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Renato Sarti
Mai morti
Con una scrittura evocativa, Renato Sarti ripercorre la nostra storia recente attraverso i racconti di un fascista mai pentito.
Mai Morti era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas.
A questa formazione, che operò a fianco dei nazisti nella repressione anti-partigiana, e al magma inquietante del pianeta fascista il personaggio guarda con delirante nostalgia.
Durante una notte milanese dei nostri giorni, il protagonista si abbandona a ricordi sacri, lontani, cari.
Evoca le ‘gloriose’ azioni della Ettore Muti, come le torture praticate nelle stanze di quello che diventerà il Piccolo Teatro di Milano.
Ricorda le stragi compiute dall’esercito italiano in Africa e l’uso indiscriminato e massiccio dei gas contro le popolazioni civili.
Ad animare i suoi sogni a occhi aperti sono, tuttavia, anche le vicende del passato più prossimo.
Mai Morti è una affabulazione nera che fa discutere, arrabbiare, divide, emoziona e commuove.
Contributi Ferdinado Bruni, Elio De Capitani e Fancesco Frongia.
Renato Sarti
Si forma con Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano e all’Elfo.
Nel 1985 è uno dei Commedians (regia di Gabriele Salvatores).
Nel 1991-92 Giorgio Strehler mette in scena un suo atto unico, Libero e l’anno dopo Massimo Castri è regista del suo testo Ravensbrück, con Valeria Morriconi.
Nel 1995, nella Risiera di San Sabba di Trieste, è autore e regista de La memoria dell’offesa, con Giorgio Strehler, Paolo Rossi, Moni Ovadia.
Nel 2002 fonda, nella periferia milanese di Niguarda, il Teatro della Cooperativa.
Scrive, dirige e produce molti spettacoli fra cui Mai Morti e La nave fantasma con Bebo Storti; Muri e Gorla fermata Gorla con Giulia Lazzarini; Goli Otok con Elio De Capitani, per il Teatro dell’Elfo; Matilde e il tram per San Vittore con Maddalena Crippa, spettacolo ospitato per due stagioni al Piccolo Teatro di Milano.
Per l’attività sua e del Teatro della Cooperativa ha conseguito numerosi riconoscimenti e premi: I.D.I., Vallecorsi, Riccione, l’Ambrogino d’Oro e l’Isimbardi del Comune e della Provincia di Milano, Gassman città di Lanciano, Hystrio, Henriquez, Anima e Premio Internazionale Pop Drama e una medaglia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per lo spettacolo Nome di battaglia Lia.
Renato Sarti, giovane autore che vince premi su premi, indegnamente massacrato da una parte dell’intellighenzia teatrale milanese.
Giorgio Strehler, «Corriere della Sera», 22 agosto 1990