Teatro

Questa edizione del teatro musiliano presenta diverse novità per il lettore italiano: in questo volume, oltre ai due drammi già noti, I fanatici (1921) e Vinzenz e l’amica degli uomini importanti (1923), compare la traduzione dell’inedito Preludio al mélodrame Lo zodiaco (1920).

Si tratta della prima opera teatrale pubblicata dall’autore da cui emergono, insieme, il debito verso il teatro espressionista e il tentativo di distaccarsene.

Il teatro di Musil è, nelle sue parole, «una nebbia di materia spirituale».

Attraverso interminabili discussioni, i suoi protagonisti descrivono ciò che l’autore ha chiamato «l’altro stato», l’utopia e il possibile: una realtà alternativa dove i criteri e il conformismo dello «stato normale», in cui tutti noi viviamo, si dissolvono.

Vale tuttora ciò che ha affermato il regista Hans Neuenfels a proposito del teatro di Musil: è «il più importante della letteratura tedesca […] in cui si riflette, nel mondo più attuale, sul rapporto o non-rapporto fra uomo-donna, sull’individuo, e sull’essenza del tempo e della realtà».

A cura di Massimo Salgaro.

Robert Musil

(1880-1942) è considerato uno degli autori di lingua tedesca più significativi del Novecento grazie al romanzo di formazione I turbamenti del giovane Törless (1906) e a L’uomo senza qualità (1930).

In questo enorme romanzo-frammento, a cui Musil lavorò fino alla sua morte, aveva voluto «narrare l’impossibilità del narrare», realizzando così un immenso laboratorio di sperimentazione letteraria in cui decostruire le categorie tradizionali della modernità e della narrazione.

Oltre a essere una delle voci più lucide e complesse del suo tempo, Musil fu ingegnere, soldato, psicologo, sportivo e giornalista.

Tra i suoi saggi spiccano L’uomo matematico, Sulla stupidità e Quando papà imparava il tennis, che condensano l’eclettismo, l’ironia e il profondo acume dell’autore per illuminare le facce e le contraddizioni della modernità.

Questo sapere variegato lo rende, tuttora, un punto di riferimento imprescindibile per coloro che vedono la letteratura in un’ottica interdisciplinare.