Teoria del cinema

La redenzione della realtà fisica

Lungo le pagine di Teoria del cinema Sigfried Kracauer sviluppa un’analisi fondamentale del rapporto tra cinema e fotografia, allargando il suo spazio di riflessione non solo agli elementi tecnici propri della settima arte, ma anche ad aspetti inerenti alla sociologia e alla filosofia estetica.

In questa appassionata dissertazione che tocca tutti gli snodi fondamentali della storia del cinema dai fratelli Lumière fino ai fenomeni cinematografici hollywoodiani degli anni Cinquanta, emerge la prospettiva dell’autore, secondo cui il cinema deve rimanere fedele alla realtà fisica, e dove i film siano capaci di penetrare «il mondo che abbiamo dinanzi agli occhi».

Prefazione di Miriam Bratu Hansen

A cura di Leonardo Quaresima

Siegfried Kracauer

Nato a Francoforte sul Meno nel 1889, si interessò molto presto alla sociologia e alla filosofia.

Influenzato da autori quali Adorno, Kant, Bloch e Benjamin scrisse fin da giovane articoli per il «Frankfurter Zeitung» su cultura e società.

In quanto ebreo, durante il regime nazista fu costretto ad abbandonare la Germania e si stabilì definitivamente negli Stati Uniti dove, grazie ai suoi studi sull’evoluzione di cinema e società tedesca, culminati nel volume Da Caligari a Hitler (1947), ottenne la cattedra di Sociologia presso la Columbia University.

Tra le sue pubblicazioni si ricorda: Teoria del cinema (1960) e La massa come ornamento (1963).