«Le strade maestre del teatro contemporaneo» (Proscenio)
Antonio Tedesco, «Proscenio», ottobre – novembre 2023
Il viaggio di Corrado d’Elia e Sergio Maifredi nel pensiero dei grandi innovatori della scena.
Faccia a faccia.
Incontrare le persone.
Percepirne la presenza fisica.
Gli sguardi, gli umori.
Esplorare e «sentire» i luoghi in cui vivono, in cui lavorano.
Partire dalle origini della loro esperienza («I tuoi primi ricordi...», «La prima volta in teatro...»).
In un mondo che va sempre più smaterializzandosi, dove è la norma effettuare interviste via telefono o email, Corrado D’Elia e Sergio Maifredi hanno deciso, invece, di mettersi in viaggio.
Le loro Strade Maestre (edito da CUE Press - pp.222, € 24,99) coincidono, quindi, con le strade che portano «ai» Maestri.
E più specificamente ai Maestri della scena teatrale contemporanea che i due autori, entrambi registi e uomini di teatro di solida e riconosciuta esperienza, hanno incontrato uno a uno raggiungendoli nei loro luoghi di vita e di lavoro.
Instaurando con essi un dialogo che va oltre la pura e semplice intervista.
Arricchito in qualche caso anche da momenti di convivialità e scambi di doni.
Per raccontare «dal vivo», come si si addice al teatro.
Un’operazione complessa che ha richiesto passione e tempi lunghi.
E che si è avvalsa della produzione della Compagnia Teatro d’Elia e del Teatro Pubblico Ligure.
E che ha il respiro ampio della testimonianza diretta, dell’esperienza vissuta, del contatto umano.
Uno studio sul campo della creatività, teatrale, ma non solo, attraverso le sue espressioni contemporanee più alte e significative.
Qualcosa che ricorda il grande lavoro svolto nella seconda metà del Novecento dalla rivista letteraria americana Paris Review, con le lunghe e minuziose interviste che i suoi redattori hanno realizzato incontrando di persona i massimi scrittori del loro tempo.
Così Maifredi e D’Elia si sono confrontati con personalità del calibro di Eugenio Barba, Lev Dodin, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Thomas Ostermeier, Milo Rau, Peter Stein, Krzysztof Warlikowski.
Viaggiando, spostandosi per luoghi e città a loro volta fortemente rappresentative per l’arte e la cultura contemporanea.
Roma, Berlino, Palermo, il borgo umbro di Stein, Tolosa.
Il risultato è un libro prezioso.
Una testimonianza che restituisce non solo il pensiero e l’arte dei Maestri, ma la loro umanità, il loro modo di essere nel mondo.
Trasformando le interviste in narrazioni.
Descrivendo luoghi, persone, emozioni.
Le stesse esperienze di viaggio degli autori.
Il piacere, e a volte la fatica, di raggiungere i luoghi. Un lavoro di ricerca, in ogni senso.
Per tentare di definire come possa intendersi, ancora oggi, nell’arte e nel teatro in particolare, il concetto di Maestro.
Che viene anche messo in discussione, e qualcuno degli intervistati ne prende le distanze.
Il libro, molto ben curato, è corredato da un ricco apparato fotografico che documenta gli incontri e aiuta il lettore a visualizzare la «fonte», per così dire, delle parole che legge.
Così come ogni capitolo è corredato da un breve testo introduttivo, e da una riflessione finale nella quale gli autori descrivano le impressioni e le sensazioni che ogni singolo incontro ha suscitato in loro. Un’ulteriore testimonianza dell’importante lavoro svolto, oltre che della propria sensibilità e del proprio senso dell’arte.