La grazia non pensa
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  • Radio India
01 mag 2020

Neorealismo

A. B., «Rivista del cinematografo», maggio 2020.

Dopo quarant’anni, torna nelle librerie il volume che ha raccolto gli interventi più significativi sul complesso dibattito intellettuale sorto intorno alla parabola (storica, cinematografica, esistenziale e sociale) del Neorealismo italiano, pubblicati nell’arco di un trentennio da scrittori e artisti del calibro di Alvaro, Bernari, Brancati, Cassola, Calvino, De Santis, De Sica, Fellini, Gadda, Gallo, Guttuso, Jovine, Levi, Lizzani, Moravia, Pavese, Pasolini, Pintor, Pratolini, Rossellini,...

vedi anche:
  • Neorealismo
27 apr 2020

Milano come Berlino? Una singolare comparazione. Non solo Deutsches Theater e Piccolo. Ma Stabili, Off & Co

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Sotera Fornaro è una studiosa di Letteratura greca e Letteratura comparata, all’Università di Sassari, ma con notevole esperienza all’interno di Università tedesche come Friburgo e Luneburg. Ha frequentato i teatri berlinesi, tanto da dedicare loro un volume: Berlino tra passato e futuro , edizioni Cue Press, ormai la sola casa editrice che pubblica libri di teatro e dello spettacolo. Non si tratta di una guida, bensì di un racconto di quanto è avvenuto, avviene e avverrà nei teatri di...

vedi anche:
  • Berlino
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  • Lo Spettacoliere
27 apr 2020

L'Ottocento a teatro tra commedie borghesi e drammi veristi

Lorena Vallieri, «Drammaturgia».

Grazie alla casa editrice imolese CUE press sono nuovamente disponibili in formato cartaceo e digitale alcuni dei primi contributi di Siro Ferrone dedicati al teatro dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento: Il teatro di Verga (1972), Commedie e drammi borghesi (1979) e gli atti dei convegni Teatro dell'Italia unita (1980). Pagine pioneristiche, scritte in anni in cui la Storia dello spettacolo stava muovendo i suoi primi passi come disciplina autonoma, ma in cui già si trova...

vedi anche:
  • Commedie e drammi borghesi
  • Il teatro di Verga
  • Teatro dell’Italia unita
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  • Drammaturgia.it
27 apr 2020

Cultura non è star sopra un albero. Mejerchol’d e il teatro dell’avvenire

Angela Forti, «Teatro e Critica».

Siamo partiti da L’ottobre teatrale 1918-1930 , con gli scritti di Vsevolod Ėmil’evič Mejerchol’d, a cura di Fausto Malvocati, edito da Cue Press per una riflessione sulla rivoluzione teatrale russa, con uno sguardo al nostro presente.  Il teatro è un’arma con la quale non si può scherzare, diceva Mejerchol’d. Un’arma pericolosa. Forse, potremmo aggiungere, innanzi tutto per sé stessi. È il 1930, siamo in Russia. Lenin è morto da sei anni, ma il sogno del socialismo...

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  • L’ottobre teatrale
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  • Teatro e Critica
22 apr 2020

«Io, che ormai sono un miliardo di miliardi di particelle che vagano, vedo tutto e di tutto posso dar conto»: in memoria di Antonio Tarantino

Alessando Carli, «Panagea».

Non poteva che uscirsene così: con un colpo di teatro. Lui, non i suoi scritti: quelli rimarranno e continueranno a vivere nella voce e nei movimenti e nelle regie di chi si abbevera alla fonte della parola, atto liturgico, nemesi lisergica che solo dopo la morte trova chi la pota e se ne prende cura. Il drammaturgo Antonio Tarantino se ne è andato. Arresto cardiaco, più o meno l’effetto che ha il lampadario che alla fine del primo atto manda gli spettatori de  The phantom of...

vedi anche:
  • Materiali per una tragedia tedesca
  • Giuseppe Verdi a Napoli
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  • Panagea
19 apr 2020

S. E. Gontarski interview 1988

Conduced by Alexander Laurence, «The portable infinite».

March 22, 1988 2:45pm. Stan Gontarski is a writer and a director of plays of many Samuel Beckett's plays including Ohio Impromptu, What Where, Company, and Happy Days . His books include Samuel Beckett's Happy Days: A Manuscript Study and The Intent of Undoing in Samuel Beckett's Dramatic Texts. He also edited the book On Beckett: Essays and Criticism . On April 12 and 13th 1988 he will take part in the 23rd Annual Comparative Literature Conference, this year's subject being the...

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  • The portable infinite
16 apr 2020

Diverse abilità, nuove vie della danza

Carmelo A. Zapparrata, «Hystrio», aprile-giugno 2020.

Navigare esplorando le innumerevoli possibilità creative del corpo danzante, senza preconcetti. È questo il motore del libro curato da Andrea Porcheddu che affronta tematiche urgenti, tra le quali il rapporto tra professionismo e disabilità, dando parola proprio agli artisti. Concepito come una pluralità di voci, l’agile volume fa propri i termini della marineria per sviluppare un viaggio innervato su dieci interviste ad altrettanti danzatori, coreografi e non solo, molti dei quali...

vedi anche:
  • Altri corpi / Nuove danze
16 apr 2020

Teatri a Berlino, la vertigine della Storia

Roberto Canziani, «Hystrio», aprile-giugno 2020.

Alle città del teatro - partendo dalla nostra Milano (a breve una riedizione) - Cue Press dedica Le Guide, una collana diretta da Andrea Porcheddu. La tappa più recente è Berlino. Sostiene l’autrice, Sotera Fornaro, che proprio qui ha trovato realizzazione, nell’ultimo decennio e «con un accentuato e inarrestabile processo di estetizzazione», la «società dello spettacolo» annunciata più di cinquant’anni fa da Guy Debord. Non si può darle torto pensando che, fra le capitali...

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  • Berlino
13 apr 2020

Così Puppa aggira I giganti della montagna. Un viaggio sbalorditivo nei meandri oscuri dell’opera pirandelliana

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere». 

Paolo Puppa è uno dei conoscitori più attenti e profondi dell’opera pirandelliana, a cui ha lavorato per oltre quarant’anni, senza tralasciare nulla, tanto che la sua metodologia esegetica ne viene persino condizionata e risulta perfettamente ciclica, nel senso che utilizza un testo base e, attorno a esso, costruisce la sua indagine. Ne è prova il volume, pubblicato da Cue Press: Fantasmi contro giganti. Scena e immaginario in Pirandello , la cui prima edizione risale al 1978, Patron...

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  • Fantasmi contro giganti
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  • Lo Spettacoliere
25 mar 2020

Milo Rau, Realismo globale

Attilio Scarpellini, Rai Radio 3.

Cos’è un autore? Cos’è il teatro mondiale? Cos’è il realismo globale? Sono alcune delle domande a cui Milo Rau prova a rispondere nelle pagine di questo volume, che raccoglie scritti d’occasione (dalle interviste ai saggi, dai discorsi ai manifesti) composti nell’arco di un decennio. Ne emerge non solo il ritratto di un autore fra i più controversi della nostra epoca, ma soprattutto una riflessione paradigmatica sulla funzione dell’arte nel mondo contemporaneo.

vedi anche:
  • Realismo globale
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  • Rai Radio 3
23 mar 2020

Instabili e vaganti, senza fissa dimora. Ma con il mondo e la natura come palcoscenico. E con il corpo come teatro

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

 Il volume Stracci della memoria , pubblicato da Cue Press, mi permette di fare alcune riflessioni sulla dimensione teatrale del terzo millennio, tipica di una generazione che ha scelto di rinunziare al testo come rappresentazione per accedere a un lavoro artistico capace di coinvolgere il corpo, da utilizzare per la realizzazione di un ‘progetto’. Non si tratta del teatro del corpo, inteso come corpo della parola, bensì del corpo del performer che sostituisce la parola con l’azione...

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  • Stracci della memoria
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  • Lo Spettacoliere
12 mar 2020

Anni incauti, ma con metodo

Silvia Napoli, «Il manifesto».

Ci sono pur sempre diverse pubblicazioni dedicate ad esperienze teatrali e ai loro protagonisti: mai abbastanza, per la verità, ma raramente è dato avere per le mani un libro polifonico come questo, un oggetto colmo di soggettività, che in qualche modo esprimono se stesse e il loro punto di vista sul circostante quasi servendosi di DOM, ovvero l’invenzione della cupola del Pilastro, come fosse una piattaforma, offerta dagli artefici della compagnia Laminarie, con quella generosità priva di...

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  • Anni incauti
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  • Il manifesto Bologna
12 mar 2020

Il Pilastro e la cupola di Dom: gli anni incauti di Laminarie

Massimo Marino, «Corriere di Bologna».

Anni incauti era il titolo dell’ultima rassegna di Laminarie ed è anche quello di un libro che doveva essere presentato in questi giorni. A cura di Bruna Gambarelli, con Febo Del Zozzo anima della compagnia bolognese, ricorda i dieci anni di attività al Pilastro in modo originale. I centri sono due: L’invenzione di Dom la cupola del Pilastro (come recita il sottotitolo), lo spazio dove in questo decennio Laminarie ha operato; la rivista Ampio raggio , editata in otto numeri, più un...

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  • Anni incauti
24 feb 2020

E, accanto ai templi, su pendii di rocce, tra cavea e tribune, sorsero i nuovi teatri. Perché il sacro convivesse col profano

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

La nascita dei primi teatri in legno e, successivamente, di pietra, coincide con la nascita della civiltà occidentale, quando verrà sovvertita la concezione tribale del rito, per dare spazio, alla nascente societas, di convivere con apparati di intrattenimento sociale, per i quali saranno necessari le codificazioni delle leggi, delle religioni e anche dei teatri, concepiti come luoghi di rappresentazione e di dibattito pubblico. A dire il vero, anche le società tribali avevano una loro...

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  • Teatri greco-romani in Italia
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  • Lo Spettacoliere
18 feb 2020

Sergio Blanco: Autofinzione e Teatro

Nicola Arrigoni, «Sipario».

«Nella scrittura dell’io trovo un’opportunità di dirmi, la possibilità di costruire il mio racconto e di andare incontro agli altri. Non smetterò mai di ripeterlo: scrivo su di me perché sono solo e ho bisogno di incontrare gli altri. Scrivo su di me nel tentativo di capire me stesso e gli altri. Scrivo su di me proiettandomi in situazioni immaginarie, ne tentativo di decifrare il mondo». È quanto scrive Sergio Blanco nel volume  Autofinzione . L’ingegneria dell’Io , volume...

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  • Autofinzione
  • Teatro
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  • Sipario
13 feb 2020

Famiglie arcobaleno prendono la scena

Francesca Saturnino, «Hystrio», gennaio-marzo 2020.

Giugno 2016. Era da poco stato approvato il decreto Cirinnà quando, nel teatro di Castrovillari, al festival Primavera dei Teatri, debuttò o, per meglio dire, deflagrò, l’anteprima nazionale di Geppetto e Geppetto , lavoro prezioso e delicatissimo di e con Tindaro Granata, Angelo Di Genio e un gruppo di attori affiatati, che racconta in maniera estremamente semplice e reale la situazione delle famiglie omogenitoriali e le loro vicissitudini. Lo spettacolo in questi anni ha riscosso grande...

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  • Familiae
29 gen 2020

Anni incauti. L’invenzione di Dom

Attilio Scarpellini, Rai Radio 3.

Antologia della rivista Ampio Raggio - esperienze d'arte e di politica, Rivista semestrale diretta da Bruna Gambarelli per la Compagnia Laminarie, la rivista del quartiere Pilastro di Bologna pubblicata per festeggiare i dieci anni di insediamento dell'iniziativa. Ampio Raggio accompagna le attività del teatro DOM la Cupola del Pilastro, gestito a Bologna dalla compagnia Laminarie (premio UBU 2012), con l’intenzione di contribuire alla sua storia e alla sua attività, focalizzata su una...

