Teatro tecnologico

Massimo Marino, «Corriere di Bologna».

Eccolo il primo volume di una casa editrice giovane, che punta sul futuro per rilanciare la passione per una delle arti più antiche, il teatro. La Cue Press nasce a Imola, da due laureati dell’Alma Mater, Mattia Visani, formatosi al Dams, e Stefano Tura, un master in editoria multimediale. Vogliono recuperare importanti studi storici, testi di autori italiani e stranieri, agili interventi di attualità. E per questo puntano totalmente sui formati digitali, che permettono di abbattere i costi di distribuzione e di realizzare opere ipertestuali, che incrociano le parole alle immagini e (presto) a file audio e a filmati, rendendo più concreta e avvincente la lettura.

Il progetto era stato annunciato l’estate scorsa, ma ci sono voluti alcuni mesi per far uscire il primo volume e avviare la lavorazione dei successivi. Cue Press apre le sue collane con uno storico studio di Eugenia Casini Ropa, professore emerito del Dams, a lungo titolare del primo corso universitario italiano di Storia della Danza. Si tratta di La danza e l’agitprop che vide la luce la prima volta presso il Mulino nel 1988. Ora, questa storia della rivoluzione del corpo e del teatro politico agli inizi del Novecento, si può leggere su iPad e iPad mini, con alte possibilità di scorrimento, collegamento tra le parti e intertestualità, su altri lettori e pure in pdf, con minori possibilità dinamiche. Il testo è arricchito da un apparato iconografico imponente, che porta addentro a un’arte, la danza, che all’inizio del secolo scorso rompe i propri canoni e mette il corpo in relazione con la natura, alla ricerca di una verità, di un’espressione che ridia centralità al vissuto.

Il secondo volume, in preparazione, è un altro classico, firmato dal compianto Claudio Meldolesi (in collaborazione con Laura Olivi). Brecht regista ripercorre l’avventura finale del grande drammaturgo tedesco, quando a Berlino Est fonda il Berliner Ensemble, sperimentando un originale metodo di regia. Questa nuova uscita è arricchita da testimonianze degli attori che per motivi di spazio non erano entrate nella prima edizione. Sono in preparazione importanti studi da parecchio tempo indisponibili, con le illustri firme di Ludovico Zorzi, Fabrizio Cruciani, Cesare Molinari, Ferdinando Taviani, Marco De Marinis e altri tra i più valenti studiosi. Oltre a una collana con testi di Marco Martinelli, Franco Scaldati e altri autori, è in preparazione una serie di ‘guide turistiche del teatro’ dedicate a città come Buenos Aires, Londra, Parigi, Tunisi, Hong Kong, Budapest. Nel nuovo anno sarà introdotta anche una piattaforma innovativa. Ci spiega Mattia Visani: «Stiamo collaborando con Chia Lab, una società che sta approntando un sistema per rendere ancora più dinamica e meno libresca la lettura. Permette di leggere direttamente gli ebook col browser, saltando la mediazione degli e-reader. Lavorano in collaborazione con importanti editori, e noi siamo orgogliosi di essere nell’impresa». Nel digitale Cue Press crede molto: «Per ora sembra un rischio, perché il mercato in Italia è ancora ristretto. Ma il futuro sta qui. Non a caso importanti sostenitori, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la Banca di Imola o il Comune di Imola, hanno dato fiducia al nostro progetto».

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