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Vittorio Gassman
Un grande avvenire dietro le spalle
Vita, amori e miracoli di un mattatore narrati da lui stesso
Autentica incarnazione del mattatore quale artista in grado di assumere mille ruoli e volti, in queste pagine Vittorio Gassman si mette a nudo, ripercorrendo con grande ironia e acuta sensibilità la parabola della propria vita artistica e privata.
Dalle tenerezze e dai dolori dell’infanzia, all’esplosione artistica, prima nel teatro e poi quale stella del cinema internazionale, fino ai complessi rapporti affettivi e familiari, il racconto di Gassman non può essere relegato a mera autobiografia, ma, come un monologo declamato da un abile attore, una sapiente alternanza di innumerevoli stili: dialogo, l’auto-intervista, la poesia, la lettera, il catalogo, l’invettiva.
Quasi mattatore anche nell’arte della scrittura:
Troppo artista per non alzare continuamente di fronte a sé un’asticella, consapevole che il flusso dei ricordi, di per sé, non è che una premessa e una tentazione di pigrizia.
Emanuele Trevi
Prefazione di Emanuele Trevi
Vittorio Gassman
Nato nel 1922, dopo aver frequentato per un biennio l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, esordisce nel 1943 sulle scene a fianco di Alda Borelli.
Divenuto ben presto uno dei massimi attori teatrali (si ricordano le sue interpretazioni in Amleto e Otello di Shakespeare, nell’Adelchi di Manzoni e nell’Oreste di Alfieri diretto da Visconti), sbarca a Hollywood negli anni Cinquanta, ma è in Italia dove trova il grande successo al cinema, rivelandosi uno degli esponenti principali della commedia all’italiana (tra gli altri si ricorda, sotto la regia di Dino Risi, Il sorpasso e Profumo di donna; con Mario Monicelli, I soliti ignoti, La grande guerra e L’armata Brancaleone).
Acclamato interprete per la tv sia dell’arte recitativa colta che dell’intrattenimento di massa, nel 1996 riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera.
Si spegne a Roma nel 2000.