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  • Anni incauti
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  • Rai Radio 3
27 gen 2020

Vizi e difetti dell’italica mediocrità. Servilismo vigliaccheria corruzione. Cinecampionario di tipologie. Cioè Alberto Sordi

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Mentre per il centenario della morte (15 giugno 1920) è annunciata una grande mostra a Roma, a cura di Vincenzo Mollica, Alessandro Nicosia, Gloria Satta (7 marzo – 29 giugno), l’Editore Cue Press pubblica un volume di Maurizio Porro, Alberto Sordi , in edizione riveduta e ampliata: un’occasione per riflettere su come gli storici del cinema e del teatro debbano accostarsi a un ‘fenomeno’ che ha caratterizzato persino la vita sociale di un popolo. Compito degli studiosi, infatti, è...

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  • Alberto Sordi
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  • Lo Spettacoliere
06 gen 2020

La grande avventura d’un teatro minore. Amato dai Futuristi. Tra acrobati, giocolieri e chanteuses. Ecco il Café Chantant

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Chi voglia conoscere la storia del Café Chantant in Italia, dalla sua nascita agli ultimi strascichi del secondo Novecento, consiglio di leggere il libro di Rodolfo De Angelis: Café-chantant , pubblicato da Cue Press, nella Collana «I saggi del teatro», a cura di Stefano De Matteis, a cui dobbiamo anche la pubblicazione, nel 1980, per Feltrinelli, di Follie del Varietà, 1890-1970 , coadiuvato, nella curatela, da Martina Lombardi e Marilea Somaré, che costituisce una specie di arricchimento...

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  • Café-chantant
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  • Lo Spettacoliere
02 gen 2020

Teatro

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Dice Jordi: «…ho paura», risponde Anna «…siamo tutti spaventati» (p. 41). Queste battute poste a chiusura de Il principio di Archimede (2012) costituiscono il sottile filo conduttore che attraversa il Teatro del catalano Josep Maria Mirò raccolto in questo prezioso e importante volume di Cue Press. I due personaggi, rispettivamente un giovane estroverso istruttore di nuoto e la severa direttrice, affiancati dal riservato e composto Hector, agiscono nello spogliatoio degli istruttori...

vedi anche:
  • Teatro
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  • Il Cristallo
16 dic 2019

Io, l'altro. Il teatro di Sergio Blanco

Alessandro Iachino, «Teatro e Critica».

Un Quinta di copertina per introdurre due volumi editi da Cue Press, entrambi riguardano il drammaturgo franco-uruguaiano Sergio Blanco. Io. Soltanto la prima persona singolare, il soggetto che agisce o subisce, il cartesiano ego cogitante: solo l’io, nient’altro. Un territorio che trova il proprio confine – concreto, e ciò nonostante apparente – nel corpo, e che tuttavia sembra in costante e altalenante metamorfosi tettonica: ora in grado di accogliere e conquistare sconfinate porzioni...

vedi anche:
  • Autofinzione
  • Teatro
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  • Teatro e Critica
23 nov 2019

Premio Fiesole 2019

Premio speciale Fiesole a Cue Press. Ecco le motivazioni della giuria: Una casa editrice che ha solo sette anni di vita ma che sta riuscendo in un compito che sembrava impossibile: rilanciare l’editoria teatrale (Mattia Visani, anima e fondatore, proviene dall’esperienza di Ubu Libri), non senza significative incursioni in campo cinematografico, con la pubblicazione a ritmo serrato di un ampio ventaglio di titoli. Guardando contemporaneamente – per quanto riguarda il teatro – ai...

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  • Premi
20 nov 2019

Kultura to przedsiębiorczość [La cultura è imprenditorialità]

Intervista a Mattia Visani, a cura di Katarzyna Woźniak, «Performer», Grotowski Institute, 18-2019.

Pamiętam, że kiedyś w rozmowie z włoską agentką wydawniczą, specjalizującą się w książkach o tematyce teatralnej, usłyszałam, że nigdy nie straciła pieniędzy zainwestowanych w publikację książki, a nawet udawało się jej na niej zarobić. W Polsce wydaje się to nieprawdopodobne. Jak wygląda włoski rynek? Czy książki teatralne sprzedają się jak świeże bułeczki? Na działalności kulturalnej łatwiej pieniądze stracić niż zarobić. Przynajmniej we Włoszech. Jeśli chodzi o książki teatralne,...

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  • Grotowski.net
10 nov 2019

Turbare l’anima dello spettatore davanti alla violenza, per renderlo complice e aiutarlo così a smascherare la realtà

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Realismo globale  di Milo Rau, Editore Cue Press, è un libro necessario per meglio conoscere il regista, che, in questo ultimo decennio, ha fatto parlare di sé e del suo teatro d’impegno sociale, politico, anche se non proprio ideologico. Sfruttando certi eventi drammatici, diventati iconici, ha potuto portare in scena il mondo globalizzato, in particolare quello dei vinti, ricorrendo a un realismo che non ha nulla a che fare con quello di matrice naturalista, perché la realtà che a...

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  • Realismo globale
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  • lo Spettacoliere
07 nov 2019

Viaggio nel corpo. La commedia erotica nel cinema italiano

«Stroncature».

Questo libro ha l’indubbio merito di riportare all’attenzione del lettore un testo sepolto, indisponibile anche per un ostinato bibliofilo. Però sarebbe meglio leggerlo cominciando dalla fine. Vediamo di spiegare perché. Che mondo è quello della commedia erotica italiana? È un mondo che visto con gli occhi di chi lo descrive alla fine degli anni settanta ha già il sapore della nostalgia.  È una bestia strana la nostalgia, e a giocare al si stava meglio quando si stava peggio...

vedi anche:
  • Viaggio nel corpo
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  • Stroncature
09 ott 2019

Milo Rau, l'artista che vuole cambiare il mondo

Christian Raimo, «Internazionale».

Alla fine di settembre il regista svizzero Milo Rau ha portato al RomaEuropa festival Orestes in Mosul , il suo ultimo lavoro, parzialmente ambientato in Iraq. Il 1 ottobre al Fit, il Festival internazionale di teatro al Lac di Lugano, ha presentato il suo film del 2017 The Congo tribunal , già proiettato al RomaEuropa festival nel 2018; l’opera mette in scena un immaginario tribunale internazionale per i crimini di guerra per il conflitto civile che attraversa la Repubblica Democratica...

vedi anche:
  • Realismo globale
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  • Internazionale
07 ott 2019

Travestimento, solo virtuosismo? Anche ricerca sul mistero dell’identità sessuale e scenica, tra maschera e personaggio

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Mentre Galatea Ranzi interpreta il personaggio della Bernhardt in Lezioni di Sarah , regia Ferdinando Ceriani, che prende spunto da L’arte del teatro  e, in particolare, da tre lezioni della famosa attrice, Mattia Visani pubblica, per Cue Press, il testo esauritissimo di Laura Mariani: Sarah Bernhardt, Colette e l’arte del travestimento  (prima edizione, Il Mulino, 1996). Si tratta di un volume bipartito perché contiene, nella prima parte, una breve storia del travestimento...

vedi anche:
  • Sarah Bernhardt, Colette e l’arte del travestimento
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  • Lo Spettacoliere
09 set 2019

Il teatro del futuro

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Non è un capriccio editoriale la pubblicazione de  Il teatro del futuro  di Georg Fuchs. Nelle pagine di questo scritto teorico si ritrovano tanti rivolti artistici seguiti dalle avanguardie storiche del Novecento in merito alla definizione e funzione aggregativa del luogo teatrale, dell’arte, dell’attore, della funzione del regista. Prima critico d’arte, poi direttore teatrale e drammaturgo, Fuchs scrive due saggi complementari,  Il teatro del futuro  nel 1904...

vedi anche:
  • Il teatro del futuro
collegamenti:
  • Il Cristallo
09 set 2019

Il teatro del futuro di Georg Fuchs

Andrea Bisicchia, «Graphie», anno XXI, n. 88.

Il teatro è soprattutto luce. In un momento in cui il teatro italiano si caratterizza per la sua inessenzialità, o meglio, per assenza di necessità, avendo abiurato alla sua funzione, per scimmiottare con le contaminazioni provenienti dalla tecnologia più sofisticata, dalla letteratura, dalla filosofia, forme considerate spurie, leggere II teatro del futuro di Georg Fuchs, che Mattia Visani ha pubblicato per Cue Press, è come abbeverarsi alla fonte. Nel senso che l’autore tedesco,...

vedi anche:
  • Il teatro del futuro
09 set 2019

L’Attrice divina Eleonore Duse nel teatro italiano fra i due secoli di Cesare Molinari

Andrea Bisicchia, «Graphie», anno XX, n. 88.

Cesare Molinari scrisse L’attrice divina nel 1985, anticipando il volume, più volte annunziato, di Gerardo Guerrieri che, da circa un trentennio, aveva svolto una serie di ricerche attorno all’attrice, culminate in alcuni saggi, in uno spettacolo teatrale: Immagini e tempi di Eleonora Duse e in una monografia pubblicata nei «Quaderni del Piccolo Teatro», nel 1962. Solo dopo la sua morte, Lina Vito curò, per Bulzoni, raccogliendoli in un volume, i nove saggi scritti da Guerrieri. Per chi...

vedi anche:
  • L’attrice divina
20 lug 2019

Mai morti

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo On Line».

Circolano testi teatrali che valgono un manuale di storia per il modo in cui articolano la ricostruzione e il racconto il flusso caotico di azioni collettive di matrice ideologica. Se poi l’onda silenziosa del passato bagna le spiagge del nostro presente, l’incontro tra il Teatro e la Storia diventa una visione e uno strumento che aggiunge preziosi tasselli per arricchire la conoscenza e la decodificazione di un sistema perverso e aggressivo intorno al quale gravitano uomini di ieri e di...

vedi anche:
  • Mai morti
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  • Il Cristallo
07 lug 2019

Lettere, August Strindberg: una sana follia

Alfio Petrini, «Liminateatri».

Con la rigorosa introduzione di Franco Perrelli, la Casa Editrice Cue Press ha dato alle stampe una parte (delle diecimila!) Lettere di August Strindberg , con note a margine, indice delle opere e indice dei nomi . Uno scrittore è tale quando scrive. Quando non scrive è un cittadino qualunque. Questo vale anche per lo scrittore di lettere. Le parole non appartengono al genere codificato fisso. Non sopportano travasi e adattamenti tecnicistici. Non entrano nella letteratura. Con...

vedi anche:
  • Lettere
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  • Liminateatri
27 mag 2019

Animali da Bar

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Nasciamo e moriamo. Bene, lei non crede che, forse, bisognerebbe dare un minimo di importanza a quello che succede nel mezzo? E quella roba lì si chiama vita, caro amico. Vita! L’affermazione è di Colpo di frusta, un uomo così soprannominato per le conseguenze dalle violenze domestiche subite da parte della moglie piuttosto aggressiva; inoltre è un buddista inetto e impegnato nella lotta per la liberazione del Tibet. Soprattutto è un assiduo frequentatore di un bar squallido e...

vedi anche:
  • Animali da Bar
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  • Il Cristallo
25 mag 2019

Il Teatro di Josep Maria Miró è di casa al Teatro di Rifredi

Roberto Rinaldi, «Articolo 21».

Il drammaturgo catalano Josep Maria Miró nel volume Teatro edito in Italia da CuePress, ha pubblicato quattro delle sue opere teatrali, tra le più conosciute, Il principio di Archimede , Nerium Park , Dimentichiamoci di essere turisti , Tempi selvaggi : ed è quest’ultimo titolo ad aver vinto il Premios Max de Las Artes Escénicas (giunto alla ventiduesima edizione), ricevendo anche il Premio per la miglior regia consegnato a Xavier Alberti, direttore artistico del Teatre Nacional de...

vedi anche:
  • Teatro
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  • Articolo 21
27 apr 2019

Zombitudine

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Dal clima surreale e sospeso del beckettiano  En Attendant Godot  a un tumultuoso e pauroso  En Attendant Zombie : è questo il segno del trapasso proprio della poetica maligna e spiazzante di  Zombitudine  di Elvira Frosini e Daniele Timpano. Come in Beckett, alla semplicità dello sviluppo narrativo, regolato dal principi secondo il quale tutto o nulla succede, corrisponde un fitto reticolato di metafore capaci di tracciare la prospettiva di una visione del mondo....

vedi anche:
  • Zombitudine
  • Zombitudine: dal teatro al libro
collegamenti:
  • Il Cristallo
20 apr 2019

«I teatri di Pasolini», recensione di Paolo Pizzimento

Paolo Pizzimento, «Oblio», anno IX n. 33.

Con I teatri di Pasolini , Stefano Casi ripropone l’omonimo volume del 2005, che a sua volta aveva portato a compimento uno studio comparso in Pasolini un’idea di teatro (1990). In questa nuova edizione sono state operate numerose integrazioni, chiarimenti formali e concettuali e aggiornamenti sulle messinscene italiane delle opere di Pasolini, che arrivano ora fino al gennaio 2019. Il volume consta di cinque parti: Teatri della formazione (Bologna, 1938-43), Teatro della polis ,...

vedi anche:
  • I teatri di Pasolini
09 apr 2019

Teatro d’origine

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Che Angela Demattè sia, da un lato, nata e cresciuta in Trentino e, dall’altro lato, sia anche un’attrice, lo si capisce bene dai testi antologizzati in questo prezioso volume che significativamente porta il titolo di  Teatro d’origine , che per l’autrice significa un dialogo con i pilastri della propria identità, dal dialetto ai valori della famiglia imbevuti di rigore morale e di cristianesimo controriformista, alla mentalità popolare calata in un preciso contesto socioculturale. Il...

vedi anche:
  • Teatro d’origine
collegamenti:
  • Il Cristallo
07 apr 2019

Itinerario indimenticabile nel teatro italiano fra Ottocento e Novecento. Quando il ‘fenomeno’ Duse diventò leggenda

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Cesare Molinari scrisse L’attrice divina  nel 1985, anticipando il volume, più volte annunziato, di Gerardo Guerrieri che, da circa un trentennio, aveva svolto una serie di ricerche attorno all’attrice, culminate in alcuni saggi, in uno spettacolo teatrale: Immagini e tempi di Eleonora Duse , e in una monografia pubblicata nei Quaderni del Piccolo Teatro nel 1962. Solo dopo la sua morte, Lina Vito curò, per Bulzoni, raccogliendoli in un volume, i nove saggi scritti da Guerrieri....

vedi anche:
  • L’attrice divina
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  • lo Spettacoliere
07 apr 2019

Le Lettere di Strindberg. A nudo il cuore del genio.

Mattia Mantovani, «La Provincia». 

August Strindberg ha regalato alla storia della letteratura opere teatrali quali ad esempio Signorina Giulia , Un sogno , Danza di morte  e Sonata di spet­tri , che hanno riscritto e ri­posizionato i confini e gli am­biti dell’espressione teatrale, tracciando il solco nel quale si sono poi inserite tutte le più importanti avanguardie del Novecento, in particolare l’espressionismo e il ‘teatro della crudeltà’ di Artaud, che non a caso fu un suo appassionato ammiratore nonché...

vedi anche:
  • Lettere
01 apr 2019

Bergman, uno specchio in bianco e nero

Giuseppe Liotta, «Hystrio», aprile-giugno 2019.

La bella immagine di coperti­na mostra un giovane Berg­man in posa da divo di Hol­lywood, come il fotogramma in bianco e nero di un film di Frank Capra. Lui, che più lonta­no dalla mitologia del cinema americano del dopoguerra non poteva essere, profonda­ mente radicato nel suo am­biente nord-europeo e nella cultura scandinava da cui traeva linfa e nutrimento per i suoi film e gli spettaco­ li teatrali, nonché per i tantissimi copioni scritti e di­retti. Quella foto parla di un Bergman...

vedi anche:
  • Vedere Bergman
01 apr 2019

I maestri di domani in viaggio verso il futuro

Renata Savo, «Hystrio», aprile-giugno 2019.

Indimenticabile, per chi lo ha vissuto, il corposo progetto Futuri Maestri del Teatro dell'Argine, che racchiudeva l’«epica, folle e utopica» (citando A. Pa­olucci) impresa, durata due anni dello spettacolo omoni­mo che ha ospitato tra il 3 e il 10 giugno 2017 all’Arena del Sole di Bologna mille bambini, bambine, adolescenti, e un ‘maestro del nostro tempo’ diverso ogni sera. Sarebbe riduttivo definire questo volume un semplice ‘copione’, sia per l’irriproducibilità della...

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  • Futuri Maestri
30 mar 2019

Zombitudine: dal teatro al libro

DarkSchneider, «Zombie Knowledge Base».

A fine gennaio Zombitudine subisce una trasformazione, sarà disponibile per l’invasione delle librerie nel formato cartaceo e digitale. La casa editrice Cue Press, specializzata nella pubblicazione di testi e saggi teatrali, ha infatti pubblicato il libro Zombitudine di Elvira Frosini e Daniele Timpano. Un uomo e una donna sono rifugiati in un teatro insieme al pubblico. Qualcosa sta arrivando. La minaccia è là fuori ed il teatro è l’ultimo spazio di salvezza in cui rifugiarsi...

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  • Zombitudine
  • Zombitudine
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  • Zombie knowledge base
26 mar 2019

Caldo

Massimo Bertoldi, «Il Cristallo».

Nel percorso creativo dell’infaticabile Jon Fosse – puntellato di opere diventate fondamentali per la drammaturgia contemporanea, tradotte e rappresentate anche in Italia come Qualcuno arriverà , Sogno d’autunno , La ragazza sul divano – il testo Caldo ( Varmt ) aggiunge un altro prezioso tassello al processo di scarnificazione del linguaggio e della struttura dei personaggio proprio dell’autore. La forza di questa opera presentata in prima mondiale al Deutsches Theater di Berlino...

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  • Caldo
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  • Il Cristallo
08 mar 2019

Roland Schimmelpfennig. In un chiaro, gelido mattino

Fabrizio Sinisi, «Doppiozero».

Il nome è molto difficile da pronunciare. E anche da ricordare. Ma bisogna farlo, questo sforzo, giacché Ronald Schimmelpfennig è sicuramente tra i massimi scrittori contemporanei tedeschi e non solo. Generazione 1967, originario di Göttingen e formatosi a Monaco, Schimmelpfennig è tra i drammaturghi viventi più rappresentati al mondo. La sua più importante messinscena italiana – nonché, che io sappia, l’unica – è del gennaio 2014, al Piccolo Teatro di Milano:  Visita al padre , uno...

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  • Visita al padre
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  • Doppiozero
16 feb 2019

«Il teatro è un coro del noi», il manifesto di Marco Martinelli

Felice Sblendorio, «Bonculture».

Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale, perché il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte. Lo immaginava così il teatro Leo De Berardinis in uno dei suoi tanti scritti sul cosa e come deve essere il teatro. Cosa e come: i due interrogativi che chi abita quel luogo mette in discussione continuamente, senza mai porre l’ultima parola. Il teatro è visione,...

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  • Farsi luogo
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  • Bonculture
11 feb 2019

L’irrefrenabile Savinio. Non solo musica e pittura. Visionario di una scena mitico-surrealista, scardinò il teatro borghese

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Ad Alessandro Tinterri, che insegna Storia del teatro all’Università di Perugia, dobbiamo un libro fondamentale su Piandello capocomico , edito da Sellerio nel 1987, dove sono elencati, con relative distribuzioni, i cinquanta spettacoli realizzati al Teatro D’Arte, nelle Stagioni 1925-28, dove figurano autori come Massimo Bontempelli con Nostra Dea (22 aprile 1925), Alberto Savinio con La morte di Niobe (14 maggio 1925), Rosso di San Secondo con Marionette, che passione (29 giugno...

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  • Savinio e lo spettacolo
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  • lo Spettacoliere
21 gen 2019

Un vigile contro la ʼndrangheta. In Calabria? No, in un tranquillo paesino romagnolo. La piovra ormai è dappertutto

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Recensire un testo che è nato per la scena è diverso che recensire lo spettacolo da cui è tratto. Si utilizzano metodologie d’approccio diverse perché, se il lettore è portato a fantasticare, lo spettatore di professione ricorre a canoni di giudizio diversi. Il testo trattato è Va pensiero di Marco Martinelli, pubblicato da Cue Press nella collana che Mattia Visani ha dedicato alla drammaturgia del terzo millennio. Perché ho scelto Va pensiero ? Perché, da tempo, mi occupo di teatro...

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  • Va pensiero
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  • lo Spettacoliere
17 gen 2019

Necessità e utopie degli Stracci della memoria

Viviana Raciti, «Teatro e Critica».

«Ricucire i resti delle nostre differenti memorie (individuali, storiche, antropologiche) e ripararne i traumi nell’unità di uno spettacolo-rito»: una proposta deflagrante, utopica, forse la diremmo provocatoriamente fuori moda, oggi, e perciò più che mai necessaria. È questo il senso di Stracci della Memoria , progetto internazionale pluridecennale di ricerca e formazione nelle arti performative a cura di Instabili Vaganti e ora titolo del volume dedicato al loro lavoro. Lo riporta...

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  • Stracci della memoria
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  • Teatro e Critica
17 gen 2019

Una stagione teatrale lontana dal presente

Andrea Bisicchia, «Il giornale».

Il teatro non è mai immune da ciò che accade nella vita sociale, anzi ne è il testimone visibile e invisibile, suo compito è quello di sviluppare il pensiero critico col solo mezzo che ha a disposizione, quello del linguaggio scenico che può essere di tipo rappresentativo o performativo. Milano ha scelto, con i suoi teatri più importanti, il primo tipo, con abbondanza di adattamenti, riscritture, rielaborazioni di classici antichi e contemporanei e con risultati che accontentano il...

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  • Introduzione ai Performance Studies
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  • Il Giornale
13 gen 2019

Stracci della memoria

Valentina De Simone, «Che teatro fa».

C’è un respiro profondo nelle pagine di Stracci della memoria , il volume edito da Cue Press nel quale Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, fondatori di Instabili Vaganti, attraversano la genesi e lo sviluppo, composito, frammentario, fervido, dell’omonimo progetto internazionale di ricerca e di formazione nelle arti performative da loro ideato, e che dal 2006 li conduce in giro per il mondo. Un percorso dettagliato nelle sue varie articolazioni che esplora le sinergie e gli innesti fra...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
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  • Che teatro fa
10 gen 2019

Martinelli, drammaturgo tra testo e scena nel libro di Maria Dolores Pesce

Franco Acquaviva, «Pac - Magazine di Arte e Cultura».

In che modo l’atto dello scrivere si innesta nella disciplina di un gruppo teatrale? Sappiamo quanto l’autore sia sempre una sorta di terzo incomodo alle prove. Un caso esemplare è quello raccontato in Romanzo teatrale di Bulgakov, che ci consente di entrare in pieno nell’universo frustrante (per l’autore), ma non meno sconcertante per gli attori e il regista (in questo caso gli attori del teatro d’arte e il demiurgo Stanislavskij), delle prove di un testo in vista dello spettacolo. È...

vedi anche:
  • Va pensiero
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  • Pac - Magazine di Arte e Cultura
08 gen 2019

Teatro d’origine di Angela Demattè

Marcello Isidori, «Dramma».

I testi di Angela Demattè raccolti in questa elegante pubblicazione a cura di Cue Press sono effettivamente, come da titolo, legati tra loro dalla tematica dell’origine. In genere si potrebbe parlare di ispirazioni autobiografiche dell’autrice, ma il termine origine  non è soltanto questo, è molto di più. Origine è la terra da cui veniamo, la cultura, il dialetto, la nostra famiglia. È inoltre il tessuto socioculturale in cui si sono formati, anche se in diversi periodi...

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  • Teatro d’origine
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  • dramma.it
24 dic 2018

Uno spettacolo senza spettacolo. Cioè performance. Finché non ebbe a che fare con crisi e drammi di popoli. E fu Living

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Consiglio a tutti gli amanti del teatro, della danza, della musica, di leggere il volume di Richard Schechner: Introduzione ai Performance Studies , edito da Cue Press, trattandosi di un viaggio, ricco di mappe, annotazioni, interventi di studiosi, bibliografia comparata, che permette di addentrarci in un argomento di cui, in maniera impropria, si è fatto un uso e abuso sproporzionato, visto che sembra tutto sia diventato performativo. La Performance appartiene a una tradizione...

vedi anche:
  • Introduzione ai Performance Studies
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  • lo Spettacoliere
10 dic 2018

Anna Barsotti, Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile

Simona Scattina, «Arabeschi».

Anna Barsotti con Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile (Cue Press, 2018) torna ad occuparsi di uno degli autori-attori più emblematici della drammaturgia italiana del Novecento. Non nuova al teatro di Eduardo (ricordiamo Introduzione a Eduardo , per Laterza, 1992; Eduardo drammaturgo , per i tipi Bulzoni, 1995; la cura per Einaudi dell’edizione della Cantata dei giorni dispari , 1995, e della Cantata dei giorni pari , 1998; la monografia Eduardo sempre per Einaudi , 2003...

vedi anche:
  • Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
collegamenti:
  • Arabeschi
06 dic 2018

Eleonora Duse torna sulla scena

Roberto De Monticelli, «Corriere della sera».

Improvvisamente ritorna all’attenzione del pubblico, sui giornali e alla televisione, l’immagine di Eleonora Duse. Perché? Non ricorre in questi giorni alcun anniversario, nessuna particolare occasione celebrativa è prevista. Che succede? Da quale soprassalto della memoria collettiva scaturisce una volta di più questo fantasma inquietante? Per iniziativa dell’Ente Festival di Asolo una mostra sulla ‘divina’ si è inaugurata in questi giorni a Palazzo Venezia, ideata e ordinata da quel grande...

vedi anche:
  • L’attore
  • L’attrice divina
28 nov 2018

Quei maestri del teatro russo tra disciplina e rivoluzione

Andrea Bisicchia, «il Giornale».

La morte di Nekrosius, di matrice lituana, rivoluzionario quanto il suo maestro Mejerchol’d e altrettanto innovatore del linguaggio scenico soprattutto con i suoi Shakespeare barbaraci, grazie all’uso, sulla scena, di elementi primordiali come aria, acqua, fuoco e terra, è l’occasione per poter ritornare a parlare del regista che andò oltre Stanislanskij per traghettare la regia russa verso il secondo e terzo millennio, ovvero verso Vassiliev e Nekrosius. L’editore Cue Press ha appena...

vedi anche:
  • 1918. Lezioni di teatro
  • L’attore biomeccanico
  • Le mie regie
  • Le mie regie
  • Le mie regie
  • Le mie regie
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  • Il Giornale
27 nov 2018

Stracci della memoria

Vincenzo Carboni, «Persinsala».

Il libro, di fatto, è la raccolta dei diari di lavoro, di dodici anni di ricerca, intorno al tema della memoria. Questa è intesa dagli autori come una borsa, ma una borsa bucata, simile a quel vaso forato a cui Lucrezio nel  De Rerum natura  paragona l’essere umano. I ricordi sono la prima cosa che perdiamo o che ci restano? La sensazione è quella di essere sorretti da un vuoto, dietro al quale si agitano le ombre della nostra verità. Freud le...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
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  • persinsala.it
04 nov 2018

E con la Rivoluzione d’Ottobre, Mejerchol’d rivalutò il teatro povero. In un vicolo, o in un granaio, con semplici materiali

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Il 25 Ottobre 1918 la rivoluzione russa non fu solo un evento politico o ideologico, bensì anche culturale. I teatri imperiali cedettero il posto a quelli statali, le scene decorative a quelle fatte di nulla, la recitazione declamatoria a quella naturalista, il testo all’autonomia della messinscena. Ciò che accadde, in quella data famosa, diventerà il modello per le rivoluzioni artistiche successive che coinvolsero l’architettura, la pittura, la musica, il teatro, la scrittura, con...

vedi anche:
  • 1918. Lezioni di teatro
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  • lo Spettacoliere
31 ott 2018

Anna Barsotti, Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile

Giovanni Antonucci, «Teatro contemporaneo e cinema».

Anna Barsotti, ordinario di Discipline dello Spettacolo all’Università di Pisa, ha dedicato a Eduardo De Filippo una parte importante della sua attività, sia come autrice di alcune importanti monografie che come curatrice di una fortunata edizione della Cantata dei giorni dispari e della Cantata dei giorni pari . Ora ripubblica uno dei suoi saggi più significativi, Introduzione a Eduardo del 1992, accompagnandolo con alcune nuove pagine, dedicate da una parte alle edizioni e varianti...

vedi anche:
  • Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
21 ott 2018

L’ossessione di Eduardo nel creare i suoi personaggi, le loro storie di miserie, di sofferenze e di solitudini. E i loro silenzi

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Anna Barsotti, da vent’anni, lavora al teatro di Eduardo. Ha curato, per Einaudi, la nuova edizione della Cantata dei giorni dispari  (1995) e della Cantata dei giorni pari  (1998), precedute da una monografia: Eduardo drammaturgo  (1988). Il testo Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile  era stato pubblicato da Laterza nel 1992, col titolo: Introduzione a Eduardo , ormai introvabile. Mattia Visani, l’editore che pubblica con continuità testi teatrali,...

vedi anche:
  • Eduardo De Filippo o della comunicazione difficile
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  • lo Spettacoliere
12 ott 2018

Il mondo nel corpo dell’attore

Ilaria Angelone, «Hystrio», luglio-settembre 2018.

Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, registi e performer, rivelano la dote preziosa di saper raccontare le pratiche del proprio lavoro e il loro senso. Stracci della memoria è un progetto internazionale di ricerca e formazione nelle arti performative nato insieme alla compagnia Instabili Vaganti nel 2006, «trasfigurando in modo creativo la precarietà» di un mestiere sempre in bilico tra arte, artigianato ed economia. Studiare, lavorare in dialogo con il mondo, per immaginarne altri...

vedi anche:
  • Stracci della memoria
01 ott 2018

Strindberg femminista? Beh, non la pensava certo come Ibsen. Il rapporto tra i sessi? La via più facile per l’inferno

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Nel 1986, Franco Perrelli, uno dei più accreditati studiosi di Strindberg, oltre che traduttore, pubblicò, per l’editore Olschki di Firenze: Sul dramma moderno e il teatro moderno , dove figuravano alcuni saggi dell’autore svedese: Omicidio psichico , Prefazione alla Signorina Giulia , Sul dramma moderno e il teatro moderno  che dava il titolo al volume citato, il Memorandum  del regista per i membri del Teatro Intimo, e, in Appendice, Osservazioni sull’arte dell’attore ....

vedi anche:
  • Strindberg: scritti sul teatro
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
25 set 2018

Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann, fu pubblicato nel 1999; in Italia arriva oggi con un ritardo impensabile, grazie a Mattia Visani, editore di Cue Press e alla traduzione di Sonia Antinori. Il ritardo non ha intaccato per nulla il lavoro di Lehmann che è la diretta prosecuzione di quello di Peter Szondi, autore di Teoria del dramma moderno (1980), e di quello di Richard Schechner,  Teoria della performance (1988), studi che stanno all’inizio di quello che diventerà...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
  • Il teatro postdrammatico
collegamenti:
  • Lo Spettacoliere
17 set 2018

I cent’anni che posero le basi di spazi, meccanica, costumi, luci, recitazione professionale. E nacque il teatro all’italiana

Andrea Bisicchia, «Lo Spettacoliere».

Nella ormai sterminata bibliografia sul teatro rinascimentale, il volume di Sara Mamone Il teatro della Firenze medicea , edito da Cue Press, può considerarsi un piccolo classico, non solo per la teorizzazione che l’autrice fa di quel periodo, ma anche per i documenti che ha utilizzato, parte dei quali si può leggere nel capitolo a loro dedicato. Il periodo preso in esame è quello che va dal 1536 al 1636, lungo il quale, furono poste le basi, non solo del teatro all’Italiana, ma anche...

vedi anche:
  • Il teatro nella Firenze medicea
collegamenti:
  • lo Spettacoliere
20 giu 2018

Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno

Andrea Bisicchia, «Libero».

Mentre si celebra il cinquantesimo anniversario del Sessantotto con pubblicazioni teoriche, mostre, dibattiti, il teatro lo ricorda come uno dei momenti più rivoluzionari del secondo Novecento, quando a un’idea ormai formalizzante dei teatri stabili, si contrappose quella di un teatro alternativo che riguardava, non più il testo, bensì la lingua scenica. La crisi fu tale che Giorgio Strehler abbandonò il Piccolo Teatro per creare una nuova formazione, mentre altre realtà, come il Pier...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
01 apr 2018

John Ford e la tragedia crudele

Laura Bevione, «Hystrio», aprile-giugno 2018.

Nel 2003 Luca Ronconi ne offrì una doppia messa in scena: l’una con un cast misto, l’altra – filologicamente fedele e scenicamente assai efficace – con interpreti soltanto maschili. Peccato che fosse puttana è un dramma complesso e feroce, moralmente spregiudicato eppure percorso da un’indiscutibile ansia di rinnovamento radicale della società. Che è quella inglese della prima metà del Seicento, in cui il drammaturgo John Ford visse e lavorò. Ricostruire contesto storico e influenze...

vedi anche:
  • ’Tis Pity She’s a Whore
01 gen 2018

L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento

Doriana Legge, «L’Indice».

ll libro di Hans-Thies Lehmann, a leggerlo come non avesse già la maggiore età, ci parla di una serie di urgenze che il teatro, nel finire del XX secolo, ha esibito sullo sfondo di un paesaggio in rovina. È per lo più un testo che si interroga sull’approccio semiotico dello spettacolo e si concentra sulla centralità della scena, ma senza nascondere uno slancio interdisciplinare che si mostra ancora autorevole a quasi vent’anni di distanza. Pubblicato per la prima volta in tedesco nel 1999 (...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
01 gen 2018

Dal mito all’istinto, un discorso sul metodo

Roberto Rizzente, «Hystrio», gennaio-marzo 2018.

Non ha bisogno di presentazioni, Theodoros Terzopoulos. Ospite, da qualche anno, al Vie Festival modenese, si distingue per l’originalità delle messinscene e la ferocia animalesca degli attori, entro i limiti di una geometria precisa, quasi wilsoniana, conciliando i poli della ragione e dell’istinto. Di quell’universo misterico, Il ritorno di Dionysos svela i retroscena. Perché non è solo un orchestratore di corpi, Terzopoulos, ma anche un teorico. La sua strategia è mirata alla...

vedi anche:
  • Il ritorno di Dionysos
10 dic 2017

Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani

Laura Zangarini, «Corriere della Sera».

«Fino agli anni Settanta le contraddizioni della società americana non erano le nostre, dagli anni Ottanta e con la globalizzazione non possiamo che rispecchiarci in essa per decifrare questo nostro complesso presente». A parlare è Elio De Capitani, attore e regista che con Ferdinando Bruni guida la tribù dell’Elfo di Milano, sul cui palco porta in scena dall’8 gennaio, in prima nazionale, L’acrobata di Laura Forti. Il testo ricostruisce la vita tragica e avventurosa di Josè...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Il corpo-mente di chi recita
  • L’America di Elio De Capitani
01 dic 2017

Il teatro postdrammatico

Alfio Petrini, «Liminateatri».

La prima edizione del libro risale al 1999. La progettazione a dieci anni prima. Con la traduzione di Sonia Antinori e la postfazione di Gerardo Guccini, la casa editrice Cue Press ha compiuto un’opera meritoria, pubblicando il saggio di Hans-Thies Lehmann Il teatro postdrammatico (Bologna, 2017). In una breve antologia di osservazioni e dialoghi figurano alla fine delle 235 pagine del libro i contributi di Giorgio Degasperi ( Un teatro post-epico ), Marco De Marinis ( Il teatro...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Oltre la performance
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
23 ott 2017

Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?

Doriana Legge, «Teatro e Critica».

Vent’anni fa parlare di postdrammatico suggeriva il riferimento a una categoria fluida in cui riconoscere alcune pratiche già attive nella cultura teatrale, dare voce a qualcosa di cui già si percepiva la forma, in maniera forse ancora poco cosciente per chi quella scena la viveva. L’edizione italiana del libro di Hans-Thies Lehmann (con la traduzione di Sonia Antinori), che arriva con imperdonabile ritardo dalla sua prima pubblicazione nel 1999, ha il pregio di poter innescare un...

vedi anche:
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Il teatro postdrammatico
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
collegamenti:
  • Teatro e Critica
13 ott 2017

Oltre la performance

Francesco Ceraolo, «Fata Morgana».

La pubblicazione in italiano de Il teatro postdrammatico di Hans-Thies Lehmann è un avvenimento di grande rilevanza che la teatrologia italiana non può assolutamente sottovalutare. Si tratta, senza dubbio, del più importante studio sistematico sul teatro contemporaneo post-drammatico (cioè puramente performativo) della seconda metà del Novecento, che ha influenzato una generazione di studiosi e che, con estremo ritardo (l’edizione originale tedesca è del 1999), arriva finalmente anche da...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Il teatro postdrammatico
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
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  • Fata Morgana
01 ott 2017

Hans-Thies Lehmann arriva in Italia

Diego Vincenti, «Hystrio», ottobre-dicembre 2017.

Alla sua prima edizione in italiano (finalmente), Il teatro postdrammatico di Lehmann è uno di quei pochi saggi che hanno davvero segnato il loro tempo. Un frame . Di una scena in profonda evoluzione a fine millennio. Teorica e pratica. Ma si ferma mai il teatro? Non che sia invecchiato dunque il libro di Lehmann, tre edizioni in Germania dal 1999. Ma forse ha perso un po’ di freschezza. Intatta invece la lucidità d’analisi e la capacità di raccogliere in maniera perfino...

vedi anche:
  • Oltre la performance
  • Il teatro postdrammatico
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
  • Dal tragico al dramma borghese. E infine il postdrammatico. Un nuovo modo di fare teatro. Che valorizzò anche gli eretici.
07 set 2017

Il Neorealismo secondo Alberto Farassino

Stefania Parigi , «Fata Morgana».

Il trentacinquesimo Bellaria Film Festival ha ricordato, nel maggio 2017, Alberto Farassino, promuovendo la ripubblicazione di quel prezioso libro-catalogo che nel 1989 accompagnò la retrospettiva Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 , curata da Farassino con la collaborazione di Sara Cortellazzo per il Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino. Nella copertina dell’edizione originale, in bianco e nero, figura il dettaglio del volto di Anna Magnani, interprete di Il bandito...

vedi anche:
  • Neorealismo
  • Il Neorealismo è la lingua nazionale del nostro cinema
collegamenti:
  • Fata Morgana
13 ago 2017

La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo

Maurizio Porro, «Corriere della Sera».

ll teatro postdrammatico , libro uscito e studiato in tutto il mondo (partendo dal 1999, tre le edizioni tedesche) dell’emerito professor Hans-Thies Lehmann, sta finalmente per comparire in Italia (la traduzione è di Sonia Antinori, uscita e presentazione a Roma a Short Theatre) con Cue Press, casa editrice digitale ideata dall’ex attore Mattia Visani nel 2014, specializzata nello spettacolo, Cue Press offre l’edizione digital oltre alla cartacea con l’intento di proporre novità, ma anche...

vedi anche:
  • Il teatro postdrammatico
  • Il Neorealismo è la lingua nazionale del nostro cinema
  • Il teatro postdrammatico di Lehmann. Un paesaggio di rovine?
  • Vita di Hans-Thies Lehmann che inventò il teatro moderno
  • Hans-Thies Lehmann arriva in Italia
  • Oltre la performance
  • L’esplosione di graffi teatrali di fine Novecento
01 ago 2017

L’America di Elio De Capitani

Giovanni Azzaroni, «Antropologia e Teatro».

Il saggio di Laura Mariani si dipana in un arco temporale che va dal 1953 al 2015 ripercorrendo analiticamente e criticamente il percorso artistico di Elio De Capitani attraverso la lettura delle sue più recenti messe in scena e interpretazioni che ne hanno segnato significativamente la carriera. Si tratta di un ardito e intelligente tentativo di raccontare la storia di un attore, di un grande attore, leggendone le presenze sceniche in un afflato non eminentemente emico ma aspirando a un più...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • Il corpo-mente di chi recita
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani
  • Elio De Capitani, ritratto d’artista
collegamenti:
  • Antropologia e Teatro
01 lug 2017

Dietro il microscopio la curiosità del critico

Pierfrancesco Giannangeli, «Hystrio», luglio-settembre 2017.

Rileggere, a oltre trent’anni di distanza dalla prima edizione (La Casa Usher, 1983), il volume Al limite del teatro aiuta a ricordare che studioso di razza ed esegeta brillante dei nuovi fenomeni fosse già all’epoca il giovane Marco De Marinis. E per chi non l’avesse finora mai incrociato – un po’ difficile perché, o sui banchi prima dell’Università di Macerata (per pochi anni) e poi nella lunga militanza all’ateneo di Bologna, oppure attraverso il corpo a corpo con i suoi libri, chi si...

vedi anche:
  • Al limite del teatro
25 giu 2017

Racconti del grande attore di Mirella Schino

Giovanni Graziano Manca, «Saltinaria».

Quel periodo della storia del teatro italiano denominato del ‘Grande Attore’ ha inizio con le rappresentazioni della Compagnia Reale Sarda all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1855. Le compagnie teatrali, in quella particolare temperie storica, erano solite appoggiarsi ad un attore di grande fama solitamente maschile, non necessariamente protagonista, per attrarre il proprio pubblico. Furono questi «interpreti di prima grandezza» a generare il teatro del Grande Attore....

vedi anche:
  • Racconti del Grande Attore
collegamenti:
  • Saltinaria
22 giu 2017

Il Neorealismo è la lingua nazionale del nostro cinema

Paolo Lughi, «Il Piccolo».

«Il Neorealismo è l’italiano del cinema, la lingua nazionale che forse non sappiamo più parlare, perché ormai la koinè europea o planetaria è più utile o obbligata. Ma è l’unica che si possa ancora studiare a scuola, l’unica che ci consenta di fare bella figura in società e che ci dia un’identità all’estero». Così scriveva Alberto Farassino nel 1989, nel saggio introduttivo al volume da lui curato Neorealismo. Cinema italiano 1945-1949 , che all’epoca uscì come catalogo del Festival...

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  • Neorealismo
  • La Bibbia del teatro che racconta il nostro tempo
  • Il Neorealismo secondo Alberto Farassino
01 giu 2017

Il corpo-mente di chi recita

Paola Bigatto, «L’Indice», giugno 2017.

«Il teatro raccontato può essere più appassionante di quello visto? Sì, può esserlo, perché il lavoro dell’attore contiene molte più cose di quelle che si vedono», scrive Laura Mariani nel suo studio sulle interpretazioni di Elio De Capitani in Angels in America , Frost/Nixon , Morte di un commesso viaggiatore (e nel film Il Caimano dove l’attore incarna Berlusconi, personaggio vicino al mito americano del successo e del potere). Attraverso un interprete esemplare, l’autrice ci...

vedi anche:
  • L’America di Elio De Capitani
  • L’America di Elio De Capitani
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani
  • Elio De Capitani, ritratto d’artista
19 apr 2017

Come è cambiato il teatro secondo De Marinis

Pierfrancesco Giannangeli, «il Resto del Carlino».

Un altro titolo non soltanto per gli addetti ai lavori, ma anche per gli appassionati di teatro, è stato appena ripubblicato da Cue Press. La casa editrice imolese, fondata e diretta da Mattia Visani, ha infatti recentemente messo sul mercato Al limite del teatro. Utopie, progetti e aporie nella ricerca teatrale degli anni Sessanta e Settanta , testo di Marco De Marinis, uno dei più importanti esegeti del cosiddetto ‘nuovo teatro’, oltre a essere un maestro per generazioni di studenti...

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  • Al limite del teatro
01 apr 2017

Sotto il segno della Biomeccanica

Giuseppe Liotta, «Hystrio», aprile-giugno 2017.

Dalla collana I libri bianchi della Ubulibri del 1993 torna oggi in libreria per la Cue Press L’attore biomeccanico che si avvale di una doppia introduzione: la prima, del curatore Fausto Malcovati, ci invita a leggere il volume non dal primo capitolo ma dall’Appendice che, dell’attività pedagogica svolta nello Studio di via Borodinskaja (1913-17), diretto da Mejerchol’d, ci offre illuminanti e decisivi materiali didattici; la seconda, più decisamente storica e documentale, di Nicolaj...

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  • L’attore biomeccanico
01 apr 2017

Elio De Capitani, ritratto d’artista

Diego Vincenti, «Hystrio», aprile-giugno 2017.

Dieci anni d’artista. Dieci anni di un Elio De Capitani d’America. È questo il frammento di carriera (e di vita) su cui si sofferma lo sguardo di Laura Mariani, non nuova nel raccontare di grandi attori e delle loro quotidiane sfide. In un approccio che da tempo unisce meticolosità accademica e piacevolezza di lettura. Meno male. E infatti scivolano veloci questi dieci anni che si aprono con il Berlusconi de Il Caimano . Scelta arbitraria. Ma condivisibile. Rappresentando Nanni Moretti...

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  • L’America di Elio De Capitani
  • De Capitani, l’America e il ritratto d’artista
  • Il corpo-mente di chi recita
  • L’America di Elio De Capitani
01 apr 2017

1918: lezioni di teatro

Pierfrancesco Giannangeli, «Hystrio», aprile-giugno 2017.

Una splendida e impareggiabile (per capacità di sintesi storica e finezza culturale) introduzione di Fausto Malcovati ci racconta l’anno cruciale della Rivoluzione d’Ottobre (Russia, 1917) soprattutto nei suoi fondamentali risvolti teatrali, contestualizzando le quattordici lezioni di teatro di Mejerchol’d (giugno 1918 - marzo 1919), terminate con quella dal titolo profetico Il teatro del futuro è un teatro povero . Pagine ricche di intuizioni straordinarie, dense di riflessioni e di...

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  • 1918. Lezioni di teatro
05 feb 2017

De Capitani, l’America e il ritratto d’artista

Anna Bandettini, «la Repubblica».

«La vita di ogni spettacolo si intreccia anche coi fatti di vita e con la quotidianità». Lo scrive a un certo punto Laura Mariani nel libro L’America di Elio De Capitani – edito da Cue Press cui si devono molte interessanti pubblicazioni di teatro ultimamente – il libro che documenta l’esperienza artistica dell’attore e regista, da quasi quarant’anni alla testa della compagnia dell’Elfo e del Teatro Elfo Puccini di Milano. L’intersezione tra mestiere e vita, arte e realtà è il metodo...

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  • L’America di Elio De Capitani
  • Le 2 (3, 4…) Americhe di De Capitani
  • Elio De Capitani, ritratto d’artista
  • Il corpo-mente di chi recita
  • L’America di Elio De Capitani
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  • la Repubblica
07 gen 2017

August Strindberg. Riflessioni sull’uomo in scena

Mattia Mantovani, «La Provincia».

Tra i grandi drammaturghi che hanno lasciato davvero un segno indelebile, August Strindberg è stato con ogni probabilità colui che più di ogni altro ha scritto non solo teatro ma anche sul teatro, interrogandosi senza sosta sul significato della messa in scena e sulle modalità in virtù delle quali il teatro può davvero farsi specchio della società e dei motivi di fondo della condizione umana. Ecco perché i suoi Scritti sul teatro , curati dallo scandinavista Franco Perrelli e proposti per...

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  • Strindberg: scritti sul teatro
31 dic 2016

«Arriva l’anno della svolta. Noi conquisteremo il digitale»

Cesare Sughi, «il Resto del Carlino».

Allinea numeri da navigato imprenditore, senza eccessi di enfasi o di autocompiacimento: «Abbiamo già una produzione di 30, 40 titoli all’anno. Ma stiamo già lavorando per salire a 100». Dalla fine del 2012 – primo volume La danza e l’agitprop di Eugenia Casini Ropa – Mattia Visani è alla testa di una casa editrice di teatro, che è nata e cresce a Imola e si identifica già nel nome. «Ci chiamiamo Cue perché la parola, in inglese, indica la battuta in palcoscenico, o meglio l’imbeccata,...

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  • Chi siamo
17 dic 2016

Il teatro si mette in rete

Antonio Tedesco, «Proscenio web».

Ci vuole coraggio, un guizzo di genio e un briciolo di incoscienza. E può succedere che la forma più nobile e antica di comunicazione-rappresentazione si sposi con quella più moderna e avanzata di pubblicazione-diffusione. E che il matrimonio non solo riesca splendidamente, ma apra anche nuove prospettive e spalanchi inediti orizzonti. Si sa che il teatro è inviso agli editori quasi quanto la poesia. Un settore di nicchia giocoforza emarginato anche dai librai. Così Cue Press e il suo...

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  • Al limite del teatro
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  • proscenioweb.com
08 dic 2016

Intervista a Mattia Visani: com’è nata la Cue Press

Cristina Catanese, «Tropismi».

Un giorno di pioggia del marzo 2016, a Imola, ho conosciuto Mattia Visani, il fondatore della casa editrice Cue Press (vincitrice del Premio Hystrio, ventiseiesima edizione, anno 2016) che si occupa di letteratura teatrale, cinematografica… e non solo. Lo ringrazio per questa preziosa intervista. Ciao Mattia, intanto, ti chiederei di raccontarci qualcosa di te, di cosa ti sei occupato prima della nascita di Cue Press. Di teatro. Quella che mi ha portato all’editoria per le arti...

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  • Il teatro debutta in digitale
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  • Tropismi
07 dic 2016

Le dieci migliori startup dell’Emilia-Romagna

Dalle fresatrici dentali alla realtà aumentata passando per la prevenzione dell’ambiente. La Regione Emilia-Romagna premia le migliori startup fra Piacenza e Rimini. Il bando, che rientra nel quadro del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, ha visto partecipare 152 imprese innovative: 30 di queste sono state ritenute ammissibili per il finanziamento, per un totale di 2.743.000 euro messi a disposizione dalla Regione. Questo terzo stralcio si somma alle risorse già attribuite nei...

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  • Premi
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06 dic 2016

Premio Incredibol 2016

Cue vince Incredibol storico premio dedicato all’innovazione creativa, promosso dal Comune di Bologna e rivolto a tutte le realtà dell’Emilia Romagna. Così la giuria descrive il progetto vincitore: Cue /kju:/ in inglese significa «battuta d’entrata, attacco, suggerimento, imbeccata». È alla fine del 2012 che nasce Cue Press, la prima casa editrice digitale italiana interamente dedicata alle arti dello spettacolo, coniugando il recupero di un prezioso patrimonio culturale e...

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  • Premi
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  • Incredibol
24 ago 2016

Quella scommessa di Cue Press vinta coi libri di teatro del Dams

Emanuele Giampaoli, «La Repubblica».

Sono i libri su cui ha studiato una generazione, testi che hanno fatto la storia del Dams, specie quella gloriosa delle origini, che rappresentano la memoria del teatro italiano, eppure, complice la crisi che ha cancellato tante piccole case editrici, erano praticamente introvabili. A rimetterli in circolo ci ha pensato Mattia Visani, classe 1979, imolese, con un lungo passato sotto le Torri, che dalla fine del 2012 ha dato vita a Cue Press. «Mi sono formato all’Alma Mater e al Teatro...

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  • Al limite del teatro
  • Brecht regista
  • Teatri romani
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  • Il teatro postdrammatico
  • I teatri di Pasolini
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18 giu 2016

Premio Hystrio 2016

Cue Press riceve il premio Hystrio. Ecco le motivazioni della giuria: Nel giro di pochissimi anni Cue Press, ideata e fondata da Mattia Visani alla fine del 2012, si è solidamente affermata nel panorama nazionale dell’editoria teatrale, la prima in assoluto per la diffusione nelle modalità ebook e stampa digitale on demand . Con quasi cinquanta titoli all’attivo e altrettanti di ‘prossime uscite’, Cue Press si sta specializzando sempre di più da una parte nel ‘recupero’ di...

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  • Premi
18 mag 2016

Rosso: Logan e i solipsismi di Rothko

Francesco Bove, «L’Armadillo Furioso».

Rosso è un testo di John Logan, edito da Cue Press, ispirato alla biografia di Mark Rothko, pittore americano, che ottenne una commessa importantissima, alla fine degli anni Cinquanta, per creare dei murali per il Four Season Restaurant. Le pièce sulle vite dei pittori rischiano sempre di enfatizzare la figura dell’artista bohémien tralasciando l’aspetto artistico. John Logan, invece, supera questi ostacoli con grande maestria sia perché la vita di Rothko era un tutt’uno con la sua...

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  • Rosso
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  • L’Armadillo Furioso
01 apr 2016

Stanislavskij, una geografia teatrale e umana

Giuseppe Liotta, «Hystrio», aprile-giugno 2016.

Invertendo l’ordine di uscita dei tre storici volumi curati da Fausto Malcovati per Ubulibri delle regie di Stanislavskij, ma seguendone l’ordine cronologico delle rappresentazioni, viene ripubblicato ora per Cue Press Le mie regie – Il gabbiano , il primo e probabilmente anche il più tormentato spettacolo messo in scena dal grande regista russo di un testo di Čechov. Il dettagliatissimo copione di scena, a fronte del testo vero e proprio, è la vera ragione della...

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  • Le mie regie
01 apr 2016

La necessità di domandare

Maddalena Giovannelli, «Hystrio», aprile-giugno 2016.

Marco Martinelli si è concesso uno spazio di riflessione per porsi, in poche pagine, tutte le domande fondamentali. Cosa significa fare teatro oggi? E quale funzione può conservare l’arte scenica nella nostra società 2.0? Le risposte, quelle possibili, vengono dalla pratica quotidiana con le Albe, dall’esperienza ormai pluriennale con la propria tribù: il palco come luogo di incontro con il diverso e di meticciato, l’attore come portatore sano dell’elemento dionisiaco, l’inclusione di...

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  • Farsi luogo
  • Farsi luogo lo sguardo di Martinelli
08 feb 2016

La Libromante. Oroscopo letterario

Camilla Tagliabue, «Il Fatto Quotidiano». ARIETE.

È inutile fare come il Treplev del Gabbiano , che «coglie un fiore da terra e strappa i petali per sapere la sorte». La risposta già la sai, e non è bella e non vale la vita di un fiore. Impegnati di più nel lavoro, come Konstantin Stanislavskij con le sue Regie (Cue Press).

30 gen 2016

L’editoria teatrale è un dramma

Laura Landolfi, «Pagina99».

In tempi di recessione, se le case editrici non ridono, quelle specializzate in testi teatrali piangono: per la crisi che colpisce il mondo del libro, e più ancora per la convinzione diffusa che il teatro scritto sia una nicchia per pochi. A lanciare l’allarme è una sigla, Minimum fax, che non fa parte del settore, ma che da poco ha mandato in libreria uno dei testi più importanti della seconda metà del XX secolo, Lear di Edward Bond. Nella nota introduttiva l’editore romano sottolinea...

02 gen 2015

Farsi luogo lo sguardo di Martinelli

Massimo Marino, «Corriere di Bologna».

È un librettino da leggersi tutto d’un fiato, Farsi luogo di Marco Martinelli. Lo pubblica, come ebook ma anche a stampa Cue Press, una giovane casa editrice di Imola specializzata in editoria teatrale, che sta recuperando alcuni saggi ormai introvabili (tra gli altri Brecht regista di Claudio Meldolesi) e molti nuovi testi. Questo di Martinelli è un intenso scritto di poetica del teatro. Il sottotitolo Varco al teatro in 101 movimenti ne afferma lanatura di esperienza che si...

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  • Farsi luogo
  • La necessità di domandare
  • Per un teatro vivente
  • Cue Press, la ribalta digitale del teatro
01 gen 2015

Pim, quando il successo è essere off

Diego Vincenti, «Hystrio», gennaio-marzo 2016.

La storia di un’anomalia. Di un esperimento in grado di divenire realtà solida, per certi aspetti seminale. Si sa, i compleanni sono il pretesto per fare i conti con sé stessi. Per tracciare bilanci. O forse semplicemente per festeggiarsi. La pubblicazione di Pim Off è un po’ tutto questo, all’interno di un volume ibrido dove, a fianco di saggi dallo spessore accademico, si ritrovano testimonianze di pancia; dove ci si lascia divertire dagli aneddoti, prima di soffermarsi sulle opinioni....

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  • Dieci anni di Pim
31 dic 2015

Per un teatro vivente

Massimo Marino, «Doppiozero».

Procede per tesi, Marco Martinelli, intrecciando una spirale di 101 argomenti rivolti come riflessioni al lettore con un piglio fortemente discorsivo, quasi dialogico. D’altra parte l’idea di teatro (e di società) che traspare da questo scritto è proprio quella di una relazione costante, che abbandoni ogni narcisismo, ogni esibizionismo cui spinge la società dello spettacolo, e vada a esplorare la relazione elementare, essenziale, vivente tra un io e un tu . Per Martinelli non è...

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  • Farsi luogo
  • Siamo asini o pedanti?
  • Farsi luogo lo sguardo di Martinelli
  • Cue Press, la ribalta digitale del teatro
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  • Doppiozero
16 dic 2015

Cue Press, la ribalta digitale del teatro

Nicola Arrigoni, «Pac - Magazine di Arte e Cultura».

Sta portando avanti una piccola e grande rivoluzione, sta cambiando l’editoria teatrale divisa fra l’urgenza dell’attualità e la possibilità di dare corpo a instant book che leghino pagina scritta e spettacolo, ma anche con un’attenzione alla memoria, che in campo editoriale vuol dire rimettere in circolo libri ormai introvabili. Sembra essere questa in estrema sintesi la ‘rivoluzione’ che sta portando avanti la casa editrice Cue Press di Mattia Visani, autore della UbuLibri di Franco...

vedi anche:
  • Farsi luogo
  • Farsi luogo lo sguardo di Martinelli
  • Per un teatro vivente
  • Chi siamo
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  • PAC - Magazine di Arte e Cultura
14 dic 2015

Cue Press, il teatro in ebook e su carta

Anna Bandettini, «La Repubblica».

Le case editrici di spettacolo sono rare ma tenaci. Basterebbe citare la Ubulibri di Franco Quadri che ha resistito indomita fino alla morte del suo fondatore e che ci ha fatto conoscere i migliori testi della drammaturgia contemporanea. Oppure la Casa Usher con il grande lavoro che sta compiendo su Grotowski con tutti gli scritti del maestro polacco tradotti e a cura di Carla Pollastrelli. Si distingue ora la Cue Press per lo sguardo lungo in avanti, ma anche l’interesse storico dei suoi...

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  • Teatri romani
  • Familiae
  • Chi siamo
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  • La Repubblica
30 nov 2015

Premi Ubu 2015, è finalista

Cue Press è finalista ai Premi Ubu 2015. Dove concorre nella categoria Progetto Speciale. È la prima casa editrice ad essere segnalata nella lunga storia del premio.

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  • Premi
25 nov 2015

La danza degli opposti nelle Strategie fatali

Adriana Malandrino, «Il Messaggero».

Una coppia di attori, autori, registi tra le più promettenti del teatro italiano, Lino Musella (vincitore del Premio Hystrio Anct 2015) e Paolo Mazzarelli, da stasera a domenica, sono al Teatro Sperimentale con il loro nuovo spettacolo, Strategie fatali , prodotto da Marche Teatro. Dopo La società (2012), la coppia torna a lavorare con il teatro marchigiano e lo fa curando, come sempre, testo e regia, senza rinunciare alla scena. Una scrittura mai scontata per uno spettacolo «molto rock,...

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  • Strategie fatali
22 nov 2015

Una sera con Salomè, tra carta e palcoscenico

Alessia Stefanini, «Smart in the City».

La scenografia è già pronta: i tendaggi, la luna, sono in posizione, ma sul palcoscenico – ancor prima della rappresentazione – va in scena la presentazione del sostanzioso saggio di Cesare Molinari, storico del teatro e professore emerito che ha insegnato a Firenze, Toronto, Parigi, Santiago del Cile dedicato a I mille volti di Salomè . Come recita l’apertura del volume, il libro nasce dalla stretta collaborazione dell’autore con Mattia Visani, il giovane editore di Cue Press (da to cue ,...

vedi anche:
  • I mille volti di Salomè
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  • SmartintheCity.it
11 set 2015

Nasce la prima impresa sostenuta dal fondo: è Cue Srl

Cristina degli Esposti, «Il Resto del Carlino».

Da associazione a Srl, questa la parabola dell’impresa che ‘non c’è’. La casa editrice digitale Cue Press, nata da un’idea dell’imolese Mattia Visani, è il primo progetto che verrà sostenuto dal Fondo Strategico Territoriale voluto da Con.Ami e nato a giugno con l’intenzione di superare l’esperienza dell’incubatore d’impresa Innovami. Fst – la Spa costituita da Con.Ami (75%), Fondazione Cassa di Risparmio di Imola (20%), Curti costruzioni meccaniche e Ifm (5%) – ha lo scopo di sostenere il...

vedi anche:
  • Il teatro debutta in digitale
  • Chi siamo
10 set 2015

Premio Nico Garrone 2015

Ecco le motivazione di Anct - Associazione Nazionale Critici di Teatro: Cue vince il Premio Nico Garrone 2015, per aver intercettato con intelligenza e sensibilità il bisogno di innovazione dell’editoria teatrale, convertendola in formati ‘virtuali’ moderni. Tale iniziativa ha permesso a libri preziosi – usciti ormai dai cataloghi sempre più divoranti e frettolosi del cartaceo – di tornare ‘in scena’, ovvero in lettura per appassionati e studenti. Dai testi miliari di Appia e Craig...

vedi anche:
  • Premi
25 giu 2015

Recensione de La supplica

Giulio Fogliata, «Rivista!unaspecie».

Non è difficile, al giorno d’oggi, incappare nella lettura, o nella visione, di commedie del Seicento. Rimane tuttavia raro cogliere da vicino quali fossero lo spirito e il genio ma anche le cure e le preoccupazioni di quelli che furono i protagonisti della Commedia dell’Arte; ce ne fornisce un prezioso esempio Nicolò Barbieri, attore nato a Vercelli nel 1576, nel saggio La supplica . Il discorso famigliare a quelli che trattano dei comici riassume le argomentazioni fondamentali in...

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  • La supplica
26 apr 2015

Fuochi, scoppi, crolli in dodici quadri. Addio al sogno europeo

Anna Bandettini, «La Repubblica».

Facciamo tutti il tifo per gli autori nuovi, ma certo devono essere molto volenterosi per farsi strada nei teatri italiani. È il caso di Davide Carnevali, trentaquattrenne scrittore, professore milanese, pieno di premi per i suoi testi teatrali: Variazioni sul modello di Kraepel, Calciobailla, Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse , ma conosciuto tra Berlino e Barcellona, dove vive. Da noi, debutta ‘solo’ ora in grande, al teatro di Roma che lo ha prodotto...

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  • Sweet Home Europa
17 apr 2015

Killed by the hand that feeds you: Rafael Spregelburd’s Spam

Joseph Paerson, «schaubuehne».

Rafael Spregelburd is telling me the story of David Hume’s chicken. It was first recounted by the philosopher Bertrand Russell, and later retold in a different form by Nassim Nicholas Taleb. The chicken believes the hand that feeds him loves him. «They feed me, they like me, I love them!» The chicken is, of course, being fattened up for dinner, and that same hand that feeds, and loves him, eventually kills him. «For the chicken this is a catastrophe, he would never have been able to...

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  • SPAM
06 mar 2015

Ribalta digitale. Nuove esperienze di lettura

Rossella Consoli, «Rivista!unaspecie».

In Italia l’avvento del digitale, dalla sua nascita, ha scatenato dubbi e reazioni di perplessità nei lettori più ‘conservatori’ e negli ‘affezionati alla carta’: al suo odore, all’ingiallimento delle pagine col tempo, all’oggetto libro, insomma; quelli abituati alla compra-vendita dal vivo, nelle librerie, circondati da scaffali strabordanti, per intenderci. Ma quanto sappiamo dell’editoria digitale? Ecco una piccola panoramica che vuole posare lo sguardo su alcuni dati salienti, per...

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  • Chi siamo
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  • Rivista!unaspecie
29 gen 2015

Schimmelpfennig va in Visita al padre

Fabio Francione, «Il Cittadino».

Si recupera il primo titolo uscito nella collana di drammaturgia I testi della Cue Press di Mattia Visani: Visita al padre del drammaturgo tedesco Roland Schimmelpfennig. Tra gli ultimi numeri ci sono Totò e Vicé del compianto Franco Scaldati e La donna che legge di Renato Gabrielli, quest’ultimo attualmente fino all’8 febbraio in scena al Teatro Out Off di Milano. Al di là di ogni intento recensorio del magnifico Visita al padre di Schimmelpfennig, già inviato di frontiera a...

14 gen 2015

La donna che legge. Renato Gabrielli alla ricerca di un’inutile salvezza

Laura Timpanaro, «Klp teatro».

È stata una prima molto applaudita e affollata quella de La donna che legge al Teatro Out Off di Milano. Una scrittura sofisticata, quella di Renato Gabrielli, che arriva da due suggestioni letterarie molto diverse fra loro: l’ Ulisse di James Joyce, in particolare il capitolo Nausicaa , e il saggio di Francesca Serra Le brave ragazze non leggono romanzi . Da lì Gabrielli è partito per costruire la storia di un triangolo amoroso in cui eros , thanatos e voyeurismo si...

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  • La donna che legge
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  • Krapp's Last Post
13 gen 2015

Siamo asini o pedanti?

Maria Dolores Pesce, «Dramma».

Probabilmente programmato da tempo ma, per una di quelle casuali coincidenze o interferenze del destino che, anche loro malgrado, assumono il significato di una testimonianza feconda, esce per l’editore Cue Press di Imola, quasi contestualmente alla morte di uno dei protagonisti di quella stagione, questo testo di fine anni Ottanta del secolo scorso, una delle drammaturgie di ‘snodo’ del percorso del Teatro delle Albe di Ravenna, diventato con il tempo uno dei suoi simboli. Un testo che...

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  • Dramma.it
09 gen 2015

Con lo spettacolo compri anche l’ebook

Sara Chiappori, «La Repubblica».

L’editoria teatrale sarà anche una nicchia, ma l’intraprendenza non manca. Cue Press, casa editrice specializzata in drammaturgia e saggistica, si è inventata una formula intelligente di sinergia. Si va a vedere uno spettacolo e con l’aggiunta di poco più di 2 euro sul prezzo del biglietto (circa il 60% in meno rispetto al costo da catalogo), si compre l’ebook del testo e volendo se ne può richiedere anche copia cartacea col sistema print on demand . Prima sperimentazione pilota all’Out...

vedi anche:
  • La donna che legge
04 dic 2014

Cue Press, l’editoria digitale è un business da primo premio

Federico Spadoni, «La Voce».

I migliori per sostenibilità del progetto, carattere innovativo e fattibilità. Così Cue Press si aggiudica il premio Impresa Creativa, il concorso orientato a sviluppare e favorire la nascita di startup. Tra le dieci idee imprenditoriali selezionate al termine di un percorso formativo di sviluppo, il progetto imolese pensato da Mattia Visani è stato selezionato fra i tre modelli di business più innovativi, ottenendo il premio di cinquemila euro. Di Cue Press si è già parlato. Cue in inglese...

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  • Il teatro debutta in digitale
03 dic 2014

Impresa Creativa, alla Cue Press il primo premio

Enrico Agnessi, «Il Resto del Carlino».

Vincere un premio per l’innovazione pubblicando libri su Čechov e Stanislavskij? Possibile, se ci si chiama Cue Press, la prima casa editrice digitale (all 100% made in Imola) interamente dedicata alle arti dello spettacolo. La realtà nata a fine 2012 da un’idea di Mattia Visani, trentacinquenne attore e scrittore teatrale, si è infatti assicurata nei giorni scorsi il concorso intitolato Impresa Creativa, stracciando una trentina di rivali di tutta la regione. In via Aspromonte,...

vedi anche:
  • Premi
02 dic 2014

Premio Impresa Creativa 2014

Cue Press vince il premio Impresa Creativa 2014.  È il miglior progetto d’impresa. Concorso è promosso dalle province di Rimini e Forlì-Cesena.

vedi anche:
  • Premi
10 ott 2014

Totò e Vicé di Franco Scaldati

Paolo Randazzo, «Dramma».

Quando l’anno scorso, il 13 giugno 2013, Franco Scaldati è venuto a mancare, fatta la tara all’ipocrisia di chi, dopo averlo lasciato una vita senza un teatro, voleva magari dedicargli una strada o una piazzetta a Palermo, tutti coloro che gli sono stati vicino negli anni e hanno amato la sua arte si sono chiesti invece se e come il suo teatro avrebbe mai potuto continuare a vivere. Pensando al teatro di Scaldati infatti è davvero difficile, se non proprio impossibile, separare dai...

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  • dramma.it
25 set 2014

L’orgoglio delle idee del Brecht regista

Fabio Francione, «Il Cittadino».

Ristampa in e-book con nuova prefazione a cura di Marco De Marinis di uno dei libri che ha portato all’attenzione del pubblico la capacità di lavoro sui testi non solo teorica di Brecht. Infatti Brecht regista . Memorie dal Berliner Ensemble , oltre a reggersi sulla riproposizione del diario che Hans Bunge (assistente di Brecht nella messinscena del Cerchio di gesso del Caucaso ) redasse tra il 1953 e il 1954 e testimonianze di attori che lavorarono con lui, si sostiene sulla magnifica...

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  • Brecht regista
19 set 2014

Il trionfo dell’asinità: dalla prefazione di Siamo asini o pedanti?

Oliviero Ponte di Pino, «Ateatro».

Come i primi apologhi composti da Marco Martinelli, Siamo asini o pedanti? evita ogni facile e consolatoria certezza. Rifiuta chiavi immediatamente utilizzabili, risposte univoche. A livello comunicativo, esplora e mescola diversi livelli di realtà e alterna varie forme di comunicazione: la fantascienza (come dice la didascalia iniziale, la pièce è ambientata a «Ravenna felice, anno… più in là»), il realismo, la favola natalizia che diventa sogno e incubo, l’apologo filosofico, la satira e...

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  • ateatro.it
20 ago 2014

Tutti i palchi portano a Parigi

Camilla Tagliabue, «Il Fatto Quotidiano».

Parigi val bene una messa in scena: con le sue centinaia di sale, le sue decine di teatri pubblici e privati, i suoi numerosi festival ed eventi, la Ville Lumière può, a buon diritto, essere considerata una delle capitali mondiali dello spettacolo dal vivo. Non a caso, la piccola casa editrice Cue Press ha deciso di lanciare una collana di Guide Teatrali, curata da Andrea Porcheddu, iniziando proprio da Parigi. La città dei teatri , a firma di Valentina Fago. Tra prontuario turistico...

vedi anche:
  • Parigi
  • Parigi. La città dei teatri
03 mar 2014

L’editoria digitale sbarca in Sicilia

Diego Vincenti, «Hystrio», luglio-settembre 2014.

Ci sono voluti circa trent’anni. Non pochi. Ma spesso il teatro è così, mette negli scatoloni in soffitta opere che ancora molto avrebbero da dire. Non solo agli spettatori. Trent’anni si diceva, per vedere pubblicati per la prima volta alcuni lavori di Enzo Vetrano e Stefano Randisi concepiti fra il 1982 e 1987. Ovvero Il Principe di Palagonìa, Mata Hari a Palermo e L’isola dei Beati, così intrisi della terra d’origine dei due attori da essere stati giustamente raccolti in una...

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  • Chi siamo
21 nov 2013

Libri di carta addio? Intervista (digitale) a un giovane editore

Daniela Arcudi, «Klp teatro».

Sarà l’inevitabile supporto di studio del nostro immediato futuro, non c’è dubbio. L’ebook è lo strumento più agile da portare in giro e non solo, oltre che supporto ideale per lo studio di ogni genere e grado. Il libro cartaceo, però, potrebbe comunque continuare a trovare un suo mercato, soprattutto se guardiamo a prodotti di eccellenza coltivati da alcune case editrici di valore che producono, ad esempio, piccoli gioiellini per l’infanzia, convinti che sia proprio ai nativi digitali...

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  • Klp teatro
19 lug 2013

La danza è politica

Perypezye Urbane, «S28MAG».

Eugenia Casini Ropa è una delle più autorevoli studiose di storia della danza in Italia. La versione digitale del suo libro La danza e l’agitprop è la lettura di questo numero di «S28mag». E l’occasione per tre domande sul rapporto tra danza e politica. E non solo. La danza e l’agitprop è uscito per la prima volta nel 1988. Perché ha scelto di pubblicare questa versione in ebook con la casa editrice solo digitale Cue Press? Mattia Visani, creatore di Cue Press, me lo ha...

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  • La danza e l’agitprop
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23 mag 2013

Cue Press: edizioni digitali per il teatro

Leonardo Bettocchi, «Leggi la Notizia».

È nato a Imola il primo progetto italiano di editoria digitale dedicato al teatro, Cue Press. A dargli vita è stato Mattia Visani, attore diplomato al Teatro Stabile di Torino e autore teatrale pubblicato dalla prestigiosa Ubulibri di Franco Quadri, che circa un anno fa ha deciso di ‘varcare la linea’ e diventare egli stesso editore. Sabato 25 maggio, alle ore 11, sarà alla Biblioteca Comunale di Imola per presentare al pubblico la sua casa editrice; interverrà assieme a lui Gerardo...

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27 apr 2013

Teatro tecnologico

Massimo Marino, «Corriere di Bologna».

Eccolo il primo volume di una casa editrice giovane, che punta sul futuro per rilanciare la passione per una delle arti più antiche, il teatro. La Cue Press nasce a Imola, da due laureati dell’Alma Mater, Mattia Visani, formatosi al Dams, e Stefano Tura, un master in editoria multimediale. Vogliono recuperare importanti studi storici, testi di autori italiani e stranieri, agili interventi di attualità. E per questo puntano totalmente sui formati digitali, che permettono di abbattere i costi...

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25 mar 2013

Il teatro debutta in digitale

Antonio Stormaiuolo, «Quarta Parete».

Grazie a un’idea di Mattia Visani, autore e scrittore teatrale, nasce un nuovo spazio comunicativo per la letteratura e la critica teatrali. La casa editrice Cue Press infatti ha lanciato un progetto con lo scopo di realizzare pubblicazioni di approfondimento intorno al teatro, tutto in digitale. L’iniziativa si propone di incrementare la diffusione e la valorizzazione di importanti studi teatrali inediti o finiti fuori catalogo, attraverso edizioni in formato elettronico. L’impresa,...

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  • Cue Press, l’editoria digitale è un business da primo premio
  • Intervista a Mattia Visani: com’è nata la Cue Press
  • Nasce la prima impresa sostenuta dal fondo: è Cue Srl
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21 mar 2013

Tra materiale e immateriale. L’editoria digitale applicata al teatro

Sergio Lo Gatto, «Teatro e Critica».

È un’impresa pionieristica, a oggi, quella di Cue Press, casa editrice nata, dopo più di un anno, proprio in questo mese di marzo da un’idea di Mattia Visani con lo scopo di realizzare pubblicazioni di approfondimento intorno al teatro. Sull’onda delle statistiche che leggono il 2013 come l’anno di svolta per l’editoria digitale in Italia, il progetto di Cue Press prevede l’edizione in formato elettronico di importanti studi teatrali inediti o finiti fuori catalogo proprio a causa di un...

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08 feb 2013

Cue Press, edizioni digitali verso un libro multimediale

Lorenzo Donati, «Altre Velocità».

Una casa editrice interamente digitale con un catalogo specialistico nel campo del teatro. Sembra fondarsi su una doppia scommessa il progetto Cue Press: da una parte cavalca le tendenze di espansione del mercato editoriale digitale, dall’altro pare voler invertire la rotta di un settore che sul mercato editoriale sostanzialmente non esiste. Nel guardare con estrema attenzione al tentativo, confidando nella sua riuscita, ne abbiamo parlato con l’ideatore e direttore editoriale Mattia Visani....

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08 gen 2013

Cue Press, l’editoria teatrale diventa digitale guardando più al futuro che al presente

Diego Vincenti , «Hystrio», gennaio-marzo 2013.

La nicchia della nicchia, ovvero: l’editoria teatrale veicolata in digitale. Più futuro che presente, almeno per il momento. Ma è proprio in quest’ottica che si muove chi insegue un’idea, l’impresa. A volte chi riesce ad anticipare i tempi. Si veda Cue Press, progetto in fasce che attende il debutto ufficiale a primavera del prossimo anno. Iniziativa progettata da Mattia Visani, con il contributo di Stefano Tura, attore il primo, agente letterario il secondo, entrambi formatisi...

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13 dic 2012

Premio Innovazione e Cultura a Bookcity Milano 2012

Cue Press vince, con voto unanime della giuria, il Premio Innovazione e Cultura. Il premio è promosso da Bookcity Milano 2012.

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10 dic 2012

Cue Press, teatro online

Tatiana Tommasetta, «Corriere di Romagna».

Mattia, che cos’è la Cue Press e da dove nasce l’idea? Cue Press rappresenta, sul mercato italiano, la prima casa editrice di argomento teatrale a operare principalmente nell’ambito del digitale. Il cartaceo sarà ‘rispolverato’ per alcuni materiali di eccellenza e laddove ci siano le condizioni per garantire la qualità del manufatto. L’idea è nata osservando lo stato di crisi in cui versa l’editoria teatrale italiana: problemi di liquidità, difficoltà distributive… Abbiamo...

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06 dic 2012

Cue Press, nei libri digitali i tesori da (ri)scoprire

Mara Pitari, «Il Resto del Carlino».

L’editoria teatrale debutta in formato digitale e rivoluziona il mercato del libro specialistico. È l’innovativo progetto di Mattia Visani e Stefano Tura, due giovani imolesi formatisi all’Alma Mater che hanno trasformato la propria passione per il teatro in una rivoluzione del settore, dando vita alla prima casa editrice di libri di argomento teatrale prodotti in formato elettronico. Si chiama Cue Press, è in cantiere dalla scorsa primavera e, accolta con entusiasmo da università ed enti...

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30 set 2012

Il progetto Cue Press

Mattia Visani, «Stratagemmi».

Cue Press è un nuovo progetto di casa editrice di libri di teatro che opererà principalmente in digitale. Sarà online a marzo 2013, in occasione delle celebrazioni del 30^ anniversario della morte di Ludovico Zorzi, di cui pubblicherà l’opera più importante II teatro e la città . Il progetto editoriale si muoverà successivamente su un doppio binario: recupero di opere di difficile reperibilità o non più disponibili sul mercato e nuove proposte di autori e studiosi di primo piano. È...

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18 set 2012

Palcoscenico digitale

Massimo Marino, «Corriere di Bologna».

Il futuro del libro è nell’editoria digitale. Ne sono certi Mattia Visani e Stefano Tura, due imolesi poco più che trentenni formatisi entrambi all’Alma Mater. Hanno appena fondato la Cue Press, una casa editrice teatrale che si affida ai supporti elettronici. I primi contratti saranno firmati agli inizi di ottobre e le pubblicazioni vedranno la luce intorno al nuovo anno. Ma da mesi i due stanno sondando con notevole attivismo le possibilità dell’impresa, contattando studiosi e artisti per...

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Titina de Filippo, artefice magica della scena italiana

Simone Sormani, «Proscenio Bimestrale», Aprile-Maggio 2022

Attrice, poetessa, drammaturga, pittrice, Titina De Filippo è stata spesso trascurata dalla critica contemporanea e schiacciata dal ricordo dei suoi due grandissimi fratelli, Eduardo e Peppino. Complice anche una carriera interrotta prematuramente e prima dell’inizio dell’era dei media televisivi, e la conseguente scarsità di materiale audiovisivo che potesse testimoniarne la potenza delle interpretazioni teatrali. Il recente volume Titina De Filippo. L’artefice magica (Cue Press,...

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  • Titina De Filippo

«I teatri di Pasolini», di Cinzia Colzi (ArteArti.net)

Cinzia Colzi, «ArteArti.net», 5 maggio 2022

Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini la cui eclettica produzione di intellettuale e artista viene declinata tra cinema, letteratura, dibattito pubblico e impegno politico. Figura tra le più emblematiche rappresenta, ancora oggi, un punto fermo della cultura italiana e internazionale per la sua capacità di leggere, e anticipare, le trasformazioni della società contemporanea. Un autore originale, sempre di straordinaria attualità e studiato mettendo in risalto ora la...

vedi anche:
  • I teatri di Pasolini
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  • I teatri di Pasolini - Arte e Arti Magazine

«Wipes dream away with hand», review by Mel Gussow (New York Times)

Mel Gussow, «New York Times», March 7th, 1993

In our many conversations over the years, Samuel Beckett was always reluctant to discuss the meaning and philosophy behind his work, preferring to stand on the principle of no exegesis where none intended. When pressed, he would talk about the genesis of individual plays and about production and performance. As it turns out, production and performance were central to his concept of his art. Years after he began writing plays, he became an active participant in the theatrical process and...

vedi anche:
  • Quaderni di regia e testi riveduti — Finale di partita
  • Quaderni di regia e testi riveduti — L’ultimo nastro di Krapp
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  • NYTimes

